curiosi

martedì 5 marzo 2013

http://www.mondoinformazione.com-iWatch, sarà lui il nuovo gioiello di casa Apple


iWatch, sarà lui il nuovo gioiello di casa Apple

La Apple avrebbe deciso di investire sull’iWatch invece che sull’. La motivazione è economica: intanto gli esperti sono all’opera per trasformare questo progetto in una realtà
Apple  iWatch, sarà lui il nuovo gioiello di casa Apple
Se ne era già molto parlato, ma adesso sembra diventare una realtà: parliamo dell’iWatch, l’ultimo ritrovato tecnologico in casa . Il nuovo prodotto avrebbe sbaragliato la concorrenza potenziale di un altro asso nella manica dell’azienda di Cupertino, ovvero l’ iTV. Il perché è dettato da un’ dettagliata del mercato: quello degli orologi renderebbe di più rispetto a quello delle televisioni.
Le indiscrezioni non partono dalla casa dell’ bensì da Bloomerang che cita a sua volta un’analisi svolta da Citigroup. Secondo quest’ultimo, nel 2013 il settore degli orologi dovrebbe generare introiti per 60 miliardi di dollari. I margini lordi legati a questo mercato sono del 60%, quattro volte in più rispetto a quelli dettati dal mercato del piccolo schermo. Un’opportunità di espansione del mercato che Apple difficilmente si farà sfuggire: l’iWatch potrebbe essere una rivoluzione totale nella tecnologia e rivoluzionare i gusti dei tanti seguaci della mela morsa.

L’iWatch

Un gruppo di esperti è da tempo all’opera per la realizzazione di questo nuovo oggetto che sicuramente, se prodotto e commercializzato, sarà richiestissimo nel mercato di lusso. Tutte le funzioni dell’iPhone, compreso il sistema operativo iOS, dovrebbero essere reintegrate in questo prodotto. Un passo in avanti è stato fatto con la possibilità di “piegare” il vetro del touch ma, secondo alcune voci di corridoio, i problemi che ora si stanno riscontrando riguarderebbero la batteria.Ci si chiede se riusciranno davvero nell’intento di realizzare un iPhone da sfoggiare al polso. Una simile sfida era stata già iniziata da Microsoft, sfida che ha condotto però ad un nulla di fatto. Se la Apple dovesse riuscire nell’intento di realizzare questo prodotto, di certo l’iWatch sarà accolto nell’olimpo degli oggetti tecnologici dei quali non potremo fare a meno di possedere. Una nuova rivoluzione, un nuovo prodotto Apple.

http://www.ilmessaggero.it-Samsung Galaxy S IV, nuove indiscrezioni: «Seguirà il nostro sguardo»

Samsung Galaxy S IV, nuove indiscrezioni: «Seguirà il nostro sguardo»


ROMA - Si fanno sempre più dettagliate le indiscrezioni sul Galaxy S4 di Samsung, a meno di 10 giorni dalla presentazione, il 14 marzo a New York .

Dai rumors in rete si sa che il nuovo rivale dell'iPhone sarà un super-smartphone: avrà uno schermo Hd da 4.99 pollici, monterà Android 4.2, avrà 2 GB di Ram, una fotocamera da 13 megapixel, il processore Exynos 5, una memoria da 16 o 32 Gb.

Le novità. Secondo le indiscrezioni, Samsung rivoluzionerà la propria interfaccia utente introducendo proprio il controllo oculare, in gergo Eye Tracking. È il New York Times a diffondere la notizia, il prossimo Samsung Galaxy S4 sarà in grado di seguire il nostro occhio per poter muovere pagine, scrolling e molto altro.

