Nei prossimi giorni le analisi con gli strumenti di bordo di Curiosity
Raccolto il secondo campione di roccia marziana
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Curiosity ha fatto di nuovo centro: il rover della Nasa ha infatti perforato la sua seconda roccia marziana, denominata 'Cumberland', e ha raccolto un nuovo campione di polveri che sarà analizzato nei prossimi giorni grazie agli strumenti di bordo
Curiosity raccoglie campione di roccia marziana
Roma, 21-05-2013
Curiosity ha fatto di nuovo centro: il rover della Nasa ha infatti perforato la sua seconda roccia marziana, denominata 'Cumberland', e ha raccolto un nuovo campione di polveri che sarà analizzato nei prossimi giorni grazie agli strumenti di bordo.
L'obiettivo e' quello di cercare ulteriori conferme dei risultati ottenuti con la prima trivellazione della roccia 'John Klein', che aveva rivelato come in passato il pianeta rosso avesse avuto condizioni ambientali adatte ad ospitare la vita.
Le immagini pubblicate dalla Nasa mostrano il nuovo 'morso' che Curiosity ha impresso nella roccia lo scorso 19 maggio: si tratta di un buco profondo 6,6 centimetri e largo 1,6 centimetri, scavato poco distante dal sito della prima perforazione eseguita tre mesi fa.
La roccia Cumberland, infatti, e' posizionata poco piu' a Ovest rispetto alla John Klein, da cui dista meno di tre metri.
Le due rocce si trovano incastonate sul fondo di una bassa depressione del terreno chiamata 'Yellowknife Bay': entrambe sono piatte, con pallide venature e una superficie irregolare. Nonostante queste similitudini, la Cumberland sembra avere piu' granuli resistenti all'erosione che determinano le irregolarita' superficiali.
Queste protuberanze sono concrezioni o agglomerati di minerali che potrebbero essersi formati quando in passato l'acqua bagnava la roccia.
L'obiettivo e' quello di cercare ulteriori conferme dei risultati ottenuti con la prima trivellazione della roccia 'John Klein', che aveva rivelato come in passato il pianeta rosso avesse avuto condizioni ambientali adatte ad ospitare la vita.
Le immagini pubblicate dalla Nasa mostrano il nuovo 'morso' che Curiosity ha impresso nella roccia lo scorso 19 maggio: si tratta di un buco profondo 6,6 centimetri e largo 1,6 centimetri, scavato poco distante dal sito della prima perforazione eseguita tre mesi fa.
La roccia Cumberland, infatti, e' posizionata poco piu' a Ovest rispetto alla John Klein, da cui dista meno di tre metri.
Le due rocce si trovano incastonate sul fondo di una bassa depressione del terreno chiamata 'Yellowknife Bay': entrambe sono piatte, con pallide venature e una superficie irregolare. Nonostante queste similitudini, la Cumberland sembra avere piu' granuli resistenti all'erosione che determinano le irregolarita' superficiali.
Queste protuberanze sono concrezioni o agglomerati di minerali che potrebbero essersi formati quando in passato l'acqua bagnava la roccia.
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