Diciannove turisti stranieri sono morti dopo l'esplosione in volo di una mongolfiera a Luxor, in Egitto. Due i sopravvissuti. I superstiti, rimasti feriti e trasportati in ospedale, sono un britannico e il pilota, mentre le vittime sono nove cittadini di Hong Kong, tre britannici, due francesi, quattro giapponesi e una donna egiziana.
questo blog è un cofanetto pieno di piccole esperienze personali. di Beppe La Forgia
curiosi
martedì 26 febbraio 2013
da:http://www.tgcom24.mediaset.it/
Prime proiezioni e primi dati reali, lo spoglio è iniziato alle 14
In base alla proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai sulle regionali in Lombardia Roberto Maroni (centrodestra) e' in testa al 43,3%, seguito da Umberto Ambrosoli (centrosinistra) con il 35,6%, Silvana Carcano (Movimento 5 Stelle) al 13,4%, Gabriele Albertini (Centro) al 6,2%. E' Nicola Zingaretti con il 38,8%, ad essere in vantaggio nelle elezioni per la Regione Lazio. Segue Francesco Storace con il 29,9%. Davide Barillari (M5S) e' al 20%, Giulia Bongiorno al 5,8%
http://www.ansa.it-Elezioni: Camera, gli eletti in Puglia
Elezioni: Camera, gli eletti in Puglia
15 Pd, 9 Pdl, 8 M5s, 5 Sel, 2 Monti, 1 Fratelli Italia, Cd e Udc
26 febbraio, 14:50
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(ANSA) - BARI, 26 FEB - 42 deputati eletti in Puglia: 15 Pd,9 Pdl,8 M5s,5 Sel,2 lista Monti,uno a Fratelli d'Italia, Cd,Udc.
PD:Cassano,Bordo,Bray,Ventricelli,Bellanova,Decaro,Boccia, Pelillo,Capone,Ginefra,Grassi,Losacco,Scalfarotto,Mariano, Mongiello.PDL:Fitto,Leone,Distaso,Sisto,Fucci,Savino,Palese, Chiarelli e Marti.M5S:D'Ambrosio,L'Abbate,De Lorenzis,Brescia, Furnari,Scagliusi,Cariello,Labriola.SEL:Vendola,Fratoianni,Panna rale,Matarrelli e Duranti.Lista Monti:Matarrese,Piepoli.FDI: Larussa.CD:Pisicchio.UDC:Cesa.
PD:Cassano,Bordo,Bray,Ventricelli,Bellanova,Decaro,Boccia, Pelillo,Capone,Ginefra,Grassi,Losacco,Scalfarotto,Mariano, Mongiello.PDL:Fitto,Leone,Distaso,Sisto,Fucci,Savino,Palese, Chiarelli e Marti.M5S:D'Ambrosio,L'Abbate,De Lorenzis,Brescia, Furnari,Scagliusi,Cariello,Labriola.SEL:Vendola,Fratoianni,Panna rale,Matarrelli e Duranti.Lista Monti:Matarrese,Piepoli.FDI: Larussa.CD:Pisicchio.UDC:Cesa.
http://www.ansa.it-Denise: Jessica smentita in aula
Denise: Jessica smentita in aula
Circa i suoi spostamenti il giorno del sequestro
26 febbraio, 12:54
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(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 26 FEB - Jessica Pulizzi e' stata smentita in merito ai suoi spostamenti relativi alla mattina del primo settembre 2004, quando a Mazara del Vallo, poco prima di mezzogiorno, spari' Denise Pipitone. L'imputata per il sequestro della ''sorellastra'' aveva dichiarato che quella mattina, tra le 8.30 e le 9, era andata in un'officina meccanica per una riparazione. Oggi, pero', e' stata smentita in aula dal titolare della concessionaria Aprilia e dell'officina convenzionata.
Gm sposa Lte: arrivano le auto connnesse a banda larga - Il Sole 24 ORE
Gm sposa Lte: arrivano le auto connnesse a banda larga - Il Sole 24 ORECi ha pensato Steve Grisky, Vice Chairman di General Motors, a ufficializzare in occasione del Mobile World Congress l'avvento prossimo venturo della connettività a banda larga mobile di quarta generazione a bordo di un'ampia gamma di veicoli del gigante americano. Il debutto dei servizi 4G Lte è infatti previsto nel 2014 negli Stati Uniti e in Canada – per l'Europa i tempi sono un po' più lunghi - e il primo operatore telco che affiancherà la casa di Detroit sulla strada delle "connected car" evolute è At&T, la cui rete Lte dovrebbe raggiungere circa 300 milioni di americani entro la fine del prossimo anno.
