Nella foto catturata da un video trasmesso dall'emittente Russia24, le fasi del lancio del razzo dalla base di BaikonurNella foto catturata da un video trasmesso dall'emittente Russia24, le fasi del lancio del razzo dalla base di Baikonur
Sono 23 i morti, tra cui 10 bambini, secondo la Interstate Aviation Committee (Iac), dopo l'incidente a un elicottero Mi-8 che si è schiantato in Yakutia (Russia orientale). A bordo al momento dello schianto c'erano 28 persone. «Il funzionario ha aggiunto che l'elicottero è entrato in un "forte flusso d'aria verso il basso», ha toccato con il lato posteriore la montagna, ha colpito il suolo e ha preso fuoco. Restano cinque i sopravvissuti, tra cui un bimbo: lo riferisce Itar-Tass citando il vicepremier della Yakuzia.
Cade razzo dopo lancioIl lancio di un razzo Proton-M che portava tre satelliti di navigazione Glonass si è trasformato in pochi minuti in un incidente, trasmesso in diretta tv. A pochi secondi dal lancio, presso il cosmodromo di Baikonur, «il razzo ha cambiato traiettoria, é caduto ed esploso», ha fatto sapere il portavoce dell'Agenzia federale per lo Spazio, Roscosmos. L'operazione era seguita dal vivo dal canale Rossiya 24. Sulle cause dell'incidente - che ha arrecato un danno da 200 milioni di dollari - indagherà una commissione d'inchiesta, istituita ad hoc e guidata dal vice capo di Roscosmos, Alexander Lopatin.
Una fonte dell'industria spaziale russa ha detto all'agenzia Ria Novosti che le prime conclusioni sull'accaduto dovrebbero essere rese note in due o tre giorni e che al momento si parla di guasto tecnico. La stessa fonte ha riferito che i lanci da Baikonour saranno sospesi, con ogni probabilità, per i prossimi 2 o 3 mesi perché l'intera zona é stata contaminata dal carburante tossico del razzo. I tre Glonass dovevano prendere posto nella costellazione di satelliti, necessaria all'omonimo sistema di navigazione, nato come rivale dell'americano Gps ma che finora ha registrato diversi flop e incidenti.