Addio alla Melato, signora della recitazione
L'attrice si è spenta a Roma a 71 anni. E' stata protagonista di alcuni dei momenti più alti del nostro cinema e del nostro teatro passando con disinvoltura dalla tragedia alla commedia
11:44 - Lutto nel mondo dello spettacolo. Al termine di una lunga malattia si è spenta a Roma, a 71 anni, Mariangela Melato, una delle più celebri attrici italiane. Nata a Milano, è stata grande protagonista tanto in teatro quanto al cinema, dove negli anni 70 interpretò molte celebri commedie dirette da Lina Wertmuller. Dal 1993 era legata al teatro stabile di Genova.
Cinque David di Donatello, altri Nastri d'argento e un Globo d'oro. L'elenco dei premi raccolti dalla Melato durante la sua carriera, oltre all'onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica italiana conferitale nel 2003, sono solo un minima certificazione di quello che l'attrice milanese ha rappresentato per il cinema e il teatro italiano.
Dopo aver mosso i primi passi nel 1960, si fece le ossa passando attraverso la guida di grandissimi del teatro, da Dario Fo a Luchino Visconti ("La monaca di Monza") e Luca Ronconi (L'orlando furioso"). Talento purissimo ed eclettismo che la portarono a passare da tragedie classiche come "Medea" o "Fedra" alla commedia cinematografica con esiti felicissimi.
Il debutto al cinema è del 1969 in "Per grazia ricevuta" con Nino Manfredi, ma, sotto la guida di Lina Wertmuller e accanto aGiancarlo Giannini, fu protagonista di alcuni degli esempi più brillanti del nostro cinema negli anni 70: "Mimì metallurgico ferito nell'onore", "Film d'amore e d'anarchia", fino ad arrivare a quel capolavoro di interpretazione del conflitto sociale che fu "Travolti dal destino nell'azzurro mare d'agosto". Senza dimenticare "La classe operaia va in paradiso", "Caro Michele", "Casotto" e tanti altri.
Negli ultimi anni l'impegno cinematografico si era rarefatto complice la crisi di un certo tipo di commedia all'italiana, ma lei aveva continuato a incantare in teatro ("Chi ha paura di Virginia Woolf?", "Il dolore"), con qualche apparizione in televisione. Come la più recente, la "Filomena Marturano" interpretata nel 2010 accanto a Massimo Ranieri.
Sorella dell'attrice e cantante Anna Melato, Mariangela era stata legata sentimentalmente per anni a Renzo Arbore.
Dopo aver mosso i primi passi nel 1960, si fece le ossa passando attraverso la guida di grandissimi del teatro, da Dario Fo a Luchino Visconti ("La monaca di Monza") e Luca Ronconi (L'orlando furioso"). Talento purissimo ed eclettismo che la portarono a passare da tragedie classiche come "Medea" o "Fedra" alla commedia cinematografica con esiti felicissimi.
Il debutto al cinema è del 1969 in "Per grazia ricevuta" con Nino Manfredi, ma, sotto la guida di Lina Wertmuller e accanto aGiancarlo Giannini, fu protagonista di alcuni degli esempi più brillanti del nostro cinema negli anni 70: "Mimì metallurgico ferito nell'onore", "Film d'amore e d'anarchia", fino ad arrivare a quel capolavoro di interpretazione del conflitto sociale che fu "Travolti dal destino nell'azzurro mare d'agosto". Senza dimenticare "La classe operaia va in paradiso", "Caro Michele", "Casotto" e tanti altri.
Negli ultimi anni l'impegno cinematografico si era rarefatto complice la crisi di un certo tipo di commedia all'italiana, ma lei aveva continuato a incantare in teatro ("Chi ha paura di Virginia Woolf?", "Il dolore"), con qualche apparizione in televisione. Come la più recente, la "Filomena Marturano" interpretata nel 2010 accanto a Massimo Ranieri.
Sorella dell'attrice e cantante Anna Melato, Mariangela era stata legata sentimentalmente per anni a Renzo Arbore.
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