curiosi

venerdì 1 marzo 2013

http://www.tgcom24.mediaset.it-India, bimba di sette anni stuprata a scuola


India, bimba di sette anni stuprata a scuola

Si è scatenata una sommossa davanti all'ospedale di New Delhi dov'è ricoverata la vittima

17:26 - Violente proteste sono esplose a New Delhi dopo lo stupro di una bambina di 7 anni in una scuola municipale. La violenza ha creato polemiche e disordini nella capitale dell'India, ancora sotto shock per la morte della studentessa brutalmente stuprata a dicembre dal branco su un autobus. Una folla inferocita si è radunata davanti all'ospedale dove è ricoverata la bambina. Nel lancio di sassi contro i poliziotti almeno due agenti sono rimasti feriti.

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http://www.ilmessaggero.it-Partorisce e getta il feto nel cassonetto dei rifiuti: arrestata una 25enne

Partorisce e getta il feto nel cassonetto dei rifiuti: arrestata una 25enne

La ragazza, S.M., si è presentata in condizioni gravissime al pronto soccorso del San Camillo


PER APPROFONDIRE tagsan camilloroma
San Camillo (foto Barsoum/Ag.Toiati)
ROMA - Si è presentata in ospedale come una forte emorragia. Ai medici non sapeva dare altre spiegazioni ma la drammatica verità è stata presto scoperta: aveva abortito in casa, gettato il feto nel cassonetto dei rifiuti epoi ha cercato di salvarsi la vita.
E' successo ieri sera all'ospedale San Camillo di Roma. La donna, S.M., di 25 anni, del Trullo, è stata arrestata dalla polizia. Per lei l'accusa è di infanticidio.

La ragazza intorno a mezzanotte e mezza si è presentata in gravissime condizioni al pronto soccorso: aveva in corso una violenta emorragia ma alle domande dei medici rispondeva vagamente. Gli specialisti hanno subito capito che aveva partorito da poco. Così hanno avvertito il commissariato Monteverde. Gli ispettori sono intervenuti e l'hanno interrogata. Dopo alcune ore, nella notte ha ammesso di aver abortito nella sua casa al Trullo.

A quel punto gli agenti, coordinati dal dirigente Mario Viola, hanno effettuato una perquisizione e hanno cercato di ritrovare il feto. La terribile scoperta nel cassonetto dei rifiuti sotto l'abitazione della ragazza.

Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna ha girato in strada con il figlio appena nato nascosto nella sua borsa per almeno 20 ore. La 25enne dopo aver partorito è anche uscita in strada con il neonato in borsa ed è andata a prendere un aperitivo con l'amica dicendole di aver abortito alcuni giorni prima. Poi è salita in autobus e si è avviata verso l'ospedale San Camillo a causa di un'emorragia. Prima di entrare nel Pronto Soccorso ha gettato il figlio in un cassonetto dell'ospedale.

Avrebbe nascosto la sua gravidanza ad amici e parenti. Con il passare del tempo emergono altri particolari sui quali però gli agenti del commissariato Monteverde diretto da Mario Viola e gli agenti della squadra mobile stanno effettuando dei riscontri. Secondo quanto emerso finora la giovane, che attualmente vive con la sorella in un appartamento nel quartiere del Trullo, avrebbe nascosto la sua gravidanza ad amici e parenti. A conclusione del parto che, secondo una prima ricostruzione sarebbe avvenuto intorno alle 5 di ieri mattina, il neonato sarebbe stato avvolto in un lenzuolo, all'interno di un sacchetto di plastica e temporaneamente nascosto all'interno dell'armadio della sua camera da letto. Solo successivamente la giovane sarebbe uscita di casa portandolo con se e, dopo aver vagato per tutto il giorno, ha accusato un malore e deciso di andare in ospedale. S.M. è stata arrestata per il reato di infanticidio.

http://milano.corriere.it-Processo Mediaset, Berlusconi in aula Chiesta condanna a quattro anni


