questo blog è un cofanetto pieno di piccole esperienze personali. di Beppe La Forgia
curiosi
lunedì 14 ottobre 2013
venerdì 11 ottobre 2013
http://www.corriere.it/- Corriere della Sera > Economia > Economia > Alitalia, via libera all’aumento di capitale da 300 milioni, Sarmi: «Non useremo soldi dei correntisti»
Alitalia, via libera all’aumento di capitale da 300 milioni, Sarmi: «Non useremo soldi dei correntisti»
Scaroni: «Con soluzione affidabile no allo stop del carburante»
Squinzi: «Perplesso di fronte all’intervento pubblico»
LE POSTE - Un investimento sempre più concreto, su cui pare che le Poste abbiano già iniziato a lavorare con un piano industriale strutturato. E sulla situazione di Alitalia, è intervenuto anche l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Se la soluzione individuata per il salvataggio di Alitalia «è affidabile, non fermeremo i rifornimenti» ha detto Scaroni a margine di una conferenza stampa a Bruxelles. «Se verranno fuori elementi che mi rassicurano sul fatto che Alitalia continuerà ad operare continueremo a rifornirla come sempre, se no non la riforniremo — ha detto —. Sono fiducioso, sarei sorpreso che le cose non si svolgano in modo positivo».
L’AUMENTO - Nel frattempo il consiglio di amministrazione della compagnia aerea ha dato il via libera all’aumento di capitale da 300 milioni di euro con il voto favorevole di tutti i soci, Air France compresa. Un intervento che scongiura, per il momento, il fallimento del vettore italiano. La cifra infatti servirà a ridare ossigeno alle casse quasi vuote della compagnia che altrimenti rischiava di rimanere con gli aerei a terra.Sull’intervento di Poste italiane, si è detto molto scettico il presidente di Confindustria. «Sono sempre molto perplesso di fronte agli interventi della mano pubblica in una società privata. Certo, se è un cerotto per tamponare una situazione di emergenza, passi. Però bisognerà una volta per tutte fare una riflessione seria per avere un piano di medio-lungo termine».
LA FRENATA UE -Poi l’avviso da parte dell’Unione europea. «In principio Alitalia può ricevere aiuti di Stato — ha spiegato il portavoce del commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, Antoine Colombani — ma solo se vengono rispettate le norme comunitarie sui salvataggi e sulle ristrutturazioni». La Commissione europea comunque esaminerà l’intervento delle Poste se ne riceverà «una notifica». Questione su cui ha subito risposto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi: per Alitalia, Poste Italiane non è «un aiuto da parte del pubblico» ma «un’azienda sana che può fare da partner industriale in un settore sempre più complementare». Il ministro ha aggiunto che Air France resta «il principale possibile partner internazionale di Alitalia. Vediamo cosa farà sull’aumento di capitale, altrimenti si dovrà cambiare partner».
I SINDACATI - «La situazione era sull’orlo del fallimento — ha risposto a stretto giro il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti — Alitalia non è una qualunque società, ma collega gran parte del Paese con l’estero. Il fallimento avrebbe causato una piccola catastrofe economica e non possiamo permettercelo. L’intervento del governo - ha aggiunto - era necessario. Bisogna parlare dell’intervento dello Stato in modo meno ideologico». A commentare la vicenda anche Corrado Passera: l’ex ministro era amministratore delegato di Intesa Sanpaolo quando la banca promosse la cordata Cai per salvare Alitalia (Passera è stato anche amministratore delegato di Poste Italiane).
PASSERA -«La mia opinione sull’ipotesi che Poste Italiane contribuisca a risanare Alitalia è potenzialmente positiva — ha detto —. All’epoca, non erano prevedibili cinque anni di recessione così forti. C’è stato l’impegno dei dipendenti e soci privati che in questi anni hanno messo circa 1,2 miliardi per superare una situazione difficilissima. L’aumento di capitale — ha aggiunto — potrebbe mettere in condizione l’azienda di arrivare in fondo al piano di risanamento e rilancio» . Parole criticate da Carlo De Benedetti. «Sconvolgenti ma non sorprendenti le dichiarazioni di Passera sulla vicenda Alitalia — ha detto l’imprenditore — . Certo c’è stata la crisi da noi come altrove ma la combinazione tra il marketing elettorale di Berlusconi e il marketing politico di Passera si è dimostrata disastrosa per tutti meno che per loro».Poi ha aggiunto:«Più di 5 miliardi del denaro dei contribuenti è stato bruciato sull’altare delle ambizioni personali».
