questo blog è un cofanetto pieno di piccole esperienze personali. di Beppe La Forgia
curiosi
sabato 14 luglio 2012
da TGCOM24- guardatelo bene in faccia il "SACERDOTE"si difende piagnucolando che sembra un bambino (o una bambina!);che dite alla fine lo perdonano?.........
Il prete pedofilo in lacrime dopo l'arresto
Fano, don Ruggeri: "Ho sbagliato, non volevo"
Un investigatore racconta l'interrogatorio: "Sembrava un bambino, nonostante i suoi 43 anni"
12:54 - "Ho sbagliato, ho sbagliato... Non mi sono reso conto...". Dopo l'arresto per abusi sessuali su una ragazzina di 13 anni è distrutto don Giangiacomo Ruggeri, il portavoce del vescovo di Fano (Pesaro). Un investigatore che lo ha ascoltato ha detto che il sacerdote aveva gli occhi pieni di lacrime, lo sguardo perso nel vuoto. E, nonostante i suoi 43 anni, "sembrava un bambino", ha aggiunto.
L'impressione tra chi sta lavorando alle indagini su don Giangiacomo è che il portavoce del vescovo di Fano, che è anche assistente spirituale degli scout, il giornalista esperto in Web tv, non fosse affatto preoccupato per l'arresto. Appariva anzi consapevole di dover finire in cella, ma devastato dall'angoscia. Non avrebbe tentato alcuna difesa, non avrebbe fatto domande ai poliziotti andati a prenderlo, non avrebbe chiesto loro i motivi dell'arresto.
Spetterà ora all'avvocato difensore chiedere un'eventuale perizia sul grado di maturità psicologica del sacerdote, ma in queste ore c'è chi si domanda se realmente don Ruggeri non si fosse reso conto che un uomo di 43 anni, per di più un prete, non può permettersi di "innamorarsi" di una bambina di 13, scambiando con lei effusioni amorose come un fidanzatino. Ci si chiede anche se invece, agendo alla luce del sole, in una spiaggia piena di gente, l'uomo si sia comportato così proprio farsi scoprire. Come per dire al mondo "ho questo problema, fate qualcosa voi".
Spetterà ora all'avvocato difensore chiedere un'eventuale perizia sul grado di maturità psicologica del sacerdote, ma in queste ore c'è chi si domanda se realmente don Ruggeri non si fosse reso conto che un uomo di 43 anni, per di più un prete, non può permettersi di "innamorarsi" di una bambina di 13, scambiando con lei effusioni amorose come un fidanzatino. Ci si chiede anche se invece, agendo alla luce del sole, in una spiaggia piena di gente, l'uomo si sia comportato così proprio farsi scoprire. Come per dire al mondo "ho questo problema, fate qualcosa voi".
© Copyright AGI -Berlusconi, "Torno per salvare il Pdl" Bersani, "Prospettiva agghiacciante"
14:52 14 LUG 2012
(AGI) - Roma, 14 lug. - "Torno in pista per salvare il Pdl". Lo dice Silvio Berlusconi, in un colloquio con Bruno Vespa, spiegando al "Quotidiano Nazionale" le ragioni che lo hanno portato a decidere di ricandidarsi. "Alle elezioni politiche del 2008 - dice Berlusconi - abbiamo preso il 38%. Se alle prossime dovessimo scendere per assurdo all'8%, che senso avrebbero avuto 18 anni di impegno politico?".
Il Cavaliere riferisce che avrebbe "voluto dare l'annuncio piu' in la', magari all'inizio dell'autunno. Ma qui non si riesce a tenere niente di riservato". Poi l'ex presidente del Consiglio parla della situazione economica e dell'aumento dello spread: "Noi subimmo una violentissima campagna sugli spread eppure io - afferma il Cavaliere - ho sempre saputo che essi sono frutto di speculazione".
Il Cavaliere riferisce che avrebbe "voluto dare l'annuncio piu' in la', magari all'inizio dell'autunno. Ma qui non si riesce a tenere niente di riservato". Poi l'ex presidente del Consiglio parla della situazione economica e dell'aumento dello spread: "Noi subimmo una violentissima campagna sugli spread eppure io - afferma il Cavaliere - ho sempre saputo che essi sono frutto di speculazione".
