Grillo contro le tv: giornalisti pentitevi
Il leader 5 Stelle sul blog: fate outing e spiegate che siete costretti
a occultare, tagliare, schernire
per salvare il vostro posto di lavoro
a occultare, tagliare, schernire
per salvare il vostro posto di lavoro
Il sogno di Beppe Grillo è un «mezzobusto» che in diretta Tv getta nel cestino le notizie che attaccano il M5S e si pente rivelando come le «Sette sorelle» della Tv, emule del cartello petrolifero che si oppose alla «mina vagante» Enrico Mattei, manipolino l’informazione e la indirizzino contro il Movimento stellato.
Il leader M5s attacca frontalmente i media e studia il modo di ricompattare un movimento minato da polemiche, fuoriuscite e dalla fronda di una trentina di parlamentari. E con questo obiettivo prepara la sua discesa a Roma per fare il punto della situazione con i suoi nel corso di una mega assemblea degli eletti.
La dura rampogna pubblicata sul blog ha come obiettivo gli editori Tv, pubblici e privati, ma Grillo si rivolge in particolare a quei giornalisti che subiscono «in silenzio» questa situazione e li invita alla ribellione: pentitevi, vi daremo una nuova identità, come avviene per i pentiti di mafia.
«Fate outing e spiegate in diretta che siete costretti a occultare, tagliare, schernire per salvare il vostro posto di lavoro e, insieme, la visibilità, le relazioni `importanti´». «Primo movimento nazionale, primo in 50 province alle ultime elezioni, mentre il pdmenoelle è risultato primo in 40 province, la Lega in una sola. Primo e per questo nemico da abbattere», motiva la sua tirata Grillo nel post titolato «pentitevi».
« La responsabilità di questa situazione gravissima che impedisce ai cittadini di accedere alla verità e quindi di decidere, giudicare, partecipare alla vita del Paese è delle Sette Sorelle. Nessuno può affermare il contrario, nessun responsabile di rete, nessun conduttore, nessun giornalista’’. In un crescendo Grillo fa anche i nomi dei suoi ideali interlocutori. «Fate un atto di coraggio; persino la mafia ha avuto il fenomeno del pentitismo, perché non l’informazione? Vi forniremo un’altra identità. Avrete un programma di protezione e sarete inseriti in una `white list´, celebrati come `Giornalisti della Terza Repubblica´. Sono necessari un Buscetta, un Contorno, un Mutolo, un Mannoia dell’informazione». «Vespa, Floris, Formigli, Berlinguer e tutti gli altri dentro quella scatola, avete un’occasione per riscattarvi, non perdetela», chiosa il leader che a breve incontrerà, dopo l’ennesimo `strappo´ di una parlamentare( Paola De Pin) tutti gli eletti in assemblea per rilanciare il movimento. La De Pin parla infatti di «aria irrespirabile». Il confronto sotterraneo interno prosegue tra mal di pancia e polemiche per il «linciaggio digitale» attuato nei confronti della senatrice Gambaro che hanno spinto e motivato la nuova uscita.
«Abbiamo chiesto in tanti a Grillo di venire a parlare con noi, credo che lo farà questa settimana. Doveva venire nei giorni scorsi ma per motivi organizzativi l’incontro non c’è stato», annuncia infatti il senatore Francesco Campanella, a Palermo per partecipare alla manifestazione nazionale del Gay Pride. All’ordine del giorno, inevitabilmente,le vicende Gambaro, Del Pin e i loro strascichi.
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