23:15 02 OTT 2012
(AGI) - Roma, 2 ott. - E' in carcere a Regina Coeli l'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Franco Fiorito, l'accusa e' di peculato. L'ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla Guardia di Finanza, e' stata emessa dal gip Stefano Aprile, su richiesta del procuratore aggiunto Alberto Caperna e del pm Alberto Pioletti. Solo il carcere e' la misura idonea per Franco Fiorito, gli arresti domiciliari non sarebbero sufficienti, spiega il gip e ricorda che la documentazione rinvenuta nel tritacarte dell'appartamento di Fiorito "costituisce la 'pistola fumante' del comportamento mistificatorio dell'indagato e della specificazione di inquinamento probatorio posta in essere". Inoltre, esiste il "concreto pericolo che, con l'evolversi delle indagini e disponendo l'indagato di ingenti risorse economiche, possa darsi alla fuga".
I fatti contestati a Franco Fiorito "sono connotati, per come sono stati compiuti, da un'inappagata sete di arricchimento personale". Lo sottolinea il gip Stefano Aprile secondo il quale l'ex capogruppo del Pdl "ha commesso i fatti in modo preordinato, scientifico e reiterato, circondandosi di correi e persone compiacenti in grado di fungere da bracci operativi delle azioni illecite disposte ed architettate da lui stesso, nonche' da schermo delle medesime e, all'occorrenza, in grado di sottrarre e custodire la documentazione da cui emergono le responsabilita' dell'indagato". Per il magistrato "il giudizio prognostico del pericolo di reiterazione del reato si ricava dalla personalita' dell'indagato connotata da un sistematico e spregiudicato asservimento delle risorse comuni all'interesse privato; dall'oggettiva gravita' dei fatti, per i quali e' stato iscritto il presente procedimento, caratterizzati dall'utilizzazione a fini personali di ingenti risorse pubbliche protrattasi per oltre due anni approfittando della carica istituzionale rivestita".
All'esponente politico viene contestata l'appropriazione di una somma che si aggira intorno al milione e 300mila euro, ma complessivamente il denaro, oggetto delle indagini, ammonta a circa 6 milioni. Cravatte di Marinella e sciarpe in seta per una spesa di quattromila euro.
E' una delle fatture trovate dalla Guardia di Finanza nel tritacarte dell'abitazione di Franco Fiorito nel corso della perquisizione del 19 settembre scorso. Dalla fattura, ricomposta dai finanzieri, e' emerso che l'acquisto e' stato compiuto alla vigilia di Natale dell'anno scorso ed e' stato intestato al 'gruppo consiliare Pdl via della Pisana'. Tra gli utilizzi di danaro sotto la lente degli inquirenti c'e' anche l'acquisto di una Jeep pagata poco piu' di 35mila euro, comprata in coincidenza con la nevicata che mise in ginocchio la capitale nel febbraio scorso.
La procura di Roma e' tornata a ribadire che "l'aspetto morale della politica non ci interessa", non riguarda le indagini in corso. "Indaghiamo laddove si ravvisino reati - si spiega a piazzale Clodio - e, nel caso specifico di Fiorito, episodi di arricchimento personale". Fiorito si difende: "Non mi aspettavo l'arresto, ero convinto e lo sono tuttora di aver chiarito ogni aspetto della vicenda". L'avvocato Carlo Taormina annuncia ricorso: "Se ci si trova davanti a un reato questo e' quello di appropriazione indebita, dove l'arresto non e' consentito". Sul fronte politico il segretario Pdl, Angelino Alfano, afferma: "Non consentiro' di sporcare la storia di una grande partito, la sua dignita' per la salvaguardia e nell'interesse di milioni e milioni di elettori, di decine di migliaia di onesti militanti e per quei buoni amministratori che gli rendono onore.
L'arresto arriva in tempo per impedire a Fiorito una ribalta televisiva che stava irresponsabilmente cavalcando. Il suo comportamento ci ha fatto male. Impediremo che altri comportamenti analoghi possano lederci. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti (Pd), incalza: "Regione Lazio, si torni a votare subito, ma proprio subito. La parola deve tornare immediatamente ai cittadini".