RYANAIR - Si è detto già pronto a subentrare alle eventuali rotte tagliate da Alitalia, Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, che in un’intervista al Corriere ha annunciato di aver già verificato la disponibilità di alcune regioni italiane. L’ingresso di Poste «è una buona cosa — ha commentato Raffaele Bonanni, segretario della Cisl —. Alitalia ha bisogno di un pò di giorni per prendere fiato e vedere un pò cosa costruire per utilizzare un’energia davvero potentissima. Il nostro bacino utenti - ha aggiunto — è il quinto del mondo, quindi molto appetibile. Ed è un peccato distruggerlo insieme ad un’azienda che oggi è in difficoltà per varie ragioni. Bisogna poi costruire una joint venture con altre realtà».
http://www.rainews24.rai.it/- In una lettera testamento l'ex capitano delle Ss non rinnega il suo passato E' morto a Roma Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine
In una lettera testamento l'ex capitano delle Ss non rinnega il suo passato
E' morto a Roma Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine
E' morto a Roma Erich Priebke. L'ex capitano delle Ss, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, aveva 100 anni. "Esistono delle certezze nella religione. Quelli delle Fosse Ardeatine sono degli angeli e si occuperanno di lui per l'eternità. Priebke farà i conti con loro nell'altro mondo". Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici
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Roma, 11 Ottobre 2013
L' ex capitano delle Ss Erich Priebke è morto oggi all'età di 100 anni. Ne da' notizia il suo legale Paolo Giachini, affermando che egli ha lasciato come "ultimo lascito" una intervista scritta e un video, "testamento umano e politico".
Priebke, 100 anni compiuti a luglio, era stato condannato all'ergastolo per aver partecipato sia alla pianificazione, sia alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine durante il quale, nel 1944, vennero fucilati 335 civili italiani a Roma come rappresaglia per un attacco partigiano che aveva provocato la morte di 33 militari tedeschi. Dopo una lunga latitanza in Argentina, Priebke fu fermato nel 1994 da una troupe della Abc, televisione americana, che gli chiede se sia proprio lui l'ex capitano delle SS. Dalla sua risposta positiva, iniziarono per Priebke i guai. Fu arrestato ed estradato in Italia nel 1995 e imputato di concorso in violenza con omicidio continuato in danno di cittadini italiani. Il Tribunale militare ordinò la scarcerazione dichiarando il "non doversi procedere, essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione". La Corte di Cassazione annullò però la sentenza e dispose un nuovo processo a suo carico. Nel marzo 1998, la Corte d'appello militare lo condannò all'ergastolo. A causa dell'età avanzata, però, l'ex SS ottenne gli arresti domiciliari.
Lettera testamento: non rinnego il mio passatoErich Priebke nella lunga intervista testamento scritta in occasione dei suoi 100 anni non rinnega il suo passato. "Ho scelto di essere me stesso". Alla domanda se si sentisse ancora nazista, il capitano delle Ss, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, rispondeva "la fedeltà al proprio passato è qualche cosa che ha a che fare con le nostre convinzioni. Si tratta del mio modo di vedere il mondo, i miei ideali, quello che per noi tedeschi fu la Weltanschauung ed ancora ha a che fare con il senso dell'amor proprio e dell'onore. La politica è un'altra questione. Il Nazionasocialismo è scomparso con la sconfitta e oggi non avrebbe comunque nessuna possibilità di tornare".
"Nei campi le camere a gas non si sono mai trovate, salvo quella costruita a guerra finita dagli americani a Dachau". Erich Priebke anche nell'ultima intervista-testamento politico, nega l'evidenza dell'Olocausto e rivendica con orgoglio di aver "scelto di essere me stesso". "La fedeltà al proprio passato - sottolinea - è qualche cosa che a che fare con le nostre convinzioni. Si tratta del mio modo di vedere il mondo, i miei ideali e ha a che fare con il senso dell'amor proprio e dell'onore". Sette cartelle di domande e risposte senza alcuno spazio per il pentimento
Pacifici: farà i conti con gli angeli delle fosse Ardeatine "Esistono delle certezze nella religione. Quelli delle Fosse Ardeatine sono degli angeli e si occuperanno di lui per l'eternità. Priebke farà i conti con loro nell'altro mondo". Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici sulla morte di Erich Priebke.- "E' difficile provare emozione di fronte alla morte di un criminale -continua Pacifici- un soggetto che nell'arco della sua vita, e qui rimane l'amarezza, non ha mai mostrato nessun momento di cedimento e non ha mai confessato i suoi peccati di gioventù. Non si è mai pentito delle azioni criminali, non ha mai avuto pietà per le sue vittime e neanche per i loro familiari". "Io personalmente oggi non riesco né a ridere né a piangere", conclude Pacifici.