Grisky si è detto convinto che nessun altro costruttore sta lavorando così velocemente come Gm sul fronte delle reti Lte e del fatto che di Gm è anche (ad oggi) l'applicazione più ampia dei servizi 4G nel settore automotive. Uno sforzo, che interessa come noto praticamente tutte le principali case automobilistiche, finalizzato a garantire quell'offerta di soluzioni di infotainment nell'abitacolo divenuta ormai imprescindibile. E la corsa alle reti Lte si spiega anche con un altro fattore: l'industria delle quattro ruote deve necessariamente pareggiare i cicli di sviluppo di quella tecnologica, che sono di 12-24 mesi e non di qualche anno. Anche in campo automobilistico, insomma, serve pensare al modello di aggiornamento via app dei sistemi installati e di questo il top manager di Gm si è detto assolutamente convinto.
Video in streaming per i passeggeri dei sedili posteriori e servizi di diagnostica avanzata del veicolo, tornando all'essenza dell'annuncio di Barcellona, saranno quindi uno dei plus dei modelli 2015 di Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac (auto, truck e crossover) in commercio a partire dall'anno prossimo in Nord America. Alle connessioni dati in banda larghissima (le reti 4G promettono velocità fino a 10 volte superiori a quelle dei network 3G) si accompagneranno hot spot Wi-Fi installati a bordo dei veicoli, aggiornamenti in tempo reale sul traffico e download di applicazioni finalizzate a migliorare l'esperienza di guida e di viaggio (At&T e Gm lavoreranno fianco a fianco anche in questa direzione,
appoggiandosi al framework che la casa automobilistica ha messo a disposizione degli sviluppatori). Il tutto attingendo dai dati residenti nella cloud e gestendo le varie attività attraverso la piattaforma di infotainment OnStar, sbarcata per la prima volta sui veicoli Gm nel 1996.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il sistema 4G Lte è integrato nel sistema elettrico del veicolo ed include un'antenna esterna per ottimizzare la copertura del segnale e le prestazioni in fase di download e upload dei dati. Non sarà quindi necessario disporre di uno smartphone per utilizzare i servizi Internet (telefonini e tablet si potranno comunque collegare alla rete mobile via wireless per navigare online) perché l'auto stessa opererà di fatto da dispositivo connesso, abilitando tutte le funzionalità disponibili nel computer di bordo.
appoggiandosi al framework che la casa automobilistica ha messo a disposizione degli sviluppatori). Il tutto attingendo dai dati residenti nella cloud e gestendo le varie attività attraverso la piattaforma di infotainment OnStar, sbarcata per la prima volta sui veicoli Gm nel 1996.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il sistema 4G Lte è integrato nel sistema elettrico del veicolo ed include un'antenna esterna per ottimizzare la copertura del segnale e le prestazioni in fase di download e upload dei dati. Non sarà quindi necessario disporre di uno smartphone per utilizzare i servizi Internet (telefonini e tablet si potranno comunque collegare alla rete mobile via wireless per navigare online) perché l'auto stessa opererà di fatto da dispositivo connesso, abilitando tutte le funzionalità disponibili nel computer di bordo.
L'auspicio del produttore, questo almeno l'indicazione espressa da Grisky, è quello che la connettività su rete mobile ad alta velocità sia un attributo necessario anche nelle auto di fascia medio bassa e non solo nei modelli top di gamma. Indicazione che lascia pensare a una prossima disponibilità dei servizi Lte su una porzione più ampia del catalogo di General Motors, che a Barcellona ha comunque già confermato l'intenzione di collaborare con altri operatori per garantire la connettività 4G sulle vetture Opel, Vauxhall, Chevrolet e Cadillac in Europa.