BERSANI, "NO AD AGGHIACCIANTI RITORNI"
"Agghiaccianti ritorni". Cosi' Pierluigi Bersani parla della candidatura di Berlusconi alle prossime elezioni politiche.
"Nei prossimi mesi dovremo parlare all'Italia e risvegliare non un sogno ma una ragionevole fiducia, una speranza fondata.
Mettendoci all'attacco". "Perche' mai - si chiede il segretario Pd -, non dico uno speculatore, ma un onesto risparmiatore del mondo dovrebbe prestarci soldi se in Italia prendesse voti chi dice (un giorno si' e l'altro no) che bisogna uscire dall'Euro, scherzando con la prospettiva di un drammatico impoverimento di milioni e milioni di persone, o se prendesse voti chi dice che non dobbiamo pagare i debiti? Perche' mai quel risparmiatore - prosegue Bersani - dovrebbe aver fiducia nell'Italia se l'Italia di nuovo scegliesse la strada dell'eccezionalismo, di soluzioni sconosciute alle democrazie del mondo? Liste di fantasia, partiti per procura, leadership invisibili e senza controllo o (sono notizie di questi giorni) agghiaccianti ritorni? Perche' se gli italiani scelgono soluzioni avventurose o disperate gli altri dovrebbero scommettere su di noi?".
"Nei prossimi mesi dovremo parlare all'Italia e risvegliare non un sogno ma una ragionevole fiducia, una speranza fondata.
Mettendoci all'attacco". "Perche' mai - si chiede il segretario Pd -, non dico uno speculatore, ma un onesto risparmiatore del mondo dovrebbe prestarci soldi se in Italia prendesse voti chi dice (un giorno si' e l'altro no) che bisogna uscire dall'Euro, scherzando con la prospettiva di un drammatico impoverimento di milioni e milioni di persone, o se prendesse voti chi dice che non dobbiamo pagare i debiti? Perche' mai quel risparmiatore - prosegue Bersani - dovrebbe aver fiducia nell'Italia se l'Italia di nuovo scegliesse la strada dell'eccezionalismo, di soluzioni sconosciute alle democrazie del mondo? Liste di fantasia, partiti per procura, leadership invisibili e senza controllo o (sono notizie di questi giorni) agghiaccianti ritorni? Perche' se gli italiani scelgono soluzioni avventurose o disperate gli altri dovrebbero scommettere su di noi?".
CASINI, UNA DECISIONE CHE NON FA CERTO BENE ALL'ITALIA
"E' chiaro che la ridiscesa in campo di Berlusconi non fara' certo bene all'Italia", ma "ora nessuno ha piu' alibi, siamo tutti in campo aperto. Chi sceglie il Pdl o come si chiamera', sceglie Berlusconi", mentre "il nostro compito sara' aggregare il centro". Lo afferma il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, spiegando che "il giorno dopo le elezioni l'Italia non e' governabile senza una convergenza tra le grandi forze politiche".
MARONI, BERLUSCONI VUOLE TORNARE? "SI', VA BENE..."
La discesa in campo di Berlusconi, "si', va bene...". Commenta cosi' Roberto Maroni, nuovo segretario federale della Lega Nord, seguito da un sospiro di riflessione, l'annuncio della nuova discesa in campo di Berlusconi.
© Copyright AGI -Incastrato da un video il prete di Fano che abuso' di una 13enne
14:56 14 LUG 2012
(AGI) - Pesaro, 14 lug. - E' in programma lunedi' l'interrogatorio di don Giangiacomo Ruggeri, 43 anni, accusato di abusi nei confronti di una ragazzina di 13 anni. Il sacerdote e' rinchiuso in isolamento nel carcere pesarese di Villa Fastiggi, dopo l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Pesaro Lorena Mussoni.
A inchiodare il sacerdote, portavoce del vescovo di Fano, sarebbero delle immagini registrate dalla polizia all'interno di uno stabilimento balneare, 'Bagni Torrette' a Fano. E' stato proprio il titolare della spiaggia a fare la denuncia, dalla quale e' scattata l'indagine della magistratura, che continua ad avere uno strettissimo riserbo sulla quantita' di prove a carico del sacerdote, al quale sono stati sequestrati un computer ed alcuni supporti digitali. (AGI) .
