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New York, 05-09-2012
A novanta giorni dalla sua collocazione in borsa, preceduta da un tam tam mediatico senza precedenti, l'avventura di face book a Wall Street sembra essere un percorso accidentato.
Il titolo continua ad affondare, ieri è sceso sotto i 18 dollari, ben 20 in meno rispetto al prezzo fissato dall'ipo. In 3 mesi di scambi il valore di mercato di
Facebook è calato di 50 miliardi di dollari, piu' di quanto bruciato in termini di capitalizzazione di borsa da Lehman Brothers nell'intero anno che ha preceduto la bancarotta.
Da parte sua l'ad della società, come scrive oggi il WSJ, gioca in difesa. Marck Zuckerberg ha infatti annunciato che non vendera' titoli per 12 mesi. Il social network ha deciso anche di posticipare, dal 29 ottobre prossimo al 14 novembre, la scadenza
del periodo di lock up, ovvero quando alcuni dei suoi dipendenti
saranno liberi di vendere i loro titoli. Il calo si legge sul NYT, ''non sta creando problemi solo per gli investitori, ma sta creando dubbi anche all'interno della societa' sulla sua capacita' di mantenere e attrarre ingegneri talenti, che sono la linfa vitale di ogni societa' tecnologia''.
Il titolo continua ad affondare, ieri è sceso sotto i 18 dollari, ben 20 in meno rispetto al prezzo fissato dall'ipo. In 3 mesi di scambi il valore di mercato di
Facebook è calato di 50 miliardi di dollari, piu' di quanto bruciato in termini di capitalizzazione di borsa da Lehman Brothers nell'intero anno che ha preceduto la bancarotta.
Da parte sua l'ad della società, come scrive oggi il WSJ, gioca in difesa. Marck Zuckerberg ha infatti annunciato che non vendera' titoli per 12 mesi. Il social network ha deciso anche di posticipare, dal 29 ottobre prossimo al 14 novembre, la scadenza
del periodo di lock up, ovvero quando alcuni dei suoi dipendenti
saranno liberi di vendere i loro titoli. Il calo si legge sul NYT, ''non sta creando problemi solo per gli investitori, ma sta creando dubbi anche all'interno della societa' sulla sua capacita' di mantenere e attrarre ingegneri talenti, che sono la linfa vitale di ogni societa' tecnologia''.
E se a Palo Alto non si dormono sonni tranquilli, ben altra aria si respira dalle parti di Cupertino: la Apple in Borsa continua a crescere. Da sola vale 624 miliardi di dollari, piu' di tutte le società quotate di Portogallo, Grecia, Irlanda e Spagna
messe insieme.
messe insieme.
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