L'evento. Dopo le notizie dei giorni scorsi, in rete è apparso l'invito dell'azienda coreana che dà appuntamento il 14 marzo a New York per un evento 'unpacked'. Sul volantino campeggia la scritta «Be ready 4 the next Galaxy» (preparatevi per il prossimo Galaxy), in cui non sfugge il riferimento al '4'. L'evento riservato alla stampa dovrebbe essere alle 18 ora locale al Radio City Music Hall, per il pubblico verrà allestito uno spazio a Times Square, dove si potrà assistere alla presentazione da un maxi-schermo.

http://www.lastampa.it-Google sfida Spotify, in arrivo un servizio di musica a pagamento


Google sfida Spotify, in arrivo
un servizio di musica a pagamento

Il colosso di Mountain View sarebbe pronto a lanciarlo entro fine anno
Spotify è appena arrivato in Italia e già rischia di vedersi costretto a trovare un’altra strategia per aumentare il numero dei suoi clienti. YouTube, il più grande archivio digitale al mondo di streaming media, infatti, si prepara a lanciare un nuovo servizio di musica in abbonamento che lo metterebbe in concorrenza diretta con la start-up svedese lanciato nel 2008. E che potrebbe essere  
molto simile a Google Play, il motore di ricerca per musica pensato per i dispositivi con sistema operativo Android.  

A riportarlo è il sito “Fortune”, che cita fonti dell’industria discografica e di Google, anche se per il momento da Mountain View non commentano quanto trapelato. Non è un mistero, invece, che YouTube, già ampiamente usato per accedere a video, cerchi di rafforzarsi e di aumentare i ricavi, non solo vendendo annunci in sovraimpressione, come già avviene. La sottoscrizione di un abbonamento consentirebbe agli utenti l’accesso a funzioni supplementari, magari evitando la pubblicità all’inizio dei filmati.  

Se il digitale ha mandato in crisi l’industria musicale – e in particolare quel settore legato solo al formato solido – ora sta cercando si salvarla, dopo aver reinventato il mercato con streaming e download. Un modo di fruizione che, tuttavia, è ancora una frazione, se paragonata alla spesa che si potrebbe raggiungere su negozi virtuali come Amazon e Apple. E anche le label cercano di adattarsi: un quarto del fatturato della Warner Music Group, che avrebbe già stretto una partnership con YouTube e Google, ormai arriverebbe proprio dal mercato digitale. I filmati più cliccati sono proprio i video musicali e gli spettatori sono per lo più adolescenti, target che le case discografiche rincorrono con più energia. E la vastità di pubblico – sempre in crescita – in grado di raggiungere Google è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire.  

http://www.repubblica.it-Renzi: "Parteciperò alla direzione Pd" Vendola: "Ci vuole una squadra che stupisce"


Renzi: "Parteciperò alla direzione Pd"
Vendola: "Ci vuole una squadra che stupisce"

La dirigenza del partito convocata per domani. La riunione sarà in diretta streaming sul web. La linea è quella dettata dal segretario, ossia provare a formare un governo di minoranza. Il sindaco di Firenze, che intanto è stato ricevuto da Mario Monti, conferma la sua presenza al vertice. Il leader di Sel si rivolge a Pier Luigi Bersani suggerendogli di proporre una rosa di nomi in grado di sorprendere. E Michele Santoro lancia la sua proposta per un esecutivo Pd-M5S con Stefano Rodotà premier

ROMA - Si accendono i riflettori sulla direzione del Pd convocata per domani che, come già avvenuto in altre occasioni ufficiali, sarà trasmessa in diretta streaming sul web. La palla è nelle mani di Pier Luigi Bersani, che tenterà di strappare l'approvazione all'unanimità della sua linea: provare, cioè, a formare un governo di minoranza per "stanare" i 5 Stelle e costringerli ad assumersi la responsabilità di votare un programma snello fatto di otto punti, molti dei quali vicini ai loro. 

Nel dibattito interviene anche Nichi Vendola che, a margine della direzione nazionale del Sel a Roma, suggerisce all'alleato di spiazzare tutti con una mossa a sorpresa: "Bersani deve fare la prima mossa e gli suggerisco di presentarsi con un programma che parli al Paese e con una squadra di governo che possa stupire". Il governatore della Puglia ribadisce che l'esito elettorale ha punito il centrosinistra perchè "invece di vedere le domande  di giustizia sociale che provenivano anche dalla pancia del paese ha parlato di Monti, Monti e ancora Monti"

http://www.rainews24.rai.it-Napolitano prende tempo, Grillo chiude al governo tecnico

