Non una super-nave da crociera, ma la commessa è importante per almeno tre ordini di motivi: la prima perché l’unità sarà costruita in Italia, la seconda perché Fincantieri non riceveva da sei anni la commessa di un traghetto - l’ultimo costruito è stato per Minoan nel 2010 - la terza perché l’azienda, presentando la nuova commessa, ha sottolineato che si tratta di un’unità ibrida, cioè con un particolare sistema di propulsione dual fuel, quindi con la possibilità di alimentare a gas questa singola nave. Lo stesso prezzo piuttosto elevato della commessa (per dare una proporzione il “Tanit”, 3.200 passeggeri, tra i più grossi traghetti in circolazione al mondo è costato 255 milioni dollari) indica che i contenuti tecnologici dell’unità rappresentano in effetti un prodotto sperimentale e di nicchia, unico terreno su cui Fincantieri può ancora sviluppare il suo business.
Il contratto è stato firmato da Georges Farrah, presidente e chief executive officer di Stq e Gabriele Cocco, direttore Navi Mercantili di Fincantieri. La commessa ha beneficiato di fondi stanziati nell’ambito di un programma di grandi progetti finanziato dal governo del Quebec. Il ministero dei Trasporti della regione canadese nel gennaio 2010 aveva aggiudicato l’appalto per i servizi di architettura navale e ingegneria al consorzio finnico-canadese Deltamarin-Navtec, che ha elaborato i piani preliminari in funzione della gara che ha avuto luogo tra gennaio e giugno. Nel corso dei prossimi mesi Fincantieri curerà la progettazione di dettaglio della nuova unità, la cui consegna è prevista per la fine del 2014 in Canada.
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