Il presidente del Consiglio Renzi 'leggi zero' ha impreziosito anche la misera statistica dei decreti attuativi emanati, fermi allo 0,9%, con la scadenza del cosiddetto Decreto Scavi. E' l'ennesima conferma del fatto che, al di là di chiacchiere e proclami, banda larga e agenda digitale non sono una priorità del Governo e, nella sostanza, Renzi se ne frega.
Il decreto attuativo al Destinazione Italia, che avrebbe dovuto introdurre snellimenti alla burocrazia per gli scavi, è infatti scaduto il 22 aprile. La finalità del provvedimento era quella di favorire la diffusione della banda larga e ultralarga nel territorio nazionale tramite tecniche innovative di scavo.
Non se ne farà niente, eppure il nostro paese avrebbe bisogno come il pane di investimenti in questo campo, nel quale siamo (come al solito) rimasti indietro.
L'Italia è attualmente penultima in Europa per quanto riguarda la velocità della banda (Eurostat) ed è relegata sul fondo della classifica anche per quanto riguarda l'accesso a internet, disponibile per il 63,3% delle famiglie del Centro-Nord e solo per il 55,1% dei residenti nelle regioni del Sud.
I Governi che si stanno succedendo si sono dimostrati inefficienti non sono in quanto hanno stanziato pochissime risorse per la connettività, ma anche inadempienti in quanto non sono stati neppure in grado di emanare dei semplici decreti attuativi. Renzi, il nuovo che avanza, non fa eccezione.