giovedì 10 ottobre 2013
Ccà nisciuno è fesso -http://www.beppegrillo.it/
Ieri il presidente dei partiti (in quanto eletto dai loro nominati) Giorgio Napolitanoha detto che il M5S ha un chiodo fisso e se ne frega dei problemi della gente e del Paese in merito alla sua proposta di indulto e amnistia per liberare le carceri. Il sospetto che questo appello avvenga per salvare Berlusconi e una miriade di colletti bianchi è lecito. Le lacrime napulitane versate per coloro che sono detenuti sono sospette da parte di chi è parte fondante di questa classe politica dal 1953 ed è ora nel suo ottavo anno di presidenza. Le carceri sono piene perché molte sono inutilizzate, perché leggi inutili e dannose come la Fini-Giovanardi sono in vigore, perché i cittadini extracomunitari e comunitari detenuti non vengono mandati nel loro Paese a scontare la pena. Cosa ha fatto su questi punti, signor Presidente? Con quale urgenza si è mosso in questi anni? Si è svegliato ora con una soluzione che non risolve nulla perché la maggior parte di chi verrà scarcerato in pochi mesi tornerà in galera, ruberà ancora, minaccerà ancora, si macchierà degli stessi reati. E il richiamo per i delinquenti degli altri Paesi diventerà una sirena irresistibile: "In Italia si può fare ciò che si vuole: passaparola!". Il M5S ha presentato a luglio una proposta per la riforma delle carceri. Nessuna risposta. C'erano le vacanze in Alto Adige, signor Presidente? Il blog ha denunciato con filmati, inchieste, interviste le morti in carcere in questi anni. Lei dov'era, signor Presidente? Il blog ha prodotto un libro sugli orrori delle carceri italiane, "La pena di morte italiana", violenze e crimini senza colpevoli nel buio delle carceri, lei lo ha letto, signor Presidente? Sa per caso chi è Niki Gatti, ilragazzo morto in carcere, signor Presidente? Il M5S ha chiesto più voltel'introduzione del reato di tortura non previsto nel codice penale, unico caso tra le nazioni occidentali, ne era a conoscenza, signor Presidente? Lei sa meglio di chiunque che l'amnistia e l'indulto non risolvono il problema delle carceri e aggraveranno i conflitti sociali come è successo con l'indulto del 2006 del mancato carcerato Mastella. Perché lo fa allora, signor Presidente? Lei dovrebbe essere super partes e non lo è quando attacca il M5S, che rappresenta otto milioni e mezzo di italiani, che ha restituito i finanziamenti elettorali, che si è tagliato gli stipendi, che sta ogni giorno nel Paese e tra la gente al contrario del Palazzo che lei rappresenta, signor Presidente. Si è vero, abbiamo un chiodo fisso, quello dell'onestà, e non lo baratteremo con nessuno. Su questo lei ha ragione, signor Presidente. Noi non molleremo, si metta l'animo in pace. Ccà nisciuno è fesso.
