questo blog è un cofanetto pieno di piccole esperienze personali. di Beppe La Forgia
curiosi
venerdì 20 luglio 2012
Il Messaggero.it - Province, ecco le 43 che si salvano
ROMA - Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati oggi dal Cdm, l'Ansa ha calcolato, su dati Istat, le Province salve e quelle che invece verrebbero accorpate.
In Piemonte, su otto Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.
In Lombardia rimarrebbero Milano Brescia, Bergamo, Pavia, mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.
Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.
In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia; salve Genova e La Spezia.
In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.
In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze (via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno).
In Umbria rimane solo Perugia, "salta" Terni.
Nelle Marche sarebbero salve Ancona Pesaro e Urbino, mentre non hanno i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo.
In Abruzzo non subirebbero accorpamenti L'Aquila e Chieti.
In Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso.
In Campania salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori solo Benevento.
In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera.
In Puglia su 6 Province se ne salvano solo 3: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.
Infine in Calabria, su 5 Province, si salavano Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia.
A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali. InSicilia su 9 ne rimarranno in vita solo 4: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterà su Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In Sardegna una debacle: rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Verranno eliminate le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.
Infine in Friuli, su 4 Province iniziali, due rimangono in vita, Trieste e Udine, due vengono tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia.
In Piemonte, su otto Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.
In Lombardia rimarrebbero Milano Brescia, Bergamo, Pavia, mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.
Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.
In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia; salve Genova e La Spezia.
In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.
In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze (via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno).
In Umbria rimane solo Perugia, "salta" Terni.
Nelle Marche sarebbero salve Ancona Pesaro e Urbino, mentre non hanno i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo.
In Abruzzo non subirebbero accorpamenti L'Aquila e Chieti.
In Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso.
In Campania salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori solo Benevento.
In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera.
In Puglia su 6 Province se ne salvano solo 3: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.
Infine in Calabria, su 5 Province, si salavano Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia.
A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali. InSicilia su 9 ne rimarranno in vita solo 4: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterà su Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In Sardegna una debacle: rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Verranno eliminate le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.
Infine in Friuli, su 4 Province iniziali, due rimangono in vita, Trieste e Udine, due vengono tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia.
Monti:nessuna nuova manovra, né patrimoniale Speravo in calo spread, la crescita arriverà Il premier commenta anche il recente incontro al Quirinale col presidente: "Normale dialogo istituzionale, non abbiamo parlato di emergenze"
15:44 - "Non abbiamo nessuna intenzione di fare nuove manovre siamo sulla via per il conseguimento degli obiettivi di bilancio, né di istituire una patrimoniale sopra i 250mila euro". Così Mario Monti che parla anche del recente incontro con Napolitano: "E' stato uno dei periodici incontri che abbiamo in cui riferisco delle attività del governo". Il premier torna sullo spread: "Sono deluso, speravo in un calo".
La crescita economica sta arrivando
"Non son sorpreso che per ora non ci sono effetti positivi sulla crescita" con i provvedimenti "di risanamento e riforme strutturali". La crescita "verrà, ma ci vorrà ancora tempo viste le previsioni che danno l'uscita dalla recessione e l'hanno collocata in una fase iniziale del 2013". Lo ha detto Monti che ha anche commentato il livello dello spread: "Rispetto ai 574 punti di novembre 2011, oggi siamo credo a 490 e quindi c'è una riduzione", anche se "certamente deludente perché me la sarei aspettata più rilevante".
"Confido nel senso di responsabilità dei sindacati"
"C'è una tenuta del sistema sociale e mi auguro che quel senso di responsabilità che è finora prevalso anche nell'atteggiamento sociale e sindacale, a differenza di quello che stiamo vedendo in altri Paesi come la Spagna, mi auguro possa continuare per non aggravare una situazione complessa": così il premier Mario Monti.
"Il contagio è in corso ma non da oggi"
"Il contagio è in corso, e non da oggi", ha affermato Monti spiegando che "il contagio è quel disagio che, attraverso i mercati, colpisce in termine di maggior incertezza e fiducia nell'irreversibilità dell'euro, i tassi di interesse di Paesi che sono sullo stesso carro". "Credo che dobbiamo fare di tutto, come stiamo facendo, per uscire dalle difficoltà con le nostre forze, pur se in un contesto di piena collaborazione europea", ha aggiunto il premier parlando anche della possibilità di usare lo scudo anti spread: "Meglio non essere tra quelli che tendono la mano".