Processo Mediaset, Berlusconi in aula
Chiesta condanna a quattro anni

«La condanna? Cantonata. Il 23 marzo in piazza contro pm». Scontro Anm-Alfano

Berlusconi arriva in aula (Furlan)Berlusconi arriva in aula (Furlan)
MILANO - Il sostituto pg di Milano, Laura Bertolè Viale, ha chiesto per Silvio Berlusconi la conferma della sentenza di condanna a quattro anni di carcere e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici al termine della requisitoria nel processo d'appello Mediaset, in cui l'ex premier è accusato di frode fiscale. Silvio Berlusconi era in aula, venerdì mattina; alla stessa ora, alle 9.30, è iniziato anche il processo «Ruby» a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti. L'ex premier ha reso dichiarazioni spontanee, sostenendo di essere «totalmente estraneo» alla situazione contestata. «Nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi», ha detto. Ha spiegato di essere «trasecolato» dopo la condanna in primo grado e ha ricordato: «Per i sei miliardi di tasse che il mio gruppo ha pagato dal 1994 merito una medaglia d'oro da mettere sul petto, per questo considero la condanna nei miei confronti in primo grado una grande cantonata giudiziaria». «Mi aspetto una sentenza giusta», ha concluso.
Berlusconi: «I pm hanno detto a De Gregorio: 'Parla o vai in galera'»
di Nino Luca
CONFERMA A 4 ANNI - Il sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto per Berlusconi, al termine della requisitoria, la conferma della sentenza di condanna a quattro anni di carcere per frode fiscale e a cinque anni di interdizione dai pubblici. Chiesta anche la condanna del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, a tre anni e quattro mesi per frode fiscale: in primo grado era stato assolto.
Processo Mediaset, Berlusconi in aulaProcesso Mediaset, Berlusconi in aula    Processo Mediaset, Berlusconi in aula    Processo Mediaset, Berlusconi in aula    Processo Mediaset, Berlusconi in aula    Processo Mediaset, Berlusconi in aula
Berlusconi parla ai giornalisti (Fotogramma)Berlusconi parla ai giornalisti (Fotogramma)
IL CASO DE GREGORIO - Berlusconi ha commentato anche l'inchiesta della Procura di Napoli che lo vede indagato con l'accusa di aver pagato il senatore De Gregorio per passare al centrodestra. Per Berlusconi, il senatore ha dichiarato di aver ricevuto tre milioni di euro perché «i magistrati gli hanno detto: "O ci dici qualcosa su Berlusconi o vai in galera", e lui che ha paura del carcere ha parlato». Per l'ex premier si tratta di una «barbarie» compiuta dalla magistratura che avrebbe costretto De Gregorio a parlare, dichiarando una cosa che secondo Berlusconi non è comunque mai avvenuta. «Un'altra invenzione della Procura di Milano» è secondo l'ex premier anche il processo con al centro l'intercettazione Fassino-Consorte sulla vicenda Unipol. Ha annunciato che sarà in aula il 6 marzo: «È paradossale che io sia l'unico italiano sotto processo per aver contribuito a pubblicare una notizia coperta da segreto istruttorio», quando vengono pubblicate quotidianamente dalla stampa.
Ghedini: «Non so chi abbia dato gli altri due milioni a De Gregorio»
di N.L.
IN PIAZZA A ROMA - Ancora una volta Berlusconi si è scagliato contro una «parte della magistratura che è una patologia del nostro sistema, un cancro della nostra democrazia. Che utilizza la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici che non si riescono a eliminare con il sistema democratico delle elezioni». E fuori dall'aula, l'annuncio: «Queste accuse ci porteranno in piazza il 23 marzo». Una manifestazione a Roma, sulla giustizia, non ha detto dove, ma la sede potrebbe essere piazza San Giovanni.
Barbara Guerra sbaglia aula
L'ANM - Pronta la risposta l'Associazione nazionale magistrati: «Invocare la piazza in un momento come questo è molto pericoloso - ha detto il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli -. Vuol dire screditare l'istituzione magistratura in un sistema complesso e unitario come lo Stato, significa indebolire lo Stato stesso e le istituzioni tutte».
ALFANO - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha subito reagito: «Mai nella storia dei pur turbolenti rapporti tra magistratura associata e politica si era raggiunto il livello di oggi. Mai la Anm si era spinta a diffidare, a tentare di impedire la manifestazione di un libero pensiero e di libere proteste in una piazza di un Paese democratico e repubblicano. Invitiamo la Anm a non superare, non tanto i limiti del buon senso, ampiamente varcati, quanto quelli delle leggi e della Costituzione, a cominciare dagli articoli 21 e 49».

http://www.ilmessaggero.it-Redditi dei parlamentari, ecco la top ten: Berlusconi il più ricco con 35 milioni

Redditi dei parlamentari, ecco la top ten:
Berlusconi il più ricco con 35 milioni


di Mario Stanganelli
ROMA - Nelle recenti elezioni non è riuscito ad essere di nuovo il più votato dagli italiani, ma un altro primato a Silvio Berlusconi non glielo toglie nessuno.
Quello di Paperone della politica italiana che il Cavaliere ha confermato in tutte le pubblicazioni annuali dei redditi di parlamentari e membri del governo. E anche nella dichiarazione 2012, riguardante i redditi del 2011, il leader del Pdl primeggia a distanza incolmabile dal secondo in classifica con i suoi 35 milioni 440 mila euro di imponibile. Curiosamente si tratta quasi esattamente della stessa cifra (36 milioni) che lo stesso Cavaliere è stato condannato a corrispondere annualmente per gli alimenti all’ex moglie Veronica Lario. Va detto, inoltre, che rispetto all’anno precedente Berlusconi ha visto il proprio reddito calare di quasi 13 milioni.

