Iva, Berlusconi attacca i patti dell' Ue
Letta: «Riflessi al G8? Nessuna eco»
L'ex premier: «Sforiamo i vincoli di bilancio, tanto
non ci cacciano. Inaccettabile che non si trovino i fondi»
Silvio Berlusconi (LaPresse)
«Congelare» l'aumento dell'Iva è fondamentale. E per farlo il governo deve «sforare» il limite del 3% del rapporto deficit/Pil, nonostante gli impegni presi con l'Ue, «tanto non ci cacciano». Sono le parole pronunciate dall'ex premier Silvio Berlusconi che è intervenuto all'inaugurazione di una casa di cura sui Colli di Pontida, in provincia di Bergamo. «Si dice che il Governo stia affannosamente cercando 8 miliardi - ha detto il Cavaliere - ma quale azienda, non si possono tagliare i costi dell'1%? È veramente una cosa non accettabile che non si riescano a trovare questi fondi». «Il governo non potrà mai creare lavoro - ha aggiunto Berlusconi - il lavoro lo possono creare solo gli imprenditori, dobbiamo sostenere questi capitani coraggiosi che oggi dobbiamo chiamare eroi».
PATTI UE - Silvio Berlusconi ha quindi parlato di Ue e di fiscal compact. Appena insediato il governo Letta ha infatti confermato l'impegno a mantenere il deficit entro il 2,9% del Pil nel 2013 per non compromettere l'uscita dalla procedura per deficit eccessivo decisa dalla Commissione europea il 29 maggio. «Si dice che l'Unione europea non lo consente perchè superiamo il 3% del debito - ha detto il Cavaliere sempre a proposito del taglio dei costi - Andiamo sopra il Patto fiscale, il Fiscal compact e il debito. Bisogna che qualcuno nel governo abbia il coraggio e l'autorità di andare a Bruxelles e di dire a quei signori: noi siamo in queste condizioni perchè ci avete cacciato voi con la vostra dannata politica di austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose, da qui in avanti il limite del 3% del Fiscal compact ve lo potete dimenticare». Berlusconi è tornato più volte, nel corso del suo intervento, sull'atteggiamento da tenere in Europa. «Bisogna che chi va su non sbatta i tacchi di fronte a queste autorità di Bruxelles che, per nove anni di esperienza che ho io - ha detto il Cavaliere - a trattare a Bruxelles sono sempre quelli che tutti i Paesi mandano lì perchè li vogliono mandare via».
LETTA - Quasi immediata la risposta di Palazzo Chigi: rispetteremo gli impegni di bilancio, la nostra posizione resta la stessa ed è stata ribadita anche nell'incontro di sabato con il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Poi in serata anche l'intervento di Enrico Letta che sta partecipando al summit del G8 in Irlanda del Nord. «Nella sessione sull'economia ho ribadito l'impegno a mantenere i patti con l'Unione europea, in particolare la regola del 3%», ha detto il premier, secondo quanto viene riferito, a conclusione dell'incontro tra gli Otto grandi sulla crisi economica. «Sulle affermazioni di Berlusconi - ha aggiunto Letta - dentro la sala non c'è stata nessuna eco, nessun rilievo, non ne hanno parlato neanche. Probabilmente non sono stati neppure informati».
ROTTAMAZIONE - Il Cavaliere inizialmente non voleva prendere la parola, ma poi ha ceduto all'invito dei presenti e ha iniziato a parlare a braccio proprio con la battuta sulla sua «rottamazione». «Tutti mi vogliono rottamare ed io ho portato qui le mie cose perchè sono il primo ospite di questa struttura», ha scherzato il Cavaliere. Il tema della sua «rottamazione» lo ha poi ripreso alla fine del discorso, dopo aver parlato di politica ed economia, per sorridere di chi a suo dire lo vuole rottamare, spiegando che la casa di cura che ha inaugurato sarebbe la cornice ideale per trasferirsi. Berlusconi ha anche garantito di non essere «una mummia», come sostiene Beppe Grillo e ha metaforicamente invitato a toccarlo: «Non sono truccato - ha garantito -, sono bello di natura così. Devo ringraziare solo mamma e papà».
Nessun commento:
Posta un commento