http://www.ansa.it-Ecco Galaxy Note 8.0, sfida a mini iPad
Ecco Galaxy Note 8.0, sfida a mini iPad
Atteso phablet Samsung debutta a vigilia MWC Barcellona
25 febbraio, 09:24
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(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Ha giocato d'anticipo il colosso sudcoreano Samsung presentando alla vigilia del Mobile World Congress (Mwc) di Barcellona l'atteso Galaxy Note 8.0, diretto rivale dell'iPad mini di Apple. Il phablet con display da 8 pollici ha un design compatto ed ergonomico per ''offrire una nuova e piu' semplice esperienza d'uso''. La nuova generazione della S-Pen, il pennino con cui si scrive, semplifica la scrittura e la gestione dei contenuti. Il mini tablet sara' disponibile dal secondo trimestre 2013.
http://www.ilsole24ore.com-Bagnasco: dalle elezioni «serio messaggio per i politici»
Bagnasco: dalle elezioni «serio messaggio per i politici
La Chiesa italiana valuta il voto del 25 febbraio come «un grande, serio messaggio per il mondo della politica, su cui bisognerà che i responsabili, quindi gli interessati più diretti, riflettano seriamente». A dirlo, all'indomani degli scrutini che sembrano consegnare il Belpaese all'ingovernabilità, è l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Parlando a margine di una messa celebrata questa mattina negli stabilimenti di Ansaldo Energia, Bagnasco ha aggiunto: «Io non entro nel merito» del voto, tuttavia con questo risultato elettorale «mi pare che si esprima una grande voglia di partecipazione da parte della gente».
Una valutazione, quella di Bagnasco, che torna anche nel primo commento diffuso dalla Sir, l'agenzia di stampa promossa dalla Cei, che sottolinea come «il voto popolare non ha espresso una maggioranza e un governo certi», sollecitando quindi da parte di tutte le forze politiche «il dovere di agire con responsabilità» e «generosità». «Ripartire dalle istituzioni - osserva l'editorialista Francesco Bonini - può essere un buon riferimento, perché costringe alla convergenza. E, persino, a esercitarsi nella ragionevolezza politica. Si potranno così avere, allora, le prime indicazioni per il governo e, subito dopo, per l'elezione del presidente della Repubblica, altro cruciale appuntamento non eludibile».
http://www.corriere.it-ngroia fuori dal Parlamento, contro Bersani: «Dovrebbe dimettersi»
Ingroia fuori dal Parlamento,
contro Bersani: «Dovrebbe dimettersi»
Rivoluzione Civile non supera lo sbarramento. Fuori dal Parlamento anche «Fare» di Oscar Giannino
Mentre l'Italia attende le percentuali definite dei maggiori partiti su Senato e Camera, due risultati sono certi: la debacle delle liste di Antonio Ingroia e di Oscar Giannino.
Antonio Ingroia (Ansa)
SOTTO LO SBARRAMENTO- Il primo risultato impietoso è quello di Rivoluzione Civile. La lista del magistrato siciliano si attesta al Senato attorno all'1.7% . Un dato che non permetterebbe a nessuno dei candidati di Rivoluzione civile di entrare a Palazzo Madama: lo sbarramento per partiti e liste che si presentano da soli è infatti all'8%. Percentuali per niente incoraggianti anche alla Camera dove l'asticella dello sbarramento è al 4%: Rc si attesta al 2,25%.
L'ATTACCO A BERSANI - Dopo un lungo pomeriggio «no comment», nella serata di lunedì il primo commento di Ingroia sui risultati è un attacco al leader pd. «Ritengo che, come si fa nei paesi civili, i capi delle coalizioni che perdono dovrebbero dimettersi». E ancora: «Il centrosinistra ha perso: o ha consegnato il Paese al centrodestra o lo ha consegnato all'ingovernabilità», ha detto il capolista di Rivoluzione Civile. «Il centrosinistra e il leader del Pd, Bersani, hanno avuto un'opportunità di confronto e dialogo con noi, ma non c'è stata alcuna risposta: a conti fatti se Bersani avesse aperto a noi avrebbe vinto al Senato, questi sono risultati che portano la responsabilità di chi ha fatto queste scelte. Per quanto ci riguarda sapevamo - ha concluso - che era un'impresa difficile». «Non torno in Guatemala, resto qui», ha aggiunto anche.
