Al traguardo per abbracciare il padre
Così è morto Martin, 8 anni, di Dorchester
Ucciso dalla prima bomba esplosa alla maratone di Boston. Gravissima la sorellina. Ferita la mamma, Denise
LaPresse
Si chiamava Martin Richard il bimbo di 8 anni morto nell'attentato alla maratona di Boston. Un nome uscito con pudore e sgomento da un tweet dell'account del Boston Globe. Sussurrato nell'hashtag #prayformartin, dove si incrociano incredulità, tristezza e messaggi di conforto e incoraggiamento, da una comunità sconvolta, alla famiglia devastata.
LA FAMIGLIA - Martin era un bimbo di Dorchester, quartiere residenziale circondato dal verde, qualche chilometro a sud del centro della città. Il piccolo, figlio di un maratoneta, era corso al traguardo per abbracciare il padre, William Richard, che si stava approssimando alla linea d'arrivo. Una giornata radiosa, una festa di famiglia, fino all'esplosione di quella bomba riempita di tondini di ferro. Progettata per stravolgere la fisionomia di una città parata a festa. Tra le 140 persone ferite nell'esplosione ci sono anche la sorellina di Martin - che secondo la stampa americana avrebbe perso una gamba - e la madre, Denise. Illesa un'altra sorellina, anche lei al traguardo a scrutare l'arrivo di quel pettorale, tra i tantissimi che sfilavano verso la fine. Drammatica la testimonianza di alcuni vigili del fuoco, riportata da Socialgrind.com: «Il bambino è corso ad abbracciare il padre al traguardo. Poi il papà ha continuato a camminare e il piccolo è tornato sul marciapiedi, con la famiglia. In quel momento è esplosa la bomba che ha ucciso il ragazzino e dilaniato la gamba alla sorellina».
I TWEET - Martin viveva con la famiglia in Carruth Street. «Era un mio vicino di casa», scrive Katelyn. «Non lo conoscevo, ma so che frequentava la scuola di mio figlio, era un bravissimo bambino», dice Makaylah. «Giocava per la "Savin Hill"», dice Mike Hunt. Il padre, William, è citato come un influente membro della comunità locale. Vicini e amici si sono riuniti per una veglia, in serata, nel quartiere. «Sono amati da tutti, per il contributo che danno alla comunità - ha detto Avanna Pressley, city councilor -. Tutto questo è surreale, tragico, incomprensibile».
I PICCOLI FERITI - Il lutto per Martin rende ancora più drammatico il bilancio dell'attentato alla maratona. Tra i feriti ci sono molti bambini: l'ospedale pediatrico della città, il Children's Hospital, ha accolto un'ondata di piccoli pazienti. Uno è un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Una ragazza di 9 anni ha subito un trauma alla gamba che l'ha tenuta per ore in camera operatoria. In tutto 9 i bambini ricoverati: tra gli altri un adolescente di 14 anni; una ragazzina di 10, un'altra con un femore rotto, un bimbo di 7 anni con una ferita alla gamba.
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