questo blog è un cofanetto pieno di piccole esperienze personali. di Beppe La Forgia
curiosi
giovedì 19 giugno 2014
lunedì 16 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
Mose, nel "sistema Galan" spunta anche Giulio Tremonti - http://www.unita.it/italia/inchiesta-mose-venezia-orsoni-galan-segretaria-mazzetta-tremonti-tangenti-corruzione-finanza-arresti-1.573652
Mose, nel "sistema Galan"
spunta anche Giulio Tremonti
A Venezia si prepara una settimana decisiva per l'inchiesta che ha sconquassato la città lagunare tra fondi neri e sprechi per centinaia e centinaia di milioni, mazzette, finanziamenti illeciti e assunzioni stile parentopoli. Una rete di malaffare, una cricca politico-imprenditoriale che andava avanti da una decina d’anni con numeri da capogiro: 35 arrestati (dieci ai domiciliari), un centinaio di indagati per reati che vanno dalla corruzione alla frode fiscale passando per il finanziamento illecito ai partiti, con un giro di tangenti e affari illeciti tra i 20-25 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha sequestrato a titolo preventivo beni per 40 milioni tra cui la villa e le barche di Galan e opere d’arte (quadri di Canaletto).
INCHIESTA | Mazzette per politici e magistrati
GIP | «Stipendiati per "oliare"»
IL VIDEO | La prima volta del Mose
Le fonti di prova sono accertamenti bancari, la scoperta di fondi neri su conti esteri, pedinamenti, intercettazioni ma soprattutto i verbali dei costruttori e dei responsabili del Consorzio Venezia Nuova, da Giovanni Mazzacurati, dominus e regista del sistema di tangenti basato sul principio ferreo che tutti hanno prezzo, dai politici a chi ha funzioni di controllo (magistrati e Guardia di finanza). Basta pagare.
Ma in attesa dei nuovi verbali, di nuove rivelazioni o, come dicono sia Orsoni che Galan respingendo ogni accusa, «di fare chiarezza», dalle circa 400 pagine della richiesta di custodia cautelare emergono già nuovi filoni di indagine. Il numero degli omissis nei verbali alimenta l’idea di prossimi sviluppi di indagine. Magari presso altre procure.
Il sistema Galan, ad esempio, fa già intravedere nuovi sviluppi. Per fare cassa in modo illecito e sfuggire ai controlli, entrava con prestanome nelle società che lavoravano all'interno del Consorzio Venezia Nuova incassando la percentuale sugli utili sui lavori per il Mose. L’ex governatore e uomo di punta di Forza Italia avrebbe così incassato circa 5 milioni di euro. Corrotti e corruttori in un solo corpo. L’ex segretaria di Galan Claudia Minutillo, detta anche la Dama nera, era diventata il vertice di un triangolo Galan-Chisso-Minutillo. In un interrogatorio Minutillo, dice che «Baita decise di assegnare delle quote di Adria infrastrutture a Galan e Chisso attraverso dei prestanome. Una attraverso la Pvp di Padova, che fa riferimento a Paolo Venuti, amico e uomo di Galan». Chisso aveva il 5 per cento di Adria e Galan il 7 per cento. La Finanza ha trovato tracce di investimenti in Croazia e in Indonesia.
I tre pm veneziani Ancillotto, Bucini e Tonino e la Guardia di finanza stanno tirando anche un altro filo dell’inchiesta, quello che porta dritto al ministero delle Finanze e a una parte precisa della Guardia di finanza. L’arresto del generale Emilio Spaziante (corruzione) e la richiesta di arresto (respinta dal gip) di Marco Milanese (ex della GdF prima dell’avventura politica e parlamentare nel Pdl accanto a Tremonti di cui è stato il consigliere politico) è una storia ancora tutta da scrivere.
Secondo la Minutillo, in particolare, l’ex ministro dell’economia sarebbe stato tra i destinatari delle somme raccolte da Giovanni Mazzacurati e in particolare di una supermazzetta da mezzo milione di euro.
A Spaziante al momento è contestata l’offerta di due milioni e mezzo di euro per congelare alcuni controlli sul CvN in corso proprio da parte dei suoi stessi uomini a Venezia. Milanese ne ha incassati 500 mila per aver liberato un finanziamento Cipe di 600 mila euro destinati al CvN e che era stato bloccato. Il punto è che sono stati perquisiti altri due alti ufficiali delle Fiamme Gialle. I finanzieri hanno bussato a casa di Mario Forchetti, generale di Corpo d’armata in congedo, che dalla primavera 2013 il governatore Roberto Maroni ha promosso controllore degli appalti in Lombardia, alla guida cioè del Comitato regionale per la trasparenza degli appalti. In pratica il Cantone di Maroni. Perquisizioni anche a casa dell’ex generale Walter Manzon, fino a tre anni fa comandante generale a Venezia e oggi numero uno della Finanza in Puglia. Non risultano al momento indagati. Ma il filone che coinvolge la Finanza diventa ogni giorno più inquietante. Anche per chi sta facendo le indagini.