Emilia RomagnaPercorso:ANSA.it > Regioni > Emilia Romagna > News
Arrestati con 300 kg di coca
Fidanzati romagnoli,naufragio voluto dopo scoperta droga a bordo 14 luglio, 09:42(ANSA) - RAVENNA, 14 LUG - Assolti e liberi i fidanzati romagnoli arrestati in Brasile alla vigilia di Natale con 307 chili di cocaina. Davide Migani, 42 anni, di Cervia, chef e skipper, e Giorgia Pierguidi, 37 anni, parrucchiera residente a Forli', erano accusati di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Lo yacht su cui viaggiavano aveva naufragato sulle coste di Aracaju'. Migani aveva detto di aver naufragato volutamente dopo aver trovato la droga a bordo, per avvisare un magistrato dell'accaduto.
da AGI.it--HomeEstero Cuba: per la prima volta da 50 anni cargo Usa attracca all'Avana
17:01 13 LUG 2012
(AGI) - L'Avana, 13 lug. - Per la prima volta da 50 anni a questa parte, una nave da carico proveniente dagli Stati Uniti ha attraccato al porto dell'Avana, a Cuba. Il cargo, la Ana Cecilia, proveniente da Miami, trasporta aiuti di carattere umanitario spediti dalla comunita' cubana residente in Florida e destinati ai parenti che vivono sull'isola caraibica. Dal 1962, Cuba e' sottoposta a un embargo commerciale decretato dall'allora presidente Usa, John Kennedy, che non e' mai piu' stato tolto. La nave, giunta oggi nel porto della capitale cubana ha avuto una dispensa speciale dell'amministrazione Usa per trasportare gli aiuti umanitari nell'isola. (AGI) .
© Copyright ANSA -ANSA.it > Cronaca > News Arrestato il vicepresidente del consiglio comunale di Roma Samuele Piccolo è accusato di finanziamento illecito a partiti 13 luglio, 20:59
di Marco Maffettone
Malaffare di famiglia. Un fiume di denaro frodato al fisco che Samuele Piccolo, recordman di preferenze e vicepresidente del consiglio comunale di Roma, ha fatto convogliare nella sua campagna elettorale grazie al fattivo "aiuto" del fratello Massimiliano e del padre Raffaele. Un'attività che ha portato il gip del tribunale di Roma a firmare sette ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Un'inchiesta che colpisce una figura di spicco del mondo politico capitolino, punta di diamante del Pdl che però oggi lo ha sospeso, e che ha scatenato accese polemiche con richiesta di dimissioni di Piccolo ma anche dello stesso Alemanno da parte delle opposizioni, Idv e Pd in testa. Ma Gianni Alemanno, che con Piccolo, malgrado le sue 12mila preferenze, ha sempre avuto evidenti frizioni si smarca cautamente: "ho fiducia nella magistratura, è una vicenda molto brutta". I pm nell'ordinanza descrivono una sorta di holding criminale tutta in famiglia dedita sì all'arricchimento ma anche alla scalata politica di Samuele, enfant prodige della scena romana.
"'E' evidente - scrivono i magistrati - una commistione tra l'attività della consorteria criminale e l'ottenimento di positivi risultati elettorali". Piccolo si trova ai domiciliari assieme al padre ed altre quattro persone mentre per il fratello Massimiliano, ritenuto dagli inquirenti l'uomo chiave dell'organizzazione, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia. Tutti sono difesi da Luca Petrucci, avvocato di Luigi Lusi, l'ex tesoriere Dl al centro dell'affaire fondi Margherita drenati -secondo l'accusa- per suo tornaconto. Secondo i pm Paolo Ielo, Barbara Sargenti e Mario Palazzo, i Piccolo attraverso 60 società avrebbero creato finti crediti Iva e dirottato i fondi drenati al fisco all'attività politica del vicepresidente del consiglio comunale. Sono tre gli episodi di finanziamento illecito di cui deve rispondere il vicepresidente del consiglio. Piccolo avrebbe finanziato illecitamente cene promozionali e fondi garantiti per l'avvio di un call center, usato per la campagna elettorale, costato 122 mila euro di fondi evasi al fisco.
