Berlusconi attacca i giudici:"Peggio della mafia"
In visita a Milanello il Cavaliere viola il silenzio elettorale
«So di dire una cosa grossa». Sulla salute: «Sto bene»
Allegri e Berlusconi in conferenza stampa (Ansa)
Doveva limitarsi a parlare di Milan, del derby imminente e di Allegri, in ossequio al silenzio elettorale. Ma Silvio Berlusconi, di passaggio a Milanello, non ha resistito e, dopo aver parlato della sua squadra, si messo a sparare a zero contro il nemico di sempre, i giudici. «Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa». Più tardi dirà «Non ho violato alcuna regola»
«PROCESSI PER SCREDITARMI ALL'ESTERO»- La filippica dell'ex premier è continuata con toni durissimi: «In Europa han messo in giro la storia che io ero irriso perchè qui in Italia mi hanno fatto un attacco con il Bunga Bunga che è un'operazione di mistificazione e diffamazione che non si regge su nulla. Da 150mila intercettazioni telefoniche - ha aggiunto - non è venuto fuori un reato e continuano con i processi che sono stati ripresi da tutti i giornali stranieri, dove la magistratura è una cosa seria».
Berlusconi attacca i giudici
A Milanello. Rompe il silenzio elettorale
A Milanello. Rompe il silenzio elettorale
«FISICAMENTE SONO A POSTO»- Berlusconi poi si è autocelebrato, smentendo di esser in cattiva forma: «Fisicamente sono a posto, ho appena qualche difficoltà ad aprire completamente gli occhi ma sono molto orgoglioso di questa campagna elettorale per come ho combattuto dall'inizio alla fine senza un momento di fermo». E ha detto di non temere nessuno:«Avevano detto che temevo gli incontri duri con gli avversari nella cosiddette fosse dei leoni ma ho smentito tutti e ho dimostrato che non temo nessuno». Il silenzio è stato dunque violato. Polemiche in arrivo.
FINOCCHIARO: «NON VINCERÀ» - E infatti non si è fatta attendere la reazione del Pd. Anna Finocchiaro, presidente dei senatori, ha dichiarato: «Il Partito Democratico rispetta come si deve il silenzio elettorale. Berlusconi, facendo le affermazioni che ha fatto - e che non commentiamo -, dimostra di saper vivere solo violando le regole. Ma questo non gli permetterà di vincere».
INGROIA: «NOI RISPETTIAMO LE REGOLE» - «Noi rispettiamo le regole e quindi il silenzio elettorale, altri non lo hanno fatto - è l'analisi del leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia - Non potendo commentare certe dichiarazioni, chiediamo l'autorevole intervento del Presidente della Repubblica, anche a tutela della credibilità della magistratura di cui il Capo dello Stato è supremo garante».
«NESSUNA REGOLA VIOLATA» - Il Cavaliere ha poi ritenuto di puntualizzare: «Io non ho violato alcuna regola. Conclusa una conferenza stampa a Milanello in cui si era parlato soltanto di Milan e di calcio, uscendo dalla stanza, ho risposto a una domanda a margine di un giornalista amico, esprimendo un parere sulla magistratura che, per fortuna, non mi risulta sia ancora un partito politico che chiede voti ai cittadini partecipando alla campagna elettorale. Parlando di magistratura, non mi riferivo ovviamente alla grande maggioranza dei magistrati onesti e irreprensibili, ma a quella minoranza che usa la giustizia a fini di lotta politica». Sulla questione è stata pubblicata anche una nota da Palazzo Grazioli: «Per quanto riguarda le dichiarazioni ad una emittente televisiva ellenica, esse sono state rilasciate dal presidente Berlusconi con l'intesa di non essere utilizzate prima della chiusura delle urne in Italia», emittente che invece avrebbe diffuso le dichiarazioni.
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