Il Colle: 'Impossibile anticipare la convocazione delle Camere prima del 15'. Lungo colloquio Monti-Renzi. Attesa per la direzione Pd. Il leader M5S twitta: 'Alleanza solo con movimenti e associazioni'. Berlusconi: 'Bersani dimostri di essere leader, altrimenti va a sbattere'. Vendola: 'Maggioranza si può trovare e costruire'

Bersani-Renzi alla direzione del Pd

Napolitano prende tempo, Grillo chiude al governo tecnicoGiorgio Napolitano

Giorgio Napolitano
Roma, 05-03-2013
Prende tempo il Colle di fronte ad un quadro politico che resta ibernato dal giorno del voto e che non fornisce, al momento, una via d'uscita chiara. Cosi' per il presidente della Repubblica e' stato giocoforza prendere atto che una anticipazione della seduta della Camere di qualche giorno non avrebbe facilitato la partita, anzi.

Difficolta' di vario ordine - ha spiegato Giorgio Napolitano in una nota - hanno impedito di bruciare le tappe parlamentari e quindi il calendario resta fissato per venerdi' 15. Meglio cosi' - e' sembrato il ragionamento del capo dello stato - perche' in tal modo avremo a disposizione "ancora un ampio spazio per una proficua fase preparatoria delle consultazioni per la formazione del governo". Resta, e' ovvio, il suo auspicio affinche' le operazioni per l'insediamento delle Camere e per la costituzione dei Gruppi parlamentari si possano svolgere "con la massima sollecitudine possibile".

Il problema pero' - e il Quirinale ne e' consapevole - e' che la situazione resta pericolosamente incartata, con Grillo e i suoi che oltre a sparigliare le regole (anche quelle istituzionali) stanno facendo saltare i nervi agli interlocutori con i loro 'stop and go' sul governo 'tecnico' e non solo. 'Vade retro', hanno protestato oggi Grillo e i suoi, spiegando che il loro obiettivo e' e resta quello di un esecutivo a 5 Stelle. Spiazzando cosi' oltre al Colle anche quel Pd 'dialogante' domani alle prese con l'incognita della direzione (in diretta streaming) che dovra' dare la linea sul governo e soprattutto sul mandato pieno a Bersani.

Il segretario del Pd infatti continua a puntare i piedi per l'incarico a palazzo Chigi anche se la sua certezza di riuscire a 'coinvolgere' i grillini a questo punto non appare piu' cosi' granitica. Mentre restano sigillate le orecchie del Pd (o almeno quelle di Bersani) alla sirena del Pdl. Anche oggi infatti Berlusconi e' tornato alla carica sferzando il segretario Democrat: "Dimostra di essere un leader - gli ha mandato a dire - altrimenti porti il Pd a sbattere".

A complicare la vita di Bersani ci si e' anche messo il 'rottamatore' fiorentino sbarcato a sorpresa nella capitale per un faccia a faccia con Mario Monti. Un incontro 'istituzionale' come ha spiegato Matteo Renzi, che per qualche ora ha fatto correre la fantasia del mondo politico e dell'informazione che gia' incasellava la variabile Renzi nella partita delle consultazioni. Immaginando peraltro un ruolo originale quanto anomalo del premier uscente, come fosse alle prese con delle consultazioni anticipate e parallele rispetto al Colle.

Del resto ieri Monti aveva visto Napolitano e aveva avuto anche un incontro con Casini. Ma sono per i prossimi giorni gli appuntamenti 'pesanti' del professore che in vista del consiglio europeo del 14 marzo aveva mandato una lettera-invito agli 'onorevoli' Berlusconi e Bersani e al 'Sig' Grillo, per concordare una linea comune. Sono intanto arrivati i si' del Cav (si vedranno venerdi' 8) e del segretario Pd (incontro venerdi' o giovedi'). Silenzio, per ora dal quartier generale grillino

http://www.liberoquotidiano.it-Renzi premier, il Pdl ci prova, il Pd ha paura


Renzi premier, il Pdl ci prova, il Pd ha paura

Ha visto Monti e forse parlerà alla direzione dei democratici. Berlusconi e Napolitano lo vogliono per rompere l'impasse, ma Bersani...