Richiamo ai partiti: "Non allentate il vostro impegno"
"Credo sia necessario da parte mia chiamare le forze politiche della maggioranza alla necessità, nell'interesse del Paese, di non allentare l'impegno e il ritmo decisionale", ha concluso Monti. "E' importante" che le forze politiche "trovino un accordo sulle riforme perché con l'avvicinarsi della conclusione dell'esperienza di questo governo è essenziale che in Italia e all'estero ci sia fiducia".
"Non son sorpreso che per ora non ci sono effetti positivi sulla crescita" con i provvedimenti "di risanamento e riforme strutturali". La crescita "verrà, ma ci vorrà ancora tempo viste le previsioni che danno l'uscita dalla recessione e l'hanno collocata in una fase iniziale del 2013". Lo ha detto Monti che ha anche commentato il livello dello spread: "Rispetto ai 574 punti di novembre 2011, oggi siamo credo a 490 e quindi c'è una riduzione", anche se "certamente deludente perché me la sarei aspettata più rilevante".
"Confido nel senso di responsabilità dei sindacati"
"C'è una tenuta del sistema sociale e mi auguro che quel senso di responsabilità che è finora prevalso anche nell'atteggiamento sociale e sindacale, a differenza di quello che stiamo vedendo in altri Paesi come la Spagna, mi auguro possa continuare per non aggravare una situazione complessa": così il premier Mario Monti.
"Il contagio è in corso ma non da oggi"
"Il contagio è in corso, e non da oggi", ha affermato Monti spiegando che "il contagio è quel disagio che, attraverso i mercati, colpisce in termine di maggior incertezza e fiducia nell'irreversibilità dell'euro, i tassi di interesse di Paesi che sono sullo stesso carro". "Credo che dobbiamo fare di tutto, come stiamo facendo, per uscire dalle difficoltà con le nostre forze, pur se in un contesto di piena collaborazione europea", ha aggiunto il premier parlando anche della possibilità di usare lo scudo anti spread: "Meglio non essere tra quelli che tendono la mano".
Richiamo ai partiti: "Non allentate il vostro impegno"
"Credo sia necessario da parte mia chiamare le forze politiche della maggioranza alla necessità, nell'interesse del Paese, di non allentare l'impegno e il ritmo decisionale", ha concluso Monti. "E' importante" che le forze politiche "trovino un accordo sulle riforme perché con l'avvicinarsi della conclusione dell'esperienza di questo governo è essenziale che in Italia e all'estero ci sia fiducia".
ANSA.it > Mondo > News-Strage a prima Batman Uccisi 14, anche bambini Jessica, giovane vittima - L'ultimo tweet
Si trasforma in una strage la prima mondiale dell'ultimo film di Batman, 'The Dark Knight Rises', il più cupo e cruento della serie: un uomo di 24 anni con una maschera antigas come quella del 'cattivo' del film, entra in un cinema di Denver, Colorado, nella proiezione di mezzanotte, e con un fucile e due pistole uccide almeno 12 persone e ne lascia 50 a terra ferite. Tra le vittime anche dei bambini.
Il killer, arrestato dalla polizia nel parcheggio del cinema subito dopo la sparatoria, ha agito da solo. Si chiama James Holmes ed è nato il 13 dicembre del 1987. Secondo diversi testimoni, è entrato nel cinema Century 16 del quartiere di Aurora vestito di nero, con un giubbotto antiproiettile, un casco, la maschera antigas, ha aperto con un calcio la porta della sala dove era in corso la proiezione di 'The Dark Knight Rises', ha prima gettato un fumogeno e poi ha aperto il fuoco.
"Una raffica di colpi, tutti consecutivi, almeno 50-60", ha raccontato un testimone. Gli spettatori non si sono accorti subito della follia omicida che li aveva raggiunti, convinti si trattasse di effetti speciali della pellicola: "Abbiamo sentito degli spari e un'esplosione, ma credevamo fosse il film, quando abbiamo visto che molte persone si alzavano e scappavano ci siamo alzati anche noi", ha detto un testimone alla tv Usa 9news. Altri hanno riferito di bambini raggiunti dai colpi e caduti a terra. Dieci persone sono morte nel cinema, e altre quattro in ospedale. Altre 50 sono ricoverate in diversi ospedali della zona. Il killer ha raccontato alla polizia di avere dell'esplosivo nella sua casa a nord del quartiere Aurora, e per questo le forze dell'ordine hanno evacuato l'intera area. L'Fbi, che lavora alle indagini con la polizia, ha escluso legami con il terrorismo. Il New York Police Department rafforzerà la sicurezza nei teatri newyorkesi.