Gli uomini della polizia tributaria della Gdf hanno proceduto, inoltre, al sequestro di 2 milioni di euro nei confronti di Massimiliano Piccolo: per i pm della Procura di Roma il denaro sarebbe il frutto dei reati fiscali. Nell'inchiesta sono coinvolti anche personaggi riconducibili alle società del "gruppo Piccolo": ai domiciliari sono finiti Franco Cannone, Silvia Fortuna, Rosario Meglio e Riccardo Sorbara. In totale sono indagate 13 persone, tra cui anche la madre di Piccolo, Elena Ciaravolo. I pm avevano chiesto l'arresto anche di Ezio D'Angelo, assessore all'VIII municipio della Capitale ma la richiesta è stata respinta dal gip. Nell'operazione scattata quest'oggi non mancano gli aspetti curiosi come la scoperta di un buco in un muro in una delle sedi delle società grazie al quale i componenti dell'organizzazione potevano prendere documenti da un armadio in passato sigillato dagli ispettori dell'Agenzia delle entrate.
http://www.rainews24.rai.it/ - Arrestato il portavoce del vescovo di Fano per abusi su minore--- Pedofilia
Immediata la reazione del vescovo mons. Armando Trasarti, che ha espresso "sconcerto e dolore per la gravita"' dell'accaduto, e "piena solidarieta' a chi e' stato oggetto di abuso.
Il prelato avrebbe abusato di una minorenne
Pesaro-Urbino, 13-07-2012
Il portavoce del vescovo di Fano, don Giangiacomo Ruggeri, 43 anni, direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, e' stato arrestato con l'accusa di aver abusato di una ragazzina di 13 anni.
Immediata la reazione del vescovo mons. Armando Trasarti, che ha espresso "sconcerto e dolore per la gravita"' dell'accaduto, e "piena solidarieta' a chi e' stato oggetto di abuso, con l'impegno di essere disponibile all'incontro e all'ascolto". Anche se le ipotesi di reato "andranno opportunamente verificate", il vescovo ha sospeso don Ruggeri "da ogni ministero pastorale e da ogni atto sacramentale", e prega per tutti, "perche' il Signore illumini e conforti".
Sotto choc la citta', in cui don Ruggeri, aspetto piacevole e modi affabili, era fino ad oggi 'il' sacerdote dei ragazzi. Parroco a Orciano, giornalista collaboratore di 'Avvenire', gia' vice direttore del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei, Giangiacomi e' assistente ecclesiastico dell'Associazione cattolica guide e Scout d'Europa, branca Scolte. Esperto di new media, docente di teologia nell'Istituto teologico marchigiano, e' un volto noto per la stampa locale, e le radio ed emittenti tv. Secondo il pm di Pesaro Manfredi Palumbo pero' avrebbe approfittato di una quasi bambina, probabilmente una delle tante che frequentano i vari centri di aggregazione giovanile in cui don Ruggeri e' di casa.
Pare che a segnalare che qualcosa nel modo di fare del prete non andava siano state persone che l'hanno visto in compagnia della ragazzina. E che gia' in passato, a Orciano, il sacerdote avesse avuto un diverbio molto acceso con il padre di una giovanissima. Oggi una donna racconta ai cronisti che quando portava i gruppi al mare, il don faceva spegnere i telefonini delle ragazze, "per non avere interferenze". Voci di paese, tutte da confermare.
Ora l'inchiesta - sequestrati il pc e vari documenti e supporti informatici nell'alloggio dell'indagato - dovra' accertare anche se vi siano stati altri comportamenti anomali da parte del prete. Dell'indagine e' stata informata per competenza anche la procura dei minori di Ancona.
Quando la polizia e' andata a prenderlo per rinchiuderlo in isolamento in una cella del carcere di Villa Fastiggi, la notizia dell'arresto di don Ruggeri ha fatto il giro della citta' in pochi minuti. "Stiamo cercando di capire cosa sta succedendo, di metterci la testa", dice il fratello Giovanni, anche lui giornalista, interpellato al telefono. "Non c'era alcun sospetto, non posso crederci" mormora Domenico, un laico seduto, affranto, nella sala d'attesa della Curia arcivescovile insieme ad altri collaboratori di mons. Trasarti, mentre il vicario mons. Giuseppe Tintori liquida i cronisti con un "non so nulla, arrivederci".
