curiosi

mercoledì 23 ottobre 2013

http://www.ilmessaggero.it/-Scoperta la galassia più lontana dell'Universo E' distante oltre 13 miliardi di anni luce

Scoperta la galassia più lontana dell'Universo
E' distante oltre 13 miliardi di anni luce

Nel team dei ricercatori anche l'astronomo italiano Adriano Fontana dell'Inaf di Roma

PER APPROFONDIRE taggalassiascopertalontanauniversoinaf
Il settore dello spazio dove hanno indagato i ricercatori e la galassia  z8_GND_5296, la più distante finora scoperta
di Enzo Vitale
ROMA Gli strumenti hanno lavorato al limite della loro tecnologia, ma alla fine hanno fatto centro. E così lo studio di un team internazionale ha scoperto Z8_GND_5292, la galassia più lontana finora conosciuta. Si trova a bena 13 miliardi e 100 milioni di anni luce dalla Terra. «All'inizio erano stati individuati 100 mila oggetti e da questi ne sono stati selezionati 43 -commenta Adriano Fontana, astronomo dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma-. Queste ultime avevano caratteristiche particolari che facevano presupporre la loro enorme distanza».

Il gruppo di astronomi
Il team di scienziati che è riuscito a identificare il segnale è guidato da Steven Finkelstein, ricercatore dell’Università del Texas ad Austin. Col gruppo anche l'italiano Adriano Fontana.

Le fasi dello studio
All'inizio ci si è serviti delle più profonde osservazioni del telescopio spaziale della Nasa Hubble in combinazione ai dati raccolti dallo spettrografo Mosfire installato al Keck I, uno dei due giganteschi telescopi gemelli da 10 metri di diametro installati sulle isole Hawaii.

L'esperienza di Adriano Fontana
«Questa prima fase -è sempre Fontana a parlare- ha permesso una prima scrematura. Delle centomila galassie prese in considerazione ne abbiamo selezionate solo 43. Il colore, la loro caratteristica spettroscopica e altre singolarità ci hanno convinti a puntare gli occhi proprio su di loro. Inutile dirlo, ma la scoperta di questa galassia rappresenta un altro passo nello studio delle epoche più remote della storia dell’universo -continua l'astrofisico italiano-. Non solo z8_GND_5296 è la galassia più vicina al Big Bang mai scoperta, ma è anche sorprendentemente piena di elementi pesanti formati in generazioni precedenti di stelle.Sebbene sia così vicina al Big Bang ha una storia interessante alle spalle».

I futuri telescopi e il gioiello europeo da 40 metri 
In un futuro neppure tanto lontano, la ricerca di questi oggetti verrà affidata ai telescopi di terza generazione. Quelli con specchi di oltre 30 metri di diametro. L'Europa e l'Italia avranno un ruolo di primo piano. Intorno al 2020, infatti, entrerà in funzione in Cile il telescopio da 40 metri di diametro dell'Eso. che avrà tre obiettivi fondamentali.
«Il primo -dice ancora Adriano Fontana- sarà quello della individuazione di pianeti con atmosfera, i cosiddetti esopianeti. Il secondo lo studio del Buco nero al centro della nostra galassia e il terzo l'analisi delle primissime stelle, quelle generatesi dopo il Big Bang».

Il telescopio spaziale James Webb
Ma l'apporto più significativo allo studio dei misteri dell'Universo sarà dato dal successore di Hubble. Nel 2018, infatti, dovrebbe entrare in funzione Il supertelescopio spaziale James Webb, un progetto nato grazie alla collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea e la Canadian Space Agency. Lo specchio primario di Webb sarà più del doppio di Hubble, circa 6,4 metri di diametro.
Insomma ancora pochi anni e ne vedremo delle belle.

http://www.adnkronos.com/- Giovane italiano ucciso nel Kent Quattro lituani accusati dell'omicidio