E GIANNINO SI SCUSA - Percentuali spietate anche quelle conquistate da «Fare per fermare il declino»: al Senato la lista di Giannino si attesta allo 0,90%, mentre alla Camera conquista l'1,12% dei voti. «In ogni caso, io devo chiedere ancora e sempre scusa a tutti e innanzitutto agli elettori di Fare2013», scrive a caldo via Twitter il leader del partito Oscar Giannino, dimessosi mercoledì scorso a seguito dello scandalo su un suo master a Chicago vantato e mai conseguito. Mentre la coordinatrice nazionale, Silvia Enrico, rivela: «Ho sentito Oscar Giannino. Mi ha detto quello che pensano tutti i militanti di Fare. Pensavamo ad un risultato diverso, il 4% o almeno un 2-3%».
http://edizioni.lastampa.it-Dal 14 al 4 per cento. Il crollo del Carroccio nell'ex fortino di Novara
Dal 14 al 4 per cento. Il crollo del Carroccio nell'ex fortino di Novara
+ Regione, l'addio di Giordano: Cota ha accettato le dimissioni da assessore
+ Lo tsunami 5 Stelle in provincia di Novara: alla Camera è primo partito
+ Nel Novarese vince il centrodestra. Seguono Bersani e Grillo, crollo Lega
+ Novara, crolla la Lega: alla Camera dal 14% del 2008 al 4,4%
+ Il Movimento 5 Stelle è il primo partito alla Camera per il Novarese
+ "Il direttore viene dalla Padania ma quel giornale era ostile alla Lega"
+ I cinque filoni d'inchiesta sul "sistema Giordano" tra Novara e Torino
+ Cota, toccata e fuga tra i gazebo della Lega a Novara: "Avanti con la macro regione del Nord"
+ Lo tsunami 5 Stelle in provincia di Novara: alla Camera è primo partito
+ Nel Novarese vince il centrodestra. Seguono Bersani e Grillo, crollo Lega
+ Novara, crolla la Lega: alla Camera dal 14% del 2008 al 4,4%
+ Il Movimento 5 Stelle è il primo partito alla Camera per il Novarese
+ "Il direttore viene dalla Padania ma quel giornale era ostile alla Lega"
+ I cinque filoni d'inchiesta sul "sistema Giordano" tra Novara e Torino
+ Cota, toccata e fuga tra i gazebo della Lega a Novara: "Avanti con la macro regione del Nord"
I leghisti: “Sulle urne ha pesato il caso dell'assessore Giordano”
MASSIMO MATHIS
La scoppola è pesante. E brucia. Dal 14 al 4 per cento nella roccaforte di Novara, consensi dimezzati quando non ridotti a un terzo - nel resto della provincia. Una sconfitta non difficile da pronosticare che, nei numeri della serata elettorale, assume i contorni di un tracollo.
La Lega è fra i vincitori con il Pdl ma sul suolo padano accusa il colpo. Tanto che ora la parola d’ordine, nel Carroccio piemontese, è «guardiamo alla Lombardia», dove l’ultima speranza è riposta in Roberto Maroni.
«Aspettiamo a dire chi ha vinto o perso, aspettiamo a dire se l’Italia sarà governabile o meno», ammonisce il capogruppo in Provincia a Novara Gian Carlo Locarni. Con il collega di partito l’assessore Alessandro Canelli sta col fiato sospeso in Prefettura davanti al pc che trasmette lo spoglio in tempo reale. È a Torino invece Roberto Cota. A metà serata il presidente della Regione dà alle agenzie la prima dichiarazione: «Abbiamo deciso di fare un investimento su un progetto politico - spiega -: alla luce di quello che probabilmente accadrà in Lombardia con la vittoria di Roberto Maroni, abbiamo fatto una scelta giusta. Il progetto per noi fondamentale della macroregione del Nord sta per prendere corpo. In Piemonte c’è stata una polarizzazione del consenso che come Lega ci ha penalizzato. E’ da registrare che la nostra coalizione, che al Senato era data per spacciata, sta giocando una partita a viso aperto sia in Piemonte che a livello nazionale».
