Terremoto in Iran, oltre 200 morti
Due scosse ravvicinate
di magnitudo superiore a 6
nella regione nord-occidentale
Oltre sessanta villaggi distrutti
La terra trema in Iran: due forti scosse di magnitudo 6.2 e 6.0 sulla scala Richter con un epicentro a una profondità di circa dieci chilometri hanno colpito oggi il nord-ovest del Paese facendo oltre 200 morti e 1500 feriti, secondo un responsabile iraniano. «Sessanta i villaggi distrutti tra il 60 e l'80%, mentre altri quattro sono stati completamente rasi al suolo», riferisce Khalil Saie, capo del centro delle catastrofi naturali dell'Azerbaigian orientale il cui capoluogo è la città universitaria di Tabriz, con un milione e mezzo di abitanti. Il quadro è desolante. A Tabriz, dove non si segnalano per il momento vittime, l'elettricità è saltata nella maggior parte dei quartieri e il traffico è quasi impazzito.
La gente è stata presa dal panico, terrorizzata è scesa per strada fuggendo dalle case lesionate. «Niente panico, gli aiuti arrivano e i soccorsi sono già sul posto», tranquillizza Saie. «Al momento attuale, 66 gruppi di soccorsi, 185 ambulanze, 40 apparecchi per localizzare i sopravvissuti sotto le macerie sono già operativi insieme a sette unità cinofile», assicura la Protezione civile, mentre il capo della Croce Rossa provinciale precisa che ''210 feriti sono stati ricoverati in ospedale''. Alle due scosse forti (la prima delle 16:53 ora locale, le 14:23 in Italia, la seconda undici minuti dopo) seguono una serie di repliche, meno violente ma percepite dalla gente. Poco dopo l'istituto di studi geologici Usa conferma le due pesanti scosse attribuendo alla prima una magnitudo di 6.4 e di 6.3 alla seconda.
Ai primi tremori le agenzie iraniane non parlano di vittime o danni. Poi dopo qualche ora arrivano le prime notizie di feriti da parte di un responsabile del ministero dell'Interno iraniano, e quindi dei morti. L'Iran è attraversato da numerose faglie e in passato è stato scosso da violenti terremoti, come quello del dicembre 2003 nella città di Bam, nel sud dell'Iran, nel quale hanno perso la vita 31 mila persone. La famosa Cittadella di Bam, considerata la più grande struttura fortificata in mattoni do fango e paglia al mondo, venne devastata insieme a buona parte della città moderna. Lo United States Geological Survey stimo' la magnitudo in 6,6.
La gente è stata presa dal panico, terrorizzata è scesa per strada fuggendo dalle case lesionate. «Niente panico, gli aiuti arrivano e i soccorsi sono già sul posto», tranquillizza Saie. «Al momento attuale, 66 gruppi di soccorsi, 185 ambulanze, 40 apparecchi per localizzare i sopravvissuti sotto le macerie sono già operativi insieme a sette unità cinofile», assicura la Protezione civile, mentre il capo della Croce Rossa provinciale precisa che ''210 feriti sono stati ricoverati in ospedale''. Alle due scosse forti (la prima delle 16:53 ora locale, le 14:23 in Italia, la seconda undici minuti dopo) seguono una serie di repliche, meno violente ma percepite dalla gente. Poco dopo l'istituto di studi geologici Usa conferma le due pesanti scosse attribuendo alla prima una magnitudo di 6.4 e di 6.3 alla seconda.
Ai primi tremori le agenzie iraniane non parlano di vittime o danni. Poi dopo qualche ora arrivano le prime notizie di feriti da parte di un responsabile del ministero dell'Interno iraniano, e quindi dei morti. L'Iran è attraversato da numerose faglie e in passato è stato scosso da violenti terremoti, come quello del dicembre 2003 nella città di Bam, nel sud dell'Iran, nel quale hanno perso la vita 31 mila persone. La famosa Cittadella di Bam, considerata la più grande struttura fortificata in mattoni do fango e paglia al mondo, venne devastata insieme a buona parte della città moderna. Lo United States Geological Survey stimo' la magnitudo in 6,6.
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