Il presidente Usa Barack Obama si è detto "scioccato" dalla sparatoria "tragica ed atroce" in Colorado. "Come facciamo sempre nei momenti difficili e bui, dobbiamo restare uniti come fossimo una sola famiglia americana", si legge in un comunicato del presidente Usa. Obama assicura poi che "tutta l'amministrazione è impegnata ad assicurare i responsabili alla giustizia e a garantire la sicurezza di tutti". Obama anticipera' il rientro a Washington. Il presidente ha infatti cancellato un appuntamento di campagna elettorale in Florida, da dove alle 11.20 locali, ore 17.20 italiane, parlerà comunque della strage.
Il presidente americano definisce la strage di Denver una "tragedia".
Nessun esplosivo sarebbero stato trovato nell'appartamento del killer che ha eseguito la strage nel teatro di Aurora a Denver in Colorado. Lo riporta la stampa americana citando alcune fonti della polizia. Catturato in un parcheggio James Holmes avrebbe parlato di esplosivi nella sua abitazione. La polizia è accorsa immediatamente sul posto e sgomberato il palazzo e l'isolato circostante.
NUOVO BILANCIO, ALMENO 12 VITTIME - Le vittime della strage nel teatro Aurora a Denver in Colorado sono almeno 12, meno delle 14 precedentemente stimate dalle autorità mentre i feriti sarebbero circa 50, con un'età compresa fra i 3 mesi e i 45 anni. Al Medical Center di Aurora sarebbero state ricoverate 12 persone, di cui tre curate per esposizione a sostanze chimiche, ovvero al gas lacrimogeno usato dal killer. Fra i feriti anche un bambino di sei anni.
WARNER E CAST BATMAN, 'SOTTO SHOCK' - "Profondamente tristi" per uno "scioccante avvenimento": la Warner Bros e tutto il cast tecnico e artistico di Dark Knight Rises - Il cavaliere oscuro il ritorno, definiscono così il loro stato d'animo in una nota, diffusa ora dalla produzione in tutto il mondo, dopo la strage a Denver, in Colorado, alla prima dei mezzanotte del film.
BLOOMBERG ATTACCA OBAMA E ROMNEY SU ARMI - Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, condanna la strage a Denver e attacca i due candidati alle elezioni, il presidente Barack Obama e Mitt Romney. "Devono dire cosa vogliono fare in merito alla violenza" afferma Bloomberg in un messaggio trasmesso via radio, riferendosi al mancato chiarimento della loro posizione in merito al porto di armi negli Stati Uniti. Le armi sono finora un argomento tabù nella campagna elettorale.
NextMe.it - Il robot che riproduce le espressioni del viso -Creato Venerdì, 20 Luglio 2012 16:16 Scritto da Francesca Mancuso
Un robot che riproduce le espressioni umane. Nasce dal lavoro dal Faceteam, il gruppo di ricerca del Centro E. Piaggio dell'Università di Pisa il nuovo androide capace di imitare l'uomo riproducendone le movenze del visto e interagendo con esso.
Il sistema integrato si chiama FACE(Facial Automaton for Conveying Emotions) ed è basato su HEFES (Hybrid Engine for Facial Expressions Synthesis), un motore di animazione facciale n grado di riprodurre movimenti, mimica del volto e smorfie che comunicano i diversi stati d'animo dell'uomo come rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa.
In sostanza, si tratta di un programma matematico che crea uno "spazio emozionale", che una persona può utilizzare per scegliere un'espressione. L'algoritmo opera poi per creare un'espressione o per passare da una all'altra. FACE è parte di una complesso piattaforma di osservazione (HIPOP) in grado di raccogliere informazioni acquisite da sensori diversi, riguardanti i dati fisiologici, psicologici e comportamentali.
Diretto dal professor Danilo De Rossi, insieme a Daniele Mazzei, Nicole Lazzeri e Abolfazl Zaraki, il team ha cercato di fare in modo che i robot umanoidi fossero capaci di 'esprimere' emozioni attraverso le espressioni del volto.
Come prima applicazione pratica, il sistema è stato utilizzato in collaborazione con la Fondazione Stella Maris per aiutare i bambini affetti da autismo, che nel corso di un esperimento dovevano interpretare le espressioni facciali del robot sotto la guida di un terapista: "I bambini vengono invitati a riconoscere le emozioni espresse dal volto della loro interlocutrice robotica, per poi imitarle", spiega Daniele Mazzei. .
"Il robot è molto funzionale a questo tipo di terapia perché permette di riprodurre in modo ripetitivo e stereotipato espressioni facciali senza rompere il connubio che c'è fra terapista e bambino, cosa che un attore non può fare", aggiunge Mazzei. "Data la natura artificiale del sistema, la comunicazione risulta nettamente semplificata e ridotta rispetto a quella umana e il soggetto affetto da autismo può concentrarsi su un numero limitato e facilmente riproducibile di espressioni emotive".
Francesca Mancuso
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