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giovedì 30 maggio 2013

http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2013/05/30/news/silvio-non-muore-mai-bufera-su-valeria-rustici-1.7163406

«Silvio non muore mai?» Bufera su Valeria Rustici

Post incriminato su Facebook, si dimette la coordinatrice del circolo Sel Vendola la bacchetta. Marattin: «Sei mesi fa anch’io messo alla berlina»
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    «Ma tipo Silvio no eh? No. Non c’è mai una gioia...».
    Questa volta a inciampare su Facebook è stata la coordinatrice del Circolo Sel di Ferrara Valeria Rustici, che ha trasformato il cordoglio per la morte di Franca Rame in un rammarico di dubbio gusto sulla permanenza tra i vivi dell’ex premier. Non appena si è resa conto dell’impatto delle sue parole ha rimosso il post e si è scusata pubblicamente per aver «peccato d’ingenuità». In serata,«tenendo fede alla mia coerenza», la decisione di dimettersi da coordinatrice del circolo di Ferrara e da componente del coordinamento provinciale: «Qui non si tratta di scoop giornalistici ma della carne viva della mia vita. Della mia persona, del mio impegno, delle mie idee. Della ferita profonda che provocano in me pensieri che non mi appartengono e che mi sono stati ugualmente attribuiti». Dimissioni che ora saranno valutate dal Circolo cittadino e dal coordinamento provinciale: «Quelle poche parole - mettono in chiaro Antonio e Vincenzo Langella - pur inopportune e mal riuscite non possono però cancellare la passione e le competenze che Valeria ha sempre dimostrato nella sua vita, passata a battersi per i più deboli, sempre dalla parte degli ultimi».
    Le scuse, in ogni caso, non le hanno risparmiato critiche e bacchettate. A cominciare dal suo leader: «Cara Valeria, non mi piace la politica che puzza di morte. Io auguro lunga vita a Berlusconi, e auguri a tutti noi di riuscire a sconfiggerlo», ha dichiarato Nichi Vendola.
    Proprio il Governatore della Puglia era stato il destinatario di un’altra “social gaffe” che aveva avuto risalto nazionale: il laborioso “vaffa” postato dall’assessore Luigi Marattin, poi tacciato di omofobia: «Valeria ha fatto un post avventato, come lo fu il mio sei mesi fa - ha detto Marattin - Certo, lei si augura la morte di un politico, io mi ero limitato a mandarlo a quel paese. Ma sono sicuro si tratti di un semplice scivolone che non inficia tanti anni di impegno politico. Essere messi alla berlina per una distrazione non è piacevole, lo so per esperienza. Quindi non voglio che capiti a lei».
    Di sicuro è già capitato al consigliere comunale di Berra Stefano Grillanda (Pdl), che all’indomani del ferimento dei carabinieri di fronte a Palazzo Chigi si dispiaceva che non fossero stati colpiti i politici; all’esponente del Pd di Cento Denis Zappaterra con l’immagine scabrosa contro la polizia; e a Martina Berneschi (Pd Copparo), con quel ’delinquenti’ indirizzato a chi aveva votato Pdl a febbraio.
    «Serve maggiore misura quando ci si esprime, circola già tanto odio e non è necessario aumentare le tensioni - ammonisce Luca Cimarelli, coordinatore provinciale Pdl - La morte non la si augura mai a nessuno». Di «atto grave» parlano Paolo Calvano e Simone Merli, segretari provinciale e comunale del Pd: «La totale assenza di rispetto dimostrata da Valeria Rustici non può essere giustificata in alcun modo». Mentre Massimo Masotti, non ancora smessi i panni di Lodovico, striglia la giovane Valeria come uno zio severo: «Brava la mié ragazéta, una gran dama dabòn!»

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