Ps: Esprimete il vostro pensiero in maniera corretta. Evitate il vilipendio al capo dello Stato
Pps: Il blog è a disposizione per l'elezione on line del portavoce capogruppo regionale dell'Abruzzo del M5S
Pps: Il blog è a disposizione per l'elezione on line del portavoce capogruppo regionale dell'Abruzzo del M5S
notizia su :http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Lampedusa-contestati-Barroso-e-Letta_32707903400.html
Lampedusa, contestati Barroso e Letta
ultimo aggiornamento: 09 ottobre, ore 18:07
Lampedusa - (Adnkronos/Ign) - Il premier: ''Mi scuso per le mancanze del governo''. Poi annuncia: ''Funerale di Stato per le vittime''. Il presidente della Commissione europea: "L'Europa sta con l'Italia''. E su Twitter scrive: "Non dimenticherò mai le centinaia di bare". Sono stati accolti sull'isola al grido ''Vergogna''(VIDEO). Visita lampo al Centro d'accoglienza. Napolitano: ''Serve sforzo europeo''. Le bare in fila (FOTO). Arrestato presunto scafista. Sono 298 i morti. L'omaggio dei pescatori (FOTO - VIDEO 1 - 2)
http://punto-informatico.it/ Galaxy Round, il Galaxy curvo Samsung brucia LG e lancia il suo primo smartphone con display flessibile. Sfrutta la sagoma del terminale per interpretare i gesti dell'utente
Galaxy Round, il Galaxy curvo
Samsung brucia LG e lancia il suo primo smartphone con display flessibile. Sfrutta la sagoma del terminale per interpretare i gesti dell'utente
Roma - Sono trascorse poche ore dagli annunci di LG sulla messa in produzione di un display OLED curvo e Samsung fa subito la sua mossa: il Galaxy Round è uno smartphone da 5,7 pollici che sarà venduto in esclusiva in Corea del Sud, il primo del genere con display curvo. Ma, al contrario di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, la curvatura dello schermo è sul lato corto: il produttore di Seoul ha deciso di sfruttare l'effetto dondolamento per includere nuove gesture per controllare l'attività del telefono come la riproduzione musicale o lo scorrere di foto e filmati.
Il Galaxy Round ricorda moltissimo il Galaxy Note 3: stesse misure, stesse finiture in simil-pelle sul posteriore e così via. La differenza è ovviamente nello schermo ricurvo (1080p), che permette al telefono di dondolare sulla scrivania quando vi è appoggiato. Come mostrato in un video girato dalla stessa Samsung, inclinando il dispositivo si può far comparire sullo schermo informazioni su data e ora, sulle chiamate perse o i messaggi ricevuti, oppure mandare in esecuzione il brano musicale successivo della playlist in riproduzione o mostrare la foto successiva nell'archivio. La denominazione commerciale della funzione è "Roll Effect".
Dietro lo schermo i soliti sospetti: processore quad-core (Krait) da 2,3GHz, 3GB di RAM, fotocamera da 13 megapixel, batteria da 2.800mAh. Android 4.3 e connessione LTE, come ribadito dalla scritta impressa sul posteriore. La distribuzione e la vendita per ora sarà limitata al solo mercato nazionale: è solo un primo passo, che servirà a Samsung per fare esperienza e sviluppare la tecnologia per poi impiegarla su larga scala in futuro.
Il Galaxy Round ricorda moltissimo il Galaxy Note 3: stesse misure, stesse finiture in simil-pelle sul posteriore e così via. La differenza è ovviamente nello schermo ricurvo (1080p), che permette al telefono di dondolare sulla scrivania quando vi è appoggiato. Come mostrato in un video girato dalla stessa Samsung, inclinando il dispositivo si può far comparire sullo schermo informazioni su data e ora, sulle chiamate perse o i messaggi ricevuti, oppure mandare in esecuzione il brano musicale successivo della playlist in riproduzione o mostrare la foto successiva nell'archivio. La denominazione commerciale della funzione è "Roll Effect".
Dietro lo schermo i soliti sospetti: processore quad-core (Krait) da 2,3GHz, 3GB di RAM, fotocamera da 13 megapixel, batteria da 2.800mAh. Android 4.3 e connessione LTE, come ribadito dalla scritta impressa sul posteriore. La distribuzione e la vendita per ora sarà limitata al solo mercato nazionale: è solo un primo passo, che servirà a Samsung per fare esperienza e sviluppare la tecnologia per poi impiegarla su larga scala in futuro.
http://www.ansa.it/- Percorso:ANSA > Scienza&Tecnica > Biotech > Dai modelli 'fatti in casa' al computer Dai modelli 'fatti in casa' al computer Così la chimica è entrata nel cyberspazio
Dai modelli 'fatti in casa' al computer
Così la chimica è entrata nel cyberspazio
09 ottobre, 19:14- 1 di 1
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Possono essere considerati i ''Bill Gates'' delle molecole i tre ricercatori premiati con il Nobel per la Chimica per aver portato le molecole nei computer: in questo modo hanno reso possibile elaborare modelli per studiare reazioni altrimenti impossibili da osservare. Con Martin Karplus, Michael Levitt e Arieh Warshel la chimica è entrata in una nuova era, rendendo possibili applicazioni nei campi più diversi, dalle marmitte catalitiche delle automobili alle celle solari, ai farmaci.