05/03/2013
Renzi premier, le manovre: ecco chi sta col rottamatore 
Ma a dire no è Bersani
Qual è il tuo stato d'animo?
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Paradossi d'Italia: l'uomo che mezzo Pdl vorrebbe a Palazzo Chigi per uscire dalla palude appartiene al centrosinistra, ma il Pd lo vede come fumo negli occhi. Lui è Matteo Renzi, da mesi è l'anti-Bersani ufficiale e da qualche giorno, in maniera sospetta, più d'un esponente del centrodestra lo indica come la chiave di volta per spazzare via in un colpo le resistenze dei caporioni democratici (D'Alema, ancora lui...) ma soprattutto spiazzare il "no al governo" preventivo del grande vincitore delle urne, Beppe Grillo. Strategia rischiosa, certo, quella del centrodestra. Fare premier quello che tanti, anche non di sinistra, avrebbero voluto votare alle primarie di Pd e Sel lo scorso dicembre sa di azzardo, di ipoteca sul futuro. Ma la verità è che Silvio Berlusconi per primo è convinto che serva uno choc per far ripartire l'Italia. E se lo choc lo può garantire solo il rottamatore, ben venga. "Faccia il leader e si decida", ha incalzato il Cav rivolto a Bersani, da Villa Gernetto. Come dire: o fai il governo con Grillo (e il Pdl sta all'opposizione) oppure ti fai da parte, perché anche il Colle è stato chiaro, è impensabile tornare subito al voto.

Le manovre di Renzi - Indubbiamente, è stato Renzi il protagonista di giornata. A pranzo ha visto a Palazzo Chigi il premier uscente Mario Monti e nonostante le smentite a tanti è sembrato un modo per sondare gli umori (di Monti, e di Napolitano) e preparare il terreno per la staffetta. Professore e sindaco di Firenze hanno condiviso il giudizio sulla difficoltà in cui si trova la politica italia alla vigilia dell'elezione dei due presidenti di Camera e Senato, dell'incarico al nuovo governo e dell'elezione per il Quirinale. Mercoledì 6 marzo sarà la giornata più importante: Renzi parteciperà alla riunione della direzione del Partito democratico e, per la prima volta da quando è stato eletto sindaco, potrebbe prendere la parola. A poco servono le smentite ("Se fallisce Bersani non voglio fare il premier"), ma un renziano di ferro come Nardella, ex vicesindaco di Firenze eletto in Parlamento col Pd, aveva rivelato: "Se va male il tentativo con Grillo, troveremo un accordo col Pdl". Difficile che quell'accordo passi dalla scelta di un premier tecnico.

Le paure del Pd - Paradosso, si diceva, è che l'unica carta vicente in mano alla sinistra proprio la sinistra non la voglia giocare. Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico, alleato del Pd nonchè uno dei 4 rivali di Renzi alle primarie del centrosinistra, oggi è stato chiaro: "Al di là delle diverse combinazioni possibili, credo che lo   sbocco più probabile sia quello di un governo di scopo che faccia la riforma elettorale e poi riporti il Paese a nuove elezioni". "Quanto a un governo guidato da una personalità del Pd ma diversa da Bersani, affidato per esempio a Renzi - conclude il centrista - non sarebbe un governo del Presidente ma un governo che nasce da una indicazione del Pd che dovrebbe però ribaltare le indicazioni emerse dalla Primarie. Sarebbe un suicidio politico". In imbarazzo anche Marina Sereni, del Pd, secondo cui non ci sarebbe un pericolo-Renzi: "Non è Monti che affida l'incarico al prossimo presidente del Consiglio, vorrei evitare di infilarci in scorrettezze istituzionali. E' il Presidente della Repubblica. Renzi è stato molto leale, ha fatto una campagna elettorale insieme al segretario fino alla fine - aggiunge -, sono convinta che è una risorsa per tutto il partito democratico". Probabilmente, il Pd la vorrà sfruttare a tempo debito. Ma non è detto che sia costretto a farlo prima, su pressioni di Napolitano, Monti e Berlusconi.

http://www.ilmessaggero.it-Delitto Scazzi, chiesto ergastolo per Sabrina e Cosima Misseri: 9 anni per lo zio Michele

Delitto Scazzi, chiesto ergastolo
per Sabrina e Cosima Misseri: 9 anni per lo zio Michele

«Delitto per motivi abietti». La madre della vittima: «È stato il processo delle menzogne è giusto che paghino per quello che hanno fatto»


PER APPROFONDIRE tagsarahscazzimichelecosimaergastolo
TARANTO - «Ergastolo per Sabrina e Cosima Messeri». E' questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero a cui si aggiungono: nove anni di reclusione per Michele Misseri, accusato di aver soppresso il cadavere della nipote Sarah Scazzi gettandolo in un pozzo.