Infine c’è un terzo filone. Riguarda il nuovo ospedale di Padova su cui, come risulta da alcune intercettazioni riportate nell’ordinanza di custodia, Giovanni Mazzacurati aveva messo gli occhi. Per questo nel 2012 e nel 2013, prima di essere arrestato, si stava muovendo per creare il «consenso politico al progetto». Da qui alcuni incontri con rappresentanze istituzionali, come una cena documentata con l'allora sindaco di Padova Flavio Zanonato a Le Calandre. Il costruttore Pio Savioli - arrestato nella prima tranche dell'inchie- sta nel luglio scorso - in una intercettazione telefonica definisce la cena «abbastanza importante» perché «il capo supremo mio (Mazzacurati, ndr) era un po’ scoglionato e invece è ritornato arzillo». Un incontro che al momento non ha avuto rilevanza per le indagini.
INCHIESTA | Mazzette per politici e magistrati
GIP | «Stipendiati per "oliare"»
IL VIDEO | La prima volta del Mose
Le fonti di prova sono accertamenti bancari, la scoperta di fondi neri su conti esteri, pedinamenti, intercettazioni ma soprattutto i verbali dei costruttori e dei responsabili del Consorzio Venezia Nuova, da Giovanni Mazzacurati, dominus e regista del sistema di tangenti basato sul principio ferreo che tutti hanno prezzo, dai politici a chi ha funzioni di controllo (magistrati e Guardia di finanza). Basta pagare.
Ma in attesa dei nuovi verbali, di nuove rivelazioni o, come dicono sia Orsoni che Galan respingendo ogni accusa, «di fare chiarezza», dalle circa 400 pagine della richiesta di custodia cautelare emergono già nuovi filoni di indagine. Il numero degli omissis nei verbali alimenta l’idea di prossimi sviluppi di indagine. Magari presso altre procure.
Il sistema Galan, ad esempio, fa già intravedere nuovi sviluppi. Per fare cassa in modo illecito e sfuggire ai controlli, entrava con prestanome nelle società che lavoravano all'interno del Consorzio Venezia Nuova incassando la percentuale sugli utili sui lavori per il Mose. L’ex governatore e uomo di punta di Forza Italia avrebbe così incassato circa 5 milioni di euro. Corrotti e corruttori in un solo corpo. L’ex segretaria di Galan Claudia Minutillo, detta anche la Dama nera, era diventata il vertice di un triangolo Galan-Chisso-Minutillo. In un interrogatorio Minutillo, dice che «Baita decise di assegnare delle quote di Adria infrastrutture a Galan e Chisso attraverso dei prestanome. Una attraverso la Pvp di Padova, che fa riferimento a Paolo Venuti, amico e uomo di Galan». Chisso aveva il 5 per cento di Adria e Galan il 7 per cento. La Finanza ha trovato tracce di investimenti in Croazia e in Indonesia.
I tre pm veneziani Ancillotto, Bucini e Tonino e la Guardia di finanza stanno tirando anche un altro filo dell’inchiesta, quello che porta dritto al ministero delle Finanze e a una parte precisa della Guardia di finanza. L’arresto del generale Emilio Spaziante (corruzione) e la richiesta di arresto (respinta dal gip) di Marco Milanese (ex della GdF prima dell’avventura politica e parlamentare nel Pdl accanto a Tremonti di cui è stato il consigliere politico) è una storia ancora tutta da scrivere.
Secondo la Minutillo, in particolare, l’ex ministro dell’economia sarebbe stato tra i destinatari delle somme raccolte da Giovanni Mazzacurati e in particolare di una supermazzetta da mezzo milione di euro.
A Spaziante al momento è contestata l’offerta di due milioni e mezzo di euro per congelare alcuni controlli sul CvN in corso proprio da parte dei suoi stessi uomini a Venezia. Milanese ne ha incassati 500 mila per aver liberato un finanziamento Cipe di 600 mila euro destinati al CvN e che era stato bloccato. Il punto è che sono stati perquisiti altri due alti ufficiali delle Fiamme Gialle. I finanzieri hanno bussato a casa di Mario Forchetti, generale di Corpo d’armata in congedo, che dalla primavera 2013 il governatore Roberto Maroni ha promosso controllore degli appalti in Lombardia, alla guida cioè del Comitato regionale per la trasparenza degli appalti. In pratica il Cantone di Maroni. Perquisizioni anche a casa dell’ex generale Walter Manzon, fino a tre anni fa comandante generale a Venezia e oggi numero uno della Finanza in Puglia. Non risultano al momento indagati. Ma il filone che coinvolge la Finanza diventa ogni giorno più inquietante. Anche per chi sta facendo le indagini.