Poi, poco prima delle 20, con un messaggio diffuso attraverso l'agenzia di stampa Ansa, mons. Trasarti rompe gli indugi. Una presa di posizione rispettosa di tutte le parti in causa ma molto netta. Nessuna difesa d'ufficio, in una vicenda che porta nuovamente in primo piano uno dei nodi in parte ancora irrisolti della Chiesa contemporanea: come affrontare il coinvolgimento di preti e religiosi nelle inchieste penali per pedofilia. Trasarti, un vescovo che ha autorizzato il funerale in chiesa di un imprenditore suicida per la crisi, "perche' la Chiesa sa la fatica degli uomini", e ha progettato una casa di accoglienza per padri separati, ha scelto: solidarieta' con i piu' deboli e piena fiducia nella giustizia degli uomini. Sperando, che le accuse a don Ruggeri non trovino conferma.
Immediata la reazione del vescovo mons. Armando Trasarti, che ha espresso "sconcerto e dolore per la gravita"' dell'accaduto, e "piena solidarieta' a chi e' stato oggetto di abuso, con l'impegno di essere disponibile all'incontro e all'ascolto". Anche se le ipotesi di reato "andranno opportunamente verificate", il vescovo ha sospeso don Ruggeri "da ogni ministero pastorale e da ogni atto sacramentale", e prega per tutti, "perche' il Signore illumini e conforti".
Sotto choc la citta', in cui don Ruggeri, aspetto piacevole e modi affabili, era fino ad oggi 'il' sacerdote dei ragazzi. Parroco a Orciano, giornalista collaboratore di 'Avvenire', gia' vice direttore del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della Cei, Giangiacomi e' assistente ecclesiastico dell'Associazione cattolica guide e Scout d'Europa, branca Scolte. Esperto di new media, docente di teologia nell'Istituto teologico marchigiano, e' un volto noto per la stampa locale, e le radio ed emittenti tv. Secondo il pm di Pesaro Manfredi Palumbo pero' avrebbe approfittato di una quasi bambina, probabilmente una delle tante che frequentano i vari centri di aggregazione giovanile in cui don Ruggeri e' di casa.
Pare che a segnalare che qualcosa nel modo di fare del prete non andava siano state persone che l'hanno visto in compagnia della ragazzina. E che gia' in passato, a Orciano, il sacerdote avesse avuto un diverbio molto acceso con il padre di una giovanissima. Oggi una donna racconta ai cronisti che quando portava i gruppi al mare, il don faceva spegnere i telefonini delle ragazze, "per non avere interferenze". Voci di paese, tutte da confermare.
Ora l'inchiesta - sequestrati il pc e vari documenti e supporti informatici nell'alloggio dell'indagato - dovra' accertare anche se vi siano stati altri comportamenti anomali da parte del prete. Dell'indagine e' stata informata per competenza anche la procura dei minori di Ancona.
Quando la polizia e' andata a prenderlo per rinchiuderlo in isolamento in una cella del carcere di Villa Fastiggi, la notizia dell'arresto di don Ruggeri ha fatto il giro della citta' in pochi minuti. "Stiamo cercando di capire cosa sta succedendo, di metterci la testa", dice il fratello Giovanni, anche lui giornalista, interpellato al telefono. "Non c'era alcun sospetto, non posso crederci" mormora Domenico, un laico seduto, affranto, nella sala d'attesa della Curia arcivescovile insieme ad altri collaboratori di mons. Trasarti, mentre il vicario mons. Giuseppe Tintori liquida i cronisti con un "non so nulla, arrivederci".
Poi, poco prima delle 20, con un messaggio diffuso attraverso l'agenzia di stampa Ansa, mons. Trasarti rompe gli indugi. Una presa di posizione rispettosa di tutte le parti in causa ma molto netta. Nessuna difesa d'ufficio, in una vicenda che porta nuovamente in primo piano uno dei nodi in parte ancora irrisolti della Chiesa contemporanea: come affrontare il coinvolgimento di preti e religiosi nelle inchieste penali per pedofilia. Trasarti, un vescovo che ha autorizzato il funerale in chiesa di un imprenditore suicida per la crisi, "perche' la Chiesa sa la fatica degli uomini", e ha progettato una casa di accoglienza per padri separati, ha scelto: solidarieta' con i piu' deboli e piena fiducia nella giustizia degli uomini. Sperando, che le accuse a don Ruggeri non trovino conferma.
Iscriviti a:
Post (Atom)