Il pm della Procura della Repubblica di Taranto, Mariano Buccoliero, ha chiesto anche una pena di 8 anni di reclusione a testa per Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, imputati di concorso in soppressione di cadavere.

E ancora, tre anni a testa sono stati chiesti per i presunti favoreggiatori Antonio Colazzo, Giuseppe Nigro e Cosima Prudenzano; tre anni e sei mesi, con interdizione dalla professione per lo stesso periodo, è la condanna chiesta per l'avvocato Vito Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, che risponde di intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale.

Per Cosima e Sabrina la Procura, in particolare il pm Mariano Buccoliero, ha chiesto anche l'isolamento diurno in carcere per sei mesi, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e decadenza dalla potestà genitoriale, la pubblicazione della sentenza di condanna mediante affissione nel Comune di Taranto e di Avetrana e pubblicazione sul sito internet del Ministero della Giustizia per 30 giorni.

«Nessuna sorpresa. Avevo preparato Sabrina - ha commentato l'avv. Nicola Marsegna. che insieme a Franco Coppi difende la ragazza - a questo epilogo processuale, almeno ci auguriamo solo nelle richieste della pubblica accusa. Glielo avevo detto già da qualche udienza. D'altra parte la discussione prolungata dei pubblici ministeri lasciava presagire questa richiesta».

La madre di Sarah. «È stato il processo delle menzogne ed è anche giusto che coloro che hanno detto tutte queste menzogne paghino per quello che hanno detto», ha detto Concetta Serrano, madre di Sarah, commentando le richieste della Procura per l'omicidio della figlia quindicenne. «Mi aspettavo una richiesta del genere - ha aggiunto - chi uccide una persona merita l'ergastolo. Non hanno avuto pietà per una bambina che stava anche piangendo. Ho visto Cosima e Sabrina indispettite, indifferenti, con lo sguardo duro, come se la colpa fosse solo di Sarah e loro non c'entrassero nulla. Sabrina è scoppiata in lacrime? Non l'ho vista, stavo dietro».

La Procura ha chiesto anche alla Corte la trasmissione al proprio ufficio delle deposizioni di otto testimoni. Se la richiesta sarà accolta, tutti rischiano l'incriminazione per falsa testimonianza.

Le richieste sono giunte al termine della requisitoria del processo in corso davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto.

Un omicidio «per motivi abietti», ha sottolineato il procuratore aggiunto Pietro Argentino nell'ultima parte della requisitoria prima delle richieste di condanna. Tanto che la Procura ha inteso unificare le imputazioni di omicidio volontario e di sequestro di persona, qualificandole come 'reato complessò.

Carmine Misseri quel 26 agosto 2010 ricevette dal fratello Michele diverse telefonate, inizialmente alle 15.08 e alle 17.25. Nella prima Michele lo avrebbe chiamato piangendo,secondo quanto emerso dalle intercettazioni, per chiedere un aiuto perchè era accaduta una disgrazia. Entro le 15.30 Michele è al pozzo in contrada Mosca per nascondere il cadavere e lì c'era anche il fratello Carmine. È la tesi del pubblico ministero Mariano Buccoliero che nell'ultima parte della sua requisitoria al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi ha esaminato le posizioni degli imputati Carmine Misseri e Cosimo Cosma, accusati di concorso in soppressione di cadavere.

Dopo la telefonata delle 15.08, ha spiegato il pm, Carmine non è più in casa con la moglie. Carmine invece riferì che in quei frangenti era a lavorare in alcuni terreni con la moglie in una zona però diversa da quella che risulta dai tabulati telefonici. In una intercettazione ambientale del 27 dicembre 2010 tra Carmine e la moglie si ipotizza anche di trovare un falso testimone che confermi la presenza di Carmine in quei terreni e non nella zona del pozzo. In un'altra intercettazione ambientale emergerebbe che Carmine avrebbe visto il cadavere di Sarah in contrada Mosca, rimanendo turbato.