«Nel Novarese ha tenuto la coalizione nonostante lo spiegamento di forze del Pd - gli fa eco il coordinatore provinciale e vice presidente della Provincia Luca Bona -. La Lega ha deluso? Non direi. Non ci aspettavamo un grosso risultato: è evidente che abbiamo pagato le condizioni generali e le ultime vicende». In attesa che Maroni detti la linea, i leghisti lo sussurrano appena. Ma è chiara l’allusione al caso Giordano. Il voto premia il capolista «civetta» Cota mentre spera ancora - dipende dal premio di maggioranza e dai cosiddetti «resti» - Maria Piera Pastore al Senato. Briciole per un partito che, pochi anni fa, faceva manbassa di voti - e di sindaci - cavalcando la protesta.
La Lega è fra i vincitori con il Pdl ma sul suolo padano accusa il colpo. Tanto che ora la parola d’ordine, nel Carroccio piemontese, è «guardiamo alla Lombardia», dove l’ultima speranza è riposta in Roberto Maroni.
«Aspettiamo a dire chi ha vinto o perso, aspettiamo a dire se l’Italia sarà governabile o meno», ammonisce il capogruppo in Provincia a Novara Gian Carlo Locarni. Con il collega di partito l’assessore Alessandro Canelli sta col fiato sospeso in Prefettura davanti al pc che trasmette lo spoglio in tempo reale. È a Torino invece Roberto Cota. A metà serata il presidente della Regione dà alle agenzie la prima dichiarazione: «Abbiamo deciso di fare un investimento su un progetto politico - spiega -: alla luce di quello che probabilmente accadrà in Lombardia con la vittoria di Roberto Maroni, abbiamo fatto una scelta giusta. Il progetto per noi fondamentale della macroregione del Nord sta per prendere corpo. In Piemonte c’è stata una polarizzazione del consenso che come Lega ci ha penalizzato. E’ da registrare che la nostra coalizione, che al Senato era data per spacciata, sta giocando una partita a viso aperto sia in Piemonte che a livello nazionale».
«Nel Novarese ha tenuto la coalizione nonostante lo spiegamento di forze del Pd - gli fa eco il coordinatore provinciale e vice presidente della Provincia Luca Bona -. La Lega ha deluso? Non direi. Non ci aspettavamo un grosso risultato: è evidente che abbiamo pagato le condizioni generali e le ultime vicende». In attesa che Maroni detti la linea, i leghisti lo sussurrano appena. Ma è chiara l’allusione al caso Giordano. Il voto premia il capolista «civetta» Cota mentre spera ancora - dipende dal premio di maggioranza e dai cosiddetti «resti» - Maria Piera Pastore al Senato. Briciole per un partito che, pochi anni fa, faceva manbassa di voti - e di sindaci - cavalcando la protesta.
http://www.globalist.it-Rivoluzione Civile perde e dà la colpa a Crozza
Rivoluzione Civile perde e dà la colpa a Crozza
Il movimento di Ingroia non entra in parlamento. Ma invece di avviare una riflessione politica se la prende con il Pd e perfino con la parodia del comico.
Ci rivedremo in Parlamento, come aveva detto Ingroia? No. Niente parlamento per Rivoluzione Civile che ha raccolto ben poco e ha ottenuto la metà di quanto i suoi dirigenti potevano legittimamente sperare. Come mai? Motivi di riflessione non mancherebbero. Ad esempio: quale capacità di attrazione di un candidato scelto dall'alto e paracadutato sul movimento. E' stato il metodo migliore la trattativa via skype (come lo stesso Ingroia ha raccontato) con Orlando, De Magistris, Diliberto, Di Pietro? Non c'era tempo per organizzare le primarie? E quindi non è lecito pensare che il magro bottino elettorale sia frutto anche dell'improvvisazione di tutta la baracca?
Oppure: al di là del minimo comun denominatore che teneva insieme tutte le compomenti, non c'è stato un effetto macedonia o, peggio, ammucchiata? Le candidature sono state all'altezza? Non si è corso il rischio di coniugare persone con un minimo di visibilità personale, ma senza radicamento sul territorio, con qualche trombone di troppo?
Insomma, all'indomani di una batosta elettorale le ragioni di riflessione potrebbero essere molte, se si vuole crescere e trarre insegnamento dagli errori.
Ma da Rivoluzione Civile la critica e l'autocritica sono state messe da parte: se Ingroia e i suoi non entrano in parlamento la colpa è del Pd che non si è alleato e ha inseguito Monti.
