SULLA LUNA C’È ACQUA DA SEMPRE, QUINDI COM’È NATA?
Che sulla Luna ci fosse presenza di quantità di acqua più o meno rilevanti, ormai lo pensavano tutti, visto che nei secoli il corpo celeste – anche a causa dell’assenza di atmosfera – è stato sempre soggetto a bombardamenti di ogni genere da parte di asteroidi e comete che l’avrebbero portata su di esso, ma poco probabile è sembrato, prima di oggi, che quest’acqua fosse esistita da sempre sulla Luna, e non fosse quindi soltanto giusta successivamente.
Come dicevo, prima di oggi. Perché le teorie odierne, da qualche ora, mutano, cambiano, si fanno diverse. E a fomentarle non sono scienziati “pazzi”, ma nuovi studi che confermerebbero la presenza di idrossile – sostanza chimica che contiene idrogeno e ossigeno – fin dalla genesi del satellite stesso, perché quest’ultimo è stato ritrovato in profondità nei campioni portati dagli astronauti nel corso delle loro numerose missioni.
In particolare, ad essere meglio analizzati sono stati i reperti raccolti dagli astronauti allunati dall’inizio degli anni 70, dalle missioni Apollo 15, 16 e 17, i quali, pur non possedendo acqua allo stato puro ma in forma “creabile”, appunto con idrossile, fanno sospettare come lo stato fin troppo “ordinato” degli elementi che compongono questi frammenti lasci pensare a qualcosa che è altro rispetto alle odierne teorie sulla formazione dell’unico satellite naturale del nostro pianeta Terra.
La Luna, dunque, avrebbe avuto le credenziali per arrivare all’acqua da prima ancora che la sua crosta si solidificasse, e ciò, in termini pratici, farebbe pensare ad una sua diversa genesi: come avrebbe fatto l’acqua, se il corpo celeste si fosse formato – come pensato finora – con un così caldo “grande impatto”, a resistere a quelle condizioni?
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