In una intercettazione ambientale Carmine Misseri, parlando con la moglie, indica esplicitamente il coinvolgimento anche del nipote Cosimo Cosma nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi nel pozzo in contrada Mosca, operazione che sarebbe stata eseguita da Michele Misseri insieme al fratello e al nipote. Lo ha riferito il pm Mariano Buccoliero nella requisitoria al processo in Corte di Assise per il delitto della quindicenne di Avetrana. Cosma, ha sostenuto il pm, ha dato due versioni su cosa fece nel pomeriggio del 26 agosto 2010, giorno dell'uccisione di Sarah. Nella prima disse di essere stato a lavorare in campagna dalle 15.30 alle 21; nella seconda disse di essersi trattenuto a casa sino alle 18.30, ma perchè a quell'ora Cosma risponde ad una telefonata di Michele sul cellulare della moglie, che è nell' abitazione.

In realtà, ha affermato il pm, dalle 13.42 alle 16.26 Cosma non è in casa e dice il falso. «Quel giorno - ha aggiunto - Michele in auto, col cadavere di Sarah nel cofano, passò a prendere dalla sua abitazione il nipote Cosimo e, facendo una piccola deviazione, andò al pozzo per nascondere il corpo. Quel giorno lì erano in tre, non conosciamo però i ruoli che ebbero nella soppressione del cadavere».

Lunedì 11 marzo si proseguirà con gli interventi degli avvocati di parte civile. La sentenza potrebbe arrivare per la metà di aprile. Ma la ferita di una famiglia, e di un paese che non ha comunque 'brillatò per genuinità nel corso delle indagini, non potrà mai essere rimarginata. 

http://www.agi.it-Mascherato da Batman consegna ladro ...


Mascherato da Batman consegna ladro alla polizia, poi si dilegua

Mascherato da Batman consegna ladro alla polizia  poi si dilegua
08:09 05 MAR 2013

(AGI) - Londra, 5 mar. - Non potevano credere ai propri occhi gli agenti di un commissariato di polizia inglese di Bradford, nello Yorkshire, che il 25 febbraio si sono visti consegnare un ricercato per furto da un uomo vestito da Batman. L'"uomo-pipistrello" e' piombato negli uffici, ha consegnato il ricercato e -prima che gli agenti potessero dire alcunche'- si e' dileguato, hanno riferito i media inglesi. Il 27enne ricercato, su cui pendeva un'incriminazione per furto e frode, comparira' davanti al giudice venerdi'. Rimane ignota, al momento, l'identita' del "super eroe".

http://info.rsi.ch-Nobel per la pace, record di candidati


Nobel per la pace, record di candidati

Tra i più noti anche Malala, Bill Clinton e l'ONG Memorial

I candidati per il premio Nobel per la pace 2013, che sarà annunciato ad Oslo in ottobre e consegnato in dicembre, sono ben 259, una cifra mai raggiunta prima. La lista comprende 209 individui e 50 organizzazioni.
Il record precedente risaliva al 2011, con 241 candidature. L'elenco è tenuto segreto dal Comitato Nobel, ma gli sponsor possono comunque annunciare pubblicamente il loro candidato.
Tra i nomi già resi noti spiccano la giovane pachistana Malala, l'ONG russa Memorial, l'ex presidente statunitense Bill Clinton e il presidente riformista birmano Thein Sein.

http://www.tgcom24.mediaset.it-Sicilia, via le Province e reddito di solidarietà


Sicilia, via le Province e reddito di solidarietà

La Giunta Crocetta (appoggiata dai grillini) approva il ddl: ora la palla passa all'Ars

