Calcioscommesse
Frode sportiva, 36 indagati: 27 sono giocatori
Le partite del Bari al centro dell'inchiesta
Bari, 09-01-2013
Tre distinti avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone - tra cui 27 calciatori in attività ed ex calciatori sono stati notificati in tutta Italia dai carabinieri di Bari al termine di distinti filone d'indagine sul calcioscommessse della procura pugliese. Il reato contestato agli atleti è il concorso in frode sportiva.
Nel primo avviso di fine indagine, nel quale compaiono i nomi di 27 calciatori, viene contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione agli incontri di serie B ritenuti 'truccati' Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che fini' 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2.
Gli incontri - secondo l'accusa - furono venduti dai biancorossi in cambio di danaro.
Nel secondo avviso di fine indagine compaiono - a quanto è dato sapere - i nomi di sei calciatori, quattro dei quali ex biancorossi, accusati di concorso in frode sportiva per le
presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari (2-1).
Nel terzo provvedimento viene contestato a tre capi ultra' del Bari, gia' arrestati il 10 maggio 2012, il reato di concorso in violenza privata per aver minacciato e preso a schiaffi un calciatore biancorosso per costringere la squadra a perdere le ultime due partite di campionato Cesena-Bari e Bari-Sampdoria della stagione 2010-2011, e per aver tentato di aggredire un atleta biancorosso che si sottoponeva ai controlli antidoping al termine della partita Bari-Chievo del 20 marzo 2011.
Gli incontri - secondo l'accusa - furono venduti dai biancorossi in cambio di danaro.
Nel secondo avviso di fine indagine compaiono - a quanto è dato sapere - i nomi di sei calciatori, quattro dei quali ex biancorossi, accusati di concorso in frode sportiva per le
presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari (2-1).
Nel terzo provvedimento viene contestato a tre capi ultra' del Bari, gia' arrestati il 10 maggio 2012, il reato di concorso in violenza privata per aver minacciato e preso a schiaffi un calciatore biancorosso per costringere la squadra a perdere le ultime due partite di campionato Cesena-Bari e Bari-Sampdoria della stagione 2010-2011, e per aver tentato di aggredire un atleta biancorosso che si sottoponeva ai controlli antidoping al termine della partita Bari-Chievo del 20 marzo 2011.
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