Giovane italiano ucciso nel Kent Quattro lituani accusati dell'omicidio

Joele Leotta (foto pubblicata sul suo profilo Facebook)  Joele Leotta (foto pubblicata sul suo profilo Facebook)
ultimo aggiornamento: 23 ottobre, ore 20:05
Londra - (Adnkronos/Ign) - La vittima, 19 anni, è Joele Leotta, originario di Nibionno in provincia di Lecco (FOTO): è stato aggredito a calci e pugni. Erapartito per l'Inghilterra da nemmeno un paio di settimane e lavorava come cameriere in un ristorante italiano di Maidstone. La polizia: escluso movente razziale


condividi questa notizia su Facebook
Confronta Ora 20 Tariffe Energia. Chiedi Una Consulenza e Risparmia!
Completa la richiesta per accedere subito al preventivo personalizzato
Pulisci il PC da tutti gli errori e rendi Windows più Veloce in un Clic

commenta commenta 0     vota vota 4    invia     stampa    
Facebook   Viadeo  OkNotizie  Segnalo  Wikio Friendfeed  
Londra, 23 ott. (Adnkronos/Ign) - Hanno sfondato la porta al grido di 'italiani di merda' e hannoaggredito Joele Leotta, 19 anni, a calci e pugni. E' questa la ricostruzione fornita all'Adnkronos dal sindaco di Nibionno, Claudio Usuelli, informato da fonti locali, di quanto accaduto al suo concittadino a Maidstone, nel Kent.
Accusati dell'omicidio del ragazzo quattro lituani, che vivono a Maidstone. Si tratta di Aleksandras Zuravliovas, di 26 anni; Tomas Gelezinis, 30 anni; Saulius Tamoliunas, 23 anni; e Linas Zidonis, 21 anni. I quattro sono anche accusati di gravi lesioni ai danni di Alex Galbiati, l'altro giovane italiano, coinvolto nell'aggressione. Sono stati trattenuti in carcere e compariranno davanti a un giudice del tribunale di Medway in video conferenza.
Gli investigatori hanno confermato l'arresto di una decima persona, un uomo, mentre proseguono gli interrogatori di altri due uomini, un 28enne e un 30enne. La polizia, riportano i media locali, ha anche riferito che solo uno degli uomini fermati è di nazionalità britannica, escludendo il movente del razzismo nell'aggressione contro i due italiani.
Un 23enne di Maidstone e un 45enne di Tonbridge sono stati rilasciati su cauzione. Il primo è sospettato di omicidio. Una terza persona, un giovane di 21 anni, è anch'egli stato rilasciato su cauzione, mentre un 30enne è stato rilasciato senza che la polizia muovesse accuse contro di lui.
Joele era partito per l'Inghilterra dal suo Paese della provincia di Lecco da nemmeno un paio di settimane ed era all'estero per trovare lavoro e imparare la lingua. Lavorava infatti come cameriere in un ristorante italiano. Il 17 ottobre su Facebook aveva scritto: "Ho trovato lavoro in un ristorante italiano, con origini napoletane, e ora sto imparando a fare il cameriere davvero tutto perfetto".
La tragedia - come si legge su 'Il Giorno' - si è consumata in un appartamento della cittadina in Lower Stone Street, dove vivono diversi stranieri. I due ragazzi era stati presi di mira da alcuni clienti. Sembrava che la discussione fosse destinata a concludersi tra i tavoli del locale, invece - si legge ancora sul quotidiano -, mentre i due giovani lecchesi stavano rientrando, sono stati aggrediti e picchiati a sangue. Qualcuno avrebbe anche estratto un coltello e colpito Leotta.
Joele è stato trasferito d'urgenza in elicottero al King College di Londra ma è morto poco dopo il ricovero. L'amico, Alex Galbiati, ricoverato invece all'ospedale Tunbridge Wells a Pembury con lesioni al collo, alla testa e alla schiena, è fuori pericolo.
I genitori di Joele e quelli di Alex sono in Inghilterra, per seguire da vicino le indagini. Stando a quanto si apprende, la famiglia di Joele sarebbe partita martedì, immediatamente dopo aver ricevuto la conferma ufficiale dai carabinieri di quanto accaduto. Anche i familiari di Alex si trovano nel Kent per assisterlo nella convalescenza.
Dai post nella bacheca di Joele si evince che la giovane vittima amava il rap, era tifoso dell'Inter e aveva 1223 amici sul social network. Aveva modificato la sua 'città attuale' in Maidstone e aggiunto del nuovo lavoro al Vesuvius Restaurant a Maidstone il 19 ottobre sul diario.
A quanto riferiscono fonti della Farnesina all'Adnkronos il console generale in Gran Bretagna, Massimiliano Mazzanti, è in contatto con la famiglia di Joele e gli fornisce sostegno logistico, facendo da tramite con le istituzioni locali.