FOTO AP/LAPRESSE
08:30 - Non solo l'abolizione delle Province, ma anche un reddito di solidarietà pari a mille euro ai nuclei abitativi che si avvicina molto al reddito di cittadinanza. Temi che stanno a cuore ai 5 stelle e che il governatore, Rosario Crocetta, ha deciso di portare avanti con forza, nel segno di quel "modello Sicilia" che piace a Beppe Grillo e che può fare da assist a Pierluigi Bersani nella complicata partita della formazione del nuovo governo a Roma.
Dopo l'intesa raggiunta nel vertice di maggioranza la giunta Crocetta ha approvato il disegno di legge che abolisce le nove Province regionali, sostituendole con liberi consorzi tra comuni, come prevede lo statuto speciale. Il testo arriverà domattina in commissione Affari istituzionali dell'Assemblea, convocata con all'ordine del giorno proprio la riforma degli enti. Il governo ha deciso inoltre l'emissione di "Trinacria bond" per coprire almeno una parte del debito che ha con le imprese, che nei confronti della pubblica amministrazione vantano 6 miliardi di crediti, 2 mld con la Regione (compreso il sistema sanitario). Inoltre, il governo con un apposito ddl intende attuare l'art.37 dello statuto, in base al quale le imprese con sede legale fuori dall'isola ma con stabilimenti in Sicilia devono versare le imposte alle casse regionali.

A favore dell'abolizione delle Province si erano già espressi i deputati 5 stelle che avevano anche depositato un apposito ddl in commissione. Una parte dei risparmi sarebbe utilizzata per finanziare il reddito minimo di solidarietà, per una spesa di circa 130 milioni di euro, 12 milioni derivanti dal taglio del costo delle indennita' per presidenti, assessori e consiglieri. Crocetta spiega che i dipendenti delle Province saranno assorbiti dai comuni e dalla Regione e che spariranno gli Istituti autonomi case popolari.

Il confronto adesso si sposta su altri tavoli. Oggi i vari gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizione, si riuniranno per discutere della riforma. Se la maggioranza dovesse confermare all'Ars la linea emersa dal vertice col governatore, la strada allora sarà in discesa. Mettendo in conto i voti favorevoli dei 5 stelle, i numeri in aula sono dalla parte del governatore. Ma bisognerà comunque fare i conti con gli altri gruppi d'opposizione. Il Pdl infatti è contrario alla soppressione delle Province e vuol andare al voto a maggio, alla scadenza degli organi elettivi. Il nodo a questo punto sta nei tempi. La riforma deve essere approvata entro fine mese, comunque prima dell'inizio dei comizi elettorali (il 27 marzo). Se non ci saranno le condizioni e' probabile che si lavori a un testo per il rinvio delle elezioni e la nomina di commissari. Un punto sul quale, però i 5 stelle, nei giorni scorsi, hanno detto di non essere d'accordo. Vogliono l'immediata abolizione.

Il capogruppo del Pd all'Ars, Baldo Gucciardi, parla di ''momento importante, perché si supera la vecchia concezione della pubblica amministrazione e si va verso una riforma per l'abbattimento di sprechi ed enti inutili''. Soddisfatto anche il segretario regionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia, ''ora aspettiamo di vedere ed esaminare il testo che il governo sottoporrà ai gruppi parlamentari''.

http://lastampa.it-Napolitano chiede a Monti di consultare anche Grillo


Napolitano chiede a Monti
di consultare anche Grillo

Il Colle ha favorito l’iniziativa per ”individuare elementi di consenso”

Il premier scrive ai leader sull’Europa: “Discutiamo
la posizione italiana”
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
«All’Onorevole Silvio Berlusconi, all’Onorevole Pier Luigi Bersani, al Signor Beppe Grillo». Con questa intestazione, è partita ieri sera la lettera con la quale Mario Monti propone ai tre non-vincitori delle elezioni un incontro. È Giorgio Napolitano che ha suggerito quell’iniziativa - come riconosce lo stesso premier nella lettera. Il tutto «per consentire di individuare elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche del prossimo Consiglio europeo». Si vedrà come risponderà Beppe Grillo. Tuttavia, in una fase talmente delicata che ieri sera il Quirinale smentiva ufficialmente qualsivoglia «contatto informale» di Napolitano con esponenti politici - a cominciare da Romano Prodi con il quale sarebbe stata in agenda una telefonata sul Mali, visto che l’ex presidente del Consiglio è incaricato speciale dell’Onu per il Sahel - qualche spiraglio sembrerebbe aprirsi.  

