curiosi

venerdì 7 giugno 2013

http://www.corriere.it/politica/13_giugno_07/grillo-parlamento-scatola-tonno_0fa5dafa-cf76-11e2-b6a8-ee7758ca2279.shtml

Grillo contro il Parlamento: È una scatola
di tonno vuota. O lo seppelliamo o lo rifondiamo

Post sul suo blog: «Non serve a nulla. Spossessato sul suo ruolo di voce dei cittadini, potrebbe chiudere domani»

Beppe Grillo (Lo Bianco)Beppe Grillo (Lo Bianco)
«La scatola di tonno è vuota»; «potrebbe chiudere domani»; «é un simulacro»; «la tomba maleodorante della Seconda Repubblica»: sono le espressioni non proprio urbane a cui ha deciso di ricorrere Beppe Grillo in un post, al solito durissimo, sul suo blog. Nel giorno in cui due suoi deputati, Furnari e Labriola, sono passati al gruppo misto, non in maniera indolore.
«NON SERVE A NULLA»- La filippica di Grillo parte così: «il Parlamento ha ancora un senso? Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla. Il Parlamento, luogo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini» . Il comico si interroga poi sulla rappresentanza: «Chi rappresenta ormai questo luogo? Deputati e senatori sono nominati dai dirigenti della "ditta" del pdmenoelle (così si dice la chiami Gargamella Bersani in privato) e di un condannato in secondo grado per evasione fiscale che altrove sarebbe in fuga in lidi lontani. I parlamentari nominati dai partiti non rappresentano nessun elettore, neppure sé stessi. Sono solo impiegati con un ottimo stipendio adibiti a pigiare bottoni a comando».
«POTREBBE CHIUDERE DOMANI»- Secondo il leader del M5S Montecitorio è totalmente esautorato da Palazzo Chigi: «Fare leggi è il suo compito, ma le leggi, al suo posto, le fa il Governo sotto forma di decreti a pioggia, quasi sempre approvati in aula. Il Governo, in teoria, ha il compito di governare, non di sostituirsi al Parlamento. Camera e Senato, sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo. Una situazione degna di deliri da funghi allucinogeni». E il post procede con alcuni interrogativi: «A che serve questo Parlamento? A cosa servono le elezioni?». E si conclude con una minaccia: «Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se accorgerebbe. E' un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota».

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