Le loro ricerche sono cominciate negli anni '70, quando nei laboratori di chimica e di biologia molecolare i ricercatori costruivano i loro modelli assemblando sferette di plastica colorate. Era stato ricostruito così, ad esempio, il modello più famoso del mondo, quello della doppia elica del Dna. Il salto di qualità è arrivato con i programmi che hanno permesso ai computer di 'disegnare' i modelli con una precisione senza precedenti.
Nel cyberspazio era possibile osservare 'al rallentatore' reazioni che nella realtà avvengono in un millisecondo. Diventava infatti possibile combinare le regole della fisica classica, alle quali obbediscono le grandi molecole, con quelle della fisica quantistica che governano il mondo degli atomi. Ad aprire la strada, tra le fine degli anni '60 e i primi anni '70, era stato l'austriaco Karplus, che all'epoca lavorava già nell'università americana di Harvard. Il suo gruppo è stato il primo a sviluppare programmi informatici capaci di simulare reazioni chimiche con l'aiuto della fisica quantistica. Porta il suo nome l'equazione alla base di una tecnica di diagnosi molto comune, come la Risonanza Magnetica Nucleare.
Pochi anni prima in Israele Warshel e Levitt avevano cominciato a lavorare con un potentissimo computer dal nome suggestivo, Golem, e insieme avevano sviluppato un programma capace di ricostruire il modello delle grandi molecole biologiche. Nel 1970 l'israeliano Warshel, allora trentenne, si unì al gruppo di Karplus portando con sè il suo programma. Quest'ultimo è diventato il punto di partenza per sviluppare un software del tutto nuovo, capace di combinare calcoli molto diversi. Due anni più tardi avevano già pubblicato i primi risultati, che riguardavano però solo le molecole simmetriche e le molecole nello stato di riposo. Il passo in avanti ulteriore è stato il programma 'universale' capace di calcolare la chimica della vita combinando i modelli basati sulle leggi della fisica classica e quelli tipici della fisica quantistica. E' arrivato nel 1976, quando Warshel e Levitt, hanno messo a punto un programma capace di studiare gli enzimi che sono il motore della chimica dei viventi.
Le loro ricerche sono cominciate negli anni '70, quando nei laboratori di chimica e di biologia molecolare i ricercatori costruivano i loro modelli assemblando sferette di plastica colorate. Era stato ricostruito così, ad esempio, il modello più famoso del mondo, quello della doppia elica del Dna. Il salto di qualità è arrivato con i programmi che hanno permesso ai computer di 'disegnare' i modelli con una precisione senza precedenti.
Nel cyberspazio era possibile osservare 'al rallentatore' reazioni che nella realtà avvengono in un millisecondo. Diventava infatti possibile combinare le regole della fisica classica, alle quali obbediscono le grandi molecole, con quelle della fisica quantistica che governano il mondo degli atomi. Ad aprire la strada, tra le fine degli anni '60 e i primi anni '70, era stato l'austriaco Karplus, che all'epoca lavorava già nell'università americana di Harvard. Il suo gruppo è stato il primo a sviluppare programmi informatici capaci di simulare reazioni chimiche con l'aiuto della fisica quantistica. Porta il suo nome l'equazione alla base di una tecnica di diagnosi molto comune, come la Risonanza Magnetica Nucleare.
Pochi anni prima in Israele Warshel e Levitt avevano cominciato a lavorare con un potentissimo computer dal nome suggestivo, Golem, e insieme avevano sviluppato un programma capace di ricostruire il modello delle grandi molecole biologiche. Nel 1970 l'israeliano Warshel, allora trentenne, si unì al gruppo di Karplus portando con sè il suo programma. Quest'ultimo è diventato il punto di partenza per sviluppare un software del tutto nuovo, capace di combinare calcoli molto diversi. Due anni più tardi avevano già pubblicato i primi risultati, che riguardavano però solo le molecole simmetriche e le molecole nello stato di riposo. Il passo in avanti ulteriore è stato il programma 'universale' capace di calcolare la chimica della vita combinando i modelli basati sulle leggi della fisica classica e quelli tipici della fisica quantistica. E' arrivato nel 1976, quando Warshel e Levitt, hanno messo a punto un programma capace di studiare gli enzimi che sono il motore della chimica dei viventi.
mercoledì 9 ottobre 2013
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