Russia, elicottero Mi-8 si schianta, 19 morti. A Baikonur cade razzo dopo lancio, fortunatamente senza persone a bordo
2 luglio 2013
Nella foto catturata da un video trasmesso dall'emittente Russia24, le fasi del lancio del razzo dalla base di Baikonur
Sono 23 i morti, tra cui 10 bambini, secondo la Interstate Aviation Committee (Iac), dopo l'incidente a un elicottero Mi-8 che si è schiantato in Yakutia (Russia orientale). A bordo al momento dello schianto c'erano 28 persone. «Il funzionario ha aggiunto che l'elicottero è entrato in un "forte flusso d'aria verso il basso», ha toccato con il lato posteriore la montagna, ha colpito il suolo e ha preso fuoco. Restano cinque i sopravvissuti, tra cui un bimbo: lo riferisce Itar-Tass citando il vicepremier della Yakuzia.
Cade razzo dopo lancioIl lancio di un razzo Proton-M che portava tre satelliti di navigazione Glonass si è trasformato in pochi minuti in un incidente, trasmesso in diretta tv. A pochi secondi dal lancio, presso il cosmodromo di Baikonur, «il razzo ha cambiato traiettoria, é caduto ed esploso», ha fatto sapere il portavoce dell'Agenzia federale per lo Spazio, Roscosmos. L'operazione era seguita dal vivo dal canale Rossiya 24. Sulle cause dell'incidente - che ha arrecato un danno da 200 milioni di dollari - indagherà una commissione d'inchiesta, istituita ad hoc e guidata dal vice capo di Roscosmos, Alexander Lopatin.
Una fonte dell'industria spaziale russa ha detto all'agenzia Ria Novosti che le prime conclusioni sull'accaduto dovrebbero essere rese note in due o tre giorni e che al momento si parla di guasto tecnico. La stessa fonte ha riferito che i lanci da Baikonour saranno sospesi, con ogni probabilità, per i prossimi 2 o 3 mesi perché l'intera zona é stata contaminata dal carburante tossico del razzo. I tre Glonass dovevano prendere posto nella costellazione di satelliti, necessaria all'omonimo sistema di navigazione, nato come rivale dell'americano Gps ma che finora ha registrato diversi flop e incidenti.
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