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martedì 15 maggio 2012

Allarme Tav del Viminale, Cancellieri: "La madre di tutte le preoccupazioni"


Allarme Tav del Viminale, Cancellieri:
"La madre di tutte le  preoccupazioni"

E' polemica sul ministro: «Non parlavo di terrorismo». Giovedì
la presentazione del piano per
razionalizzare le forze militari

PAVIA
Non ci saranno militari in più da destinare alla nuova emergenza terrorismo. Ci sarà invece una «razionalizzazione» dei circa 4mila che già concorrono all’ordine pubblico nell’operazione ’Strade sicurè. A questo, come alla revisione delle scorte e degli obiettivi sensibili sul territorio, stanno lavorando in queste ore le singole prefetture in vista della riunione del Consiglio nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica di giovedì prossimo che varerà il piano di contrasto al rischio eversione.

«Abbiamo le idee chiarissime - ha assicurato il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri - ma il piano verr… deciso nel Comitato nazionale di giovedì, quindi qualsiasi anticipazione non solo non sarebbe seria ma non sarebbe nemmeno supportata dalle analisi che stiamo facendo sul territorio». Ad Alessandria per una tavola rotonda, ha poi creato allarme una frase del ministro, in un primo tempo associata al terrorismo: «la Tav è la madre di tutte le preoccupazioni». Dopo alcune ore e le critiche dei No Tav (che hanno lamentato la «criminalizzazione» del movimento) il Viminale ha precisato che quelle parole non erano legate «in alcun modo» al rischio terrorismo, «ma alle preoccupazioni relative alle opere da realizzare per l’alta velocit… Torino-Lione, alle esigenze delle comunità locali e ai problemi di ordine pubblico».

I militari, dunque. Cancellieri ha spiegato che non ne sarà incrementato il numero. «A meno che non dovessero succedere fatti particolari come quelli che abbiamo visto - ha osservato - pensiamo di utilizzare gli uomini che abbiamo con una razionalizzazione o un diverso utilizzo». Attualmente 4.250 uomini di Esercito, Marina ed Aeronautica vengono impiegati in diverse città, in concorso con le forze dell’ordine, per la vigilanza ai Centri immigrati, obiettivi sensibili, pattugliamento urbano. Dopo gli assalti alle sedi Equitalia e la gambizzazione dell’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi da parte degli anarchici della Fai, le priorità per la sicurezza sono cambiate. Sotto minaccia ci sono dirigenti e sedi dell’intera galassia Finmeccanica, di Equitalia ed Agenzia delle entrate, di grandi e piccole aziende in ristrutturazione. Centinaia di potenziali obiettivi sparsi per l’Italia cui si dovrà dare tutela. Senza però distogliere le forze di polizia dalle attività di indagine. «Uno sforzo enorme», ha ammesso il ministro. Vi contribuirà una quota di militari che sarà destinata alla vigilanza degli obiettivi fissi.

"Razionalizzazione" è la parola chiave. Che riguarderà anche le scorte. Sono migliaia gli uomini delle forze dell’ordine impiegati nella tutela di varie personalità. Un elenco che dovrà essere rivisto alla luce delle nuove minacce. Anche questa è materia all’esame delle singole prefetture, dalle quali partiranno le segnalazioni per il Comitato nazionale in programma per giovedì al Viminale e che dovrà fornire - anche con l’aiuto dei report dei servizi segreti - la ’mappa aggiornatà degli obiettivi sensibili con il relativo dispositivo di protezione.

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