Infine c’è un terzo filone. Riguarda il nuovo ospedale di Padova su cui, come risulta da alcune intercettazioni riportate nell’ordinanza di custodia, Giovanni Mazzacurati aveva messo gli occhi. Per questo nel 2012 e nel 2013, prima di essere arrestato, si stava muovendo per creare il «consenso politico al progetto». Da qui alcuni incontri con rappresentanze istituzionali, come una cena documentata con l'allora sindaco di Padova Flavio Zanonato a Le Calandre. Il costruttore Pio Savioli - arrestato nella prima tranche dell'inchie- sta nel luglio scorso - in una intercettazione telefonica definisce la cena «abbastanza importante» perché «il capo supremo mio (Mazzacurati, ndr) era un po’ scoglionato e invece è ritornato arzillo». Un incontro che al momento non ha avuto rilevanza per le indagini.
giovedì 5 giugno 2014
I pistacchi prevengono il diabete, riducono l’insulina - http://www.vitadidonna.org/salute/11167-pistacchi-contro-il-diabete-bassi-livelli-di-insulina-in-chi-li-mangia.html
Un alimento potrebbe esser d’ausilio per la lotta contro il diabete. Si tratta del pistacchio, ricco di grassi insaturi. Uno studio dimostra il ruolo benefico dei pistacchi soprattutto nella fase che precede l’insorgere della patologia.
I pistacchi sono buoni e sani, verrebbe da dire dopo aver letto i risultati della ricerca spagnola della Roviri Virgilio University.
Sulle caratteristiche positive della frutta secca esistono diversi studi, parliamo non solo di pistacchi ma anche di altra frutta con guscio come le mandorle o le noci.
Sono alimenti ricchi di grassi insaturi, proteine vegetali, vitamine, fibra alimentare, minerali, oltre ad altre sostanze come fitosteroli (che riescono ad abbassare il colesterolo)
Lo studio spagnolo, presentato a Sofia, in Bulgaria, nel corso del congresso europeo sull’obesità, dimostra che mangiare pistacchi può essere un’arma in più contro il diabete.
Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno coinvolto nello studio 54 volontari. Tutti avevano in comune uno stato di obesità o di sovrappeso, oltre ad essere nella fase pre-diabete.
La ricerca è durata 8 mesi durante i quali a tutti i partecipanti è stata prescritta una dieta mediterranea, mentre ad alcuni, in aggiunta, è stato indicato di mangiare ogni giorno 57 grammi di pistacchi.
L’analisi dei dati raccolti ha dimostrato che, tra chi aveva mangiato i pistacchi e chi non li aveva nel menù, non si è rilevata una particolare differenza di peso corporeo.
La cosa interessante, è che nei mangiatori di pistacchi il livello di insulina si era ridotto in modo sensibile.
Secondo i ricercatori, questo effetto benefico è riconducibile al fatto che l’organismo di chi mangiava pistacchi riusciva ad elaborare in modo migliore gli zuccheri contenuti negli alimenti.
Il merito andrebbe proprio ad alcuni composti, come i grassi insaturi, le fibre e gli antiossidanti che, assemblati tra loro solo come madre natura riesce a fare, facilitano all’organismo il compito di elaborare gli zuccheri.
http://www.lapresse.it/economia/eni-accordi-per-sfruttamento-giacimento-perla-in-venezuela-1.519741
Eni, accordi per sfruttamento giacimento Perla in Venezuela
venerdì 16 maggio 2014
venerdì 2 maggio 2014
Banda larga: Renzi... se ne frega! - Scritto da M5S Camera News pubblicato il 29.04.14 13:50
Banda larga: Renzi... se ne frega!
Il presidente del Consiglio Renzi 'leggi zero' ha impreziosito anche la misera statistica dei decreti attuativi emanati, fermi allo 0,9%, con la scadenza del cosiddetto Decreto Scavi. E' l'ennesima conferma del fatto che, al di là di chiacchiere e proclami, banda larga e agenda digitale non sono una priorità del Governo e, nella sostanza, Renzi se ne frega.
Il decreto attuativo al Destinazione Italia, che avrebbe dovuto introdurre snellimenti alla burocrazia per gli scavi, è infatti scaduto il 22 aprile. La finalità del provvedimento era quella di favorire la diffusione della banda larga e ultralarga nel territorio nazionale tramite tecniche innovative di scavo.
Non se ne farà niente, eppure il nostro paese avrebbe bisogno come il pane di investimenti in questo campo, nel quale siamo (come al solito) rimasti indietro.
L'Italia è attualmente penultima in Europa per quanto riguarda la velocità della banda (Eurostat) ed è relegata sul fondo della classifