“Io sono stato sempre per i cinque anni. I governi non sono come lo yogurt, se governano durano cinque anni. 18 mesi è il tempo per fare le riforme istituzionali altrimenti è meglio lasciar perdere”. Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, commenta a SkyTg24 le dichiarazioni del premier sulla durata dell’esecutivo. Brunetta nega che dal Pdl possano venire pericoli per la tenuta della maggioranza per via delle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi. Si preoccupa piuttosto di quanto succede nel Partito Democratico. “E’ un partito che cambia segretario come le camicie ogni sei-otto mesi - osserva -. E’ un partito che per 57 giorni ha provato a fare un’alleanza di governo e poi si dimette il segretario. E’ un partito indeciso a tutto. Io sono preoccupato che posa far cadere questo governo. Basta pensare a Renzi. Ma quand’è che fa il sindaco? E’ sempre in giro e fare campagna elettorale. E’ un democristiano che democristianizza ancora di più il Pd. Spaccherà il partito. Se vincerà lui cade il governo”. “Il nostro Partito è partito monarchico e anarchico insieme: è una definizione vecchia ma che funziona - aggiunge Brunetta a proposito del Pdl - “E' un partito democratico che ha un grande leader”. “L’ineleggibilità di Berlusconi è una questione ridicola, lasciamolo a qualche fondamentalista di sinistra” dice Brunetta che invece rilancia su un’altra questione: “sono in corso le raccolte di firme dei radicali sul referendum sulla giustizia: ci sarà grande attenzione mia personale e del Popolo delle libertà”.