Ma la lettera con la quale Mario Monti ha invitato a colloquio «il signor Beppe Grillo» è il tassello di una tela, di cui si intravede appena l’ordito, che prende le mosse da quel «ho visto in Napolitano il mio presidente» con il quale il leader dei Cinque Stelle ha salutato la difesa da parte di Napolitano dell’onore dell’Italia contro il competitore di Angela Merkel al cancellierato, quello Steinbrueck che nei giorni scorsi aveva definito «clown» Grillo, oltre che Berlusconi. L’invito di Monti è stato formalizzato poco dopo un’interessante dichiarazione del futuro presidente di gruppo in Senato dei grillini, Vito Crimi, «del governo si occuperà Napolitano». Come dire che i grillini, che rifiutano il sostegno a governi guidati da personalità politiche, da rappresentanti di partito vissuti come «la casta», potrebbero forse dare il via libera a un «governo del presidente»? Forse è presto per dare una risposta, ma di certo quella dichiarazione ha mandato in fibrillazione il Pd. Bersani vorrebbe un incarico pieno: forte dei suoi 460 parlamentari, vorrebbe presentarsi in Parlamento e verificare sul campo - in Senato, dove il Pd non ha la maggioranza - se sulla base dei suoi 8 punti di programma di governo trova la convergenza, e il voto di fiducia, dei Cinque Stelle. Un governo di minoranza, insomma, che non metterebbe l’Italia al riparo sui mercati finanziari. Giorgio Napolitano - secondo la ricostruzione di alcune fonti  
parlamentari - sarebbe invece propenso a un mandato esplorativo. La differenza è semplice: un presidente del Consiglio incaricato scalzerebbe Monti, ancora a Palazzo Chigi per il disbrigo degli affari correnti, anche se non ottiene la fiducia. Mentre un mandato esplorativo lascerebbe la possibilità, se fosse verificato che non vi sono le condizioni per la fiducia anche in Senato, a un’altra soluzione. A un governo di scopo - «del presidente» perché soluzione architettata proprio da Napolitano- guidato da una personalità super partes, come ad esempio (è un nome che potrebbe non essere sgradito all’M5S) Annamaria Cancellieri. 

Napolitano ha già detto che bene sarebbe non fare congetture. Di sicuro, tra le tante ipotesi che circolano e che non a caso trapelano dal Pdl e da alcuni settori del Pd, ce n’è una più inimmaginabile delle altre: che, espletati e andati a vuoto tutti i tentativi, Napolitano stesso possa dare le dimissioni, in modo da arrivare anticipatamente alla nomina del suo successore perché sciolga le Camere e si approdi al più presto a nuove elezioni. Lo stesso Napolitano ha lasciato intendere, da Berlino, che considererebbe l’ipotesi di nuove elezioni una jattura. E l’ipotesi non corrisponde al carattere di chi già «ha salvato l’euro», come ha detto ieri Martin Schultz, lasciando intendere che questo toccherà a Giorgio Napolitano di fare, ancora una volta. Riuscendo a dare stabilità all’Italia, e all'Europa. 

http://www.viniesapori.net-Marriott-Ikea, nasce "Moxy" catena di hotel low cost

Marriott-Ikea, nasce "Moxy" catena di hotel low cost5 Marzo 2013 - 09:14
NOVITA' DAL MONDO - Letto: 826 volte

Marriott-Ikea, nasce "Moxy" catena di hotel low cost


Viniesapori.net - Le ultime notizie su attualità, politica, economia, finanza, gossip, spettacolo, enogastronomia e sport.
Verrà annunciata oggi l'alleanza fra il colosso alberghiero Usa Marriott e la  svedese Ikea: un'alleanza per una nuova catena di hotel economici, in tutto  cinquanta, nei prossimi cinque anni in  Europa. Lo riporta il quotidiano Usa  Wall Street Journal.
La catena si chiamerà "Moxy" e Ikea vi investirà cinquecento milioni di dollari. Gli hotel non avranno mobili tipici del marchio low cost svedese che, invece, propone nuove tecniche di costruzione per contenere i costi