LA CLASSIFICA
Disavventure da ricchissimi che però avrebbero gettato nel più profondo rosso anche il secondo classificato tra i parlamentari italiani più ricchi, il pidiellino Amato Berardi eletto in America settentrionale che, grazie alle sue holding, riesce a mettere insieme 3,2 milioni di entrate. Dietro i primi due, alla Camera, seguono altri sette deputati tutti oltre la soglia del milione e tutti del Pdl, eccetto Giulia Bongiorno e Giuseppe Consolo, avvocati come altri quattro colleghi di toga al vertice della top ten dei Paperoni della Camera: Donato Bruno, Maurizio Paniz, Niccolò Ghedini e Gaetano Pecorella.
Più modesta la situazione patrimoniale dei senatori, tra i quali solo tre sono milionari: Alfredo Messina, con 1 milione 145 mila euro, Salvatore Sciascia con 1 milione 14 mila, entrambi pdl e, tra i due, Mario Monti, secondo con 1 milione 92 mila euro. Il premier però, rispetto ai guadagni del 2010, va in rosso di circa 400 mila euro nella sua gestione patrimoniale presso la Deutsche Bank. Ma tra i membri del governo non è certo il presidente del Consiglio ad essere il più ricco. Tra quelli dei ministri svetta, infatti, il reddito della Guardasigilli Paola Severino: oltre 10 milioni 200 mila euro. E prima di scendere al reddito di Monti ci sono - con guadagni tra 2 milioni 800 mila euro e 1 milione 152 mila - altri cinque tra ministri e sottosegretari a configurare, per la delizia dei polemisti, l’areopago del governo degli ottimati. Si va da Corrado Passera, con 2 milioni 700 mila euro, a Piero Gnudi, Mario Ciaccia, Franco Braga, al dimissionario sottosegretario alla Giustizia Andrea Zoppini (2 milioni 854 mila euro). Redditi assai consistenti, tra i membri del governo quelli dell’ex segretario generale del Senato, Antonio Malaschini (1 milione 48 mila), dell’ex segretario generale di palazzo Chigi, Antonio Catricalà (625 mila euro), dell’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro (578 mila), dell’ex ragioniere generale dello Stato e oggi ministro del Tesoro, Vittorio Grilli (541 mila) e poi della professoressa e ministro del Lavoro, Elsa Fornero, (510 mila). Ultimo nella graduatoria dei ministri compare, a sorpresa, il titolare della Farnesina, Giulio Maria Terzi di Santagata, che, nonostante il lignaggio, denuncia ”solo“ 90 mila euro di reddito.

I LEADER DI PARTITO
Accanto al glamour dei più ricchi, le dichiarazioni dei parlamentari mettono a fuoco anche qualche situazione da semindigenza, come quella dei deputati Giuseppe Vatinno (Idv) e Lino Miserotti (Misto) rispettivamente a 16 mila e 19 mila euro, perché entrati in Parlamento alla fine del 2011. Terzultimo accanto a questi, un finto povero come l’onorevole Marco Milanese, stretto collaboratore del ministro Giulio Tremonti prima delle accuse di corruzione, che dichiara 25 mila euro, ma godendo di 75 mila euro di deduzioni fiscali. Non molto meglio se la passa il senatore più ”povero“ che è Giorgio Roilo del Pd con 29 mila euro.