Qualche temerario si è spinto a dare la colpa a Crozza, che con la sua parodia del pm siciliano avrebbe fatto perdere tutti i possibili consensi al nord. Colpa di Crozza? Ma che è una battuta di spirito o una analisi politica? Nel primo caso andrebbe girata a Crozza che troverebbe spunto per un simpatico siparietto. Nel secondo a un costituzionalista, che potrebbe tenerla a mente per una modifica dell'articolo 1: l'Italia è una repubblica fondata sui comici. Grillo, Berlusconi, Crozza e qualche dirigente di Rivoluzione Civile... (M. Vi.)
Oppure: al di là del minimo comun denominatore che teneva insieme tutte le compomenti, non c'è stato un effetto macedonia o, peggio, ammucchiata? Le candidature sono state all'altezza? Non si è corso il rischio di coniugare persone con un minimo di visibilità personale, ma senza radicamento sul territorio, con qualche trombone di troppo?
Insomma, all'indomani di una batosta elettorale le ragioni di riflessione potrebbero essere molte, se si vuole crescere e trarre insegnamento dagli errori.
Ma da Rivoluzione Civile la critica e l'autocritica sono state messe da parte: se Ingroia e i suoi non entrano in parlamento la colpa è del Pd che non si è alleato e ha inseguito Monti.
Qualche temerario si è spinto a dare la colpa a Crozza, che con la sua parodia del pm siciliano avrebbe fatto perdere tutti i possibili consensi al nord. Colpa di Crozza? Ma che è una battuta di spirito o una analisi politica? Nel primo caso andrebbe girata a Crozza che troverebbe spunto per un simpatico siparietto. Nel secondo a un costituzionalista, che potrebbe tenerla a mente per una modifica dell'articolo 1: l'Italia è una repubblica fondata sui comici. Grillo, Berlusconi, Crozza e qualche dirigente di Rivoluzione Civile... (M. Vi.)
povero Bersi,controllato dal Berlusca e fiato sul collo dei Grillini......e mò so cazzi.
E' COME ESSERE IN UNA GABBIA ,IN ATTESA DI ESSERE SBRANATO DA DUE LUPI AFFAMATI.... |
http://www.lastampa.it-Pd e Vendola: dialogo con i 5 Stelle Ma Grillo frena: “Nessun inciucio” Berlusconi: “Inutile tornare a votare”
Pd e Vendola: dialogo con i 5 Stelle
Ma Grillo frena: “Nessun inciucio”
Berlusconi: “Inutile tornare a votare”
Fermo immagine da ’’La telefonata di Belpietro’’ su Canale 5, mentre al telefono parla il leader del Pdl Silvio Berlusconi
Il leader Pdl: “Riflettiamo per il bene dell’Italia, ognuno faccia qualche sacrificio. Almeno non c’è più Fini”
Sel: dialogo col Movimento 5 Stelle
Balza lo spread, Berlino: “Riforme”
Sel: dialogo col Movimento 5 Stelle
Balza lo spread, Berlino: “Riforme”
ROMA
Boom di Grillo, rimonta di Berlusconi, centrosinistra avanti nelle percentuali e con in mano la golden share del premio di maggioranza a Montecitorio, anche se al fotofinish. Monti fermo al 10%. Ingoia e Giannino fuori dal Parlamenti. Sono questi i principali risultati delle elezioni politiche che consegnano un quadro frammentato. Il Parlamento è bloccato, l’Italia è ingovernabile. Il primo partito è quasi ovunque il Movimento Cinque Stelle che ha terremotato il quadro politico. E il dato centrale è che nessuna coalizione ha al Senato i numeri per governare da sola.
Pier Luigi Bersani, dopo una intera giornata di silenzio, è intervenuto nella notte: «Gestiremo il risultato nell’interesse dell’Italia». Il segretario del Pd ha quindi messo un paletto sul ruolo dei democrats «detentori», insieme a Sel, della maggioranza assoluta a Montecitorio. Un concetto ripreso, sia pure con diverse sfumature, dal partito di Nichi Vendola che, insieme al Pd, fa una netta apertura a Beppe Grillo, portando ad ipotizzare scenari di governo totalmente inediti.
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