Assodato che i parlamentari più ricchi sono pdl o ex pdl, a tener su le capacità reddituali della sinistra ci si mette il senatore Gianrico Carofliglio, magistrato e scrittore di successo, che con i suoi quasi 830 mila euro sta nella top ten di palazzo Madama, seguito da Carlo Azeglio Ciampi (695 mila), Lamberto Dini (520 mila) e un po’ distanziato Giulio Andreotti (444 mila). Quanto ai segretari o leader di partito, il primo è Angelino Alfano (189 mila euro), seguito a Antonio Di Pietro (174 mila). Più in giù Pier Luigi Bersani con 138 mila euro, ultimo di questa classifica Pier Ferdinando Casini: 116 mila 74 euro.

http://www.adnkronos.com-Assalto al portavalori a Roma: ucciso un bandito, era un ex Br


Assalto al portavalori a Roma: ucciso un bandito, era un ex Br

Il luogo della tentata rapina  Il luogo della tentata rapina
ultimo aggiornamento: 01 marzo, ore 16:29
Roma - (Adnkronos/Ign) - Tentata rapina e conflitto a fuoco in via Carlo Alberto, nella zona di piazza Vittorio: muore uno dei malviventi, ex appartenente delle Brigate Rosse. Ferito a gambe e braccia un vigilantes. I carabinieri poco dopo hanno fermato gli altri due della banda (VIDEO).Panico tra i passanti e i commercianti della zona, una testimone: "Qui non si era mai vista una cosa del genere" (VIDEO). Il luogo della sparatoria (FOTO)


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http://www.ilsole24ore.com-Renzi sfida Grillo: nessun baratto. E boccia D'Alema: no alle presidenze a Pdl e M5S


Matteo Renzi e Massimo D'AlemaRenzi sfida Grillo: nessun baratto. E boccia D'Alema: no alle presidenze a Pdl e M5S Matteo Renzi e Massimo D'Alema «Bersani ha perso, ma non lo pugnalo alle spalle». Grillo? Inseguirlo sul suo terreno è «sbagliato e dannoso». Sono solo due pillole del "Renzi-pensiero", che il sindaco di Firenze sta mettendo nero su bianco nella sua newsletter settimanale. E che contribuiscono, in primis, a delineare la sua strategia nei confronti del M5S. Dichiarazioni, quelle di Renzi, che arrivano dopo lunghi giorni di silenzio post elettorale, e che puntano a rispondere alle indiscrezioni della stampa sulla sua presunta disponibilità a scendere in campo come premier. Non come leader di una coalizione di centrosinistra, bensì come capo di uno schieramento più ampio che abbracci - oltre ai democratici - anche Grillo e Berlusconi. di Silvia Sperandio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/44vfc

http://www.corriere.it-Berlusconi: «Nuova legge elettorale, poi al voto il più presto possibile


Berlusconi: «Nuova legge elettorale,
poi al voto il più presto possibile»

Il leader del Pdl: «L'Italia rischia molto senza governo. Facciamo le riforme necessarie, poi torniamo alle urne»

Se le forze politiche non daranno un segnale di governabilità, serve una «nuova legge elettorale» e poi «nuove elezioni il più presto possibile». Lo dice il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, in una intervista a SkyTg24. «L'Italia rischia molto. Rischia molto, perchè tutti guardano a noi con preoccupazione e se noi non daremo segni di essere capaci di governarci e di attuare le riforme necessarie, avremo delle situazioni molto difficili con cui scontrarci», ha aggiunto.
CONTINUARE LA CAMPAGNA ELETTORALE - Il Cavaliere ribadisce il concetto del ritorno alle urne più volte. per superare il «difficile» momento politico, bisogna «prima fare le riforme necessarie» e solo «dopo aver cambiato la legge elettorale, bisogna andare immediatamente ad altre nuove elezioni». «Io non sarei così ostile a una continuazione della campagna elettorale», assicura l'ex premier, ma «cercando di informare i cittadini della realtà e andando, dopo aver cambiato la legge elettorale, immediatamente ad altre nuove elezioni».

http://www.repubblica.it-Grillo contro Bersani: "Pd mercato delle vacche" Berlusconi: "Legge elettorale e subito voto"


Grillo contro Bersani: "Pd mercato delle vacche"
Berlusconi: "Legge elettorale e subito voto"

Il leader del M5S: "Facce da culo, fuori dalla storia, e quando si aprirà voragine Mps del Pd non resterà nemmeno il ricordo". Il partito: niente trattative sottobanco. Casaleggio al Guardian: "Non appoggeremo nessun governo" e punta a portare il Movimento al potere da solo. Il Cavaliere: "Italia rischia molto"

FIRENZE - Sono ore di fibrillazione continua. Con le più diverse ipotesi sul campo. Beppe Grillo insiste nella sua offensiva contro il Pd. Con la speranza che questo apra la strada a un governo di larghe intese col Pdl dalle quali avrebbe tutto da guadagnare. Lo fa dal suo blog parlando di proposte di coalizione che somigliano a un "mercato delle vacche". "In questi giorni è in atto il mercato delle vacche - scrive il leader del Movimento 5 Stelle -. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni". Definisce i tentativi di accordi "il solito modo puttanesco di fare politica" e attacca: "Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita". No deciso al governissimo anche dal co-fondatore del Movimento, Gianroberto Casaleggio che, in un'intervista al The Guardian, ribadisce: "M5S non appoggerà nessun governo". Anzi: "la mente digitale dietro l'ascesa vertiginosa del Movimento", come lo definisce il quotidiano inglese, dice che il suo obiettivo a lungo termine è quello di portare M5S al potere da solo: "Se saremo coerenti" e attaccati ai principi "cresceremo certamente".

Pd: "Niente trattative"
Non si fa attendere la risposta del Pd che smentisce che siano in atto trattative nascoste con parlamentari grillini per trovare anche in Senato una maggioranza pronta a sostenere un governo Bersani. "Nessuna trattativa nè calcoli sottobanco come scrive il Corriere", si dice con un tweet dell'account ufficiale del Pd. "Il Pd gioca a viso aperto. Lo spiega bene Bersani"nell'intervista di oggi a Repubblica.

Nessuna apertura nemmeno a Renzi. Sono parole pesanti quelle scelte da Grillo per chiudere a un governo di coalizione con il Pd. Il leader politico non perde l'occasione per criticare Bersani che, a suo parere, "è fuori dalla storia". "I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo - aggiunge - . Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo". "Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non stara' certo a guardare".

"No alleanza".
 Grillo accusa i vertici del Pd di comportarsi come "volgari adescatori". E dice: "l M5S è composto da persone responsabili che vogliono un cambiamento radicale della morale pubblica, fermarlo è impossibile, in particolare con i soliti giochini da palazzo. Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze". La sua è una chiusura non solo al Pd, ma anche ad altri partiti: "I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi" è presente nel Codice di comportamento degli eletti portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento. È stato firmato da tutti i candidati e reso pubblico agli elettori prima delle elezioni, Queste regole erano note a tutti, al politburo del pdmenoelle compreso".

Casaleggio al Guardian: "M5s non aiuterà a formarne alcun governo". Il Movimento 5 Stelle non prenderà parte in alcun modo al processo di formazione di un governo: a riferirlo oggi in un'intervista al quotidiano britannico The Guardian, la prima dopo le elezioni, il co-fondatore di M5S, Gianroberto Casaleggio, ha insistito sul fatto che non appoggerà in modo stabile nessun governo e non darà la fiducia. "Il presidente della Repubblica deciderà a chi dare il mandato", ha detto l"eminenza grigia' dei grillini, "deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo e se un tale governo abbia ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo". "Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma".

Fo: "Grillini non vogliono Bersani". Un accordo con il Pd "si può fare, se non Bersani, con un volto nuovo che c'è". Il premio Nobel, Dario Fo, invita il leader di M5S insistere, in un'intervista esclusiva aIntelligonews. Dopo aver definito D'Alema "ipocrita" avverte: "Ho parlato con Casaleggio e credo che i grillini non accetteranno mai Bersani". Con chi interloquire? "Ci sono volti nuovi, gente vicino al Pd, che si è spostata, ma che in un'occasione come questa potrebbe rientrare". Il Nobel spiega che "il Pd sta cercando di condurre Grillo nei suoi rinvii furbeschi per sputtanarlo e additargli la responsabilità del mancato accordo, perciò bisogna andarci con i piedi di piombo".

Berlusconi: "Un governo oppure legge elettorale e subito al voto". "Nuove elezioni il più presto possibile. Penso che, cambiando prima la legge elettorale e acquisendo la consapevolezza dei cittadini su come veramente è la situaizone dell'Italia, si potrebbe finalmente sperare di avere un popolo italiano che impari a votare". Silvio Berlusconi, ai microfoni di Sky Tg24 insiste sulla necessità di tornare alle urne: "io non sarei così ostile a una continuazione della campagna elettorale e andando, dopo aver cambiato la legge elettorale, immediatamente a nuove elezioni". Il Cavaliere ritiene che l'Italia "rischia molto perché tutti guardano a noi con preoccupazione e se noi non daremo segnali di essere capaci di governarci e di attuare quelle riforme che sono necessarie, io credo che avremmo delle situazioni molto difficili con cui scontrarci", ha aggiunto.

Cgil: "Né larghe intese, né esecutivo tecnico". Sul problema della governabilità del paese la segreteria nazionale della Cgil, ha fatto sapere di essere contraria a "un governo tecnico-istituzionale e a una grande coalizione" perchè "il paese necessita di un governo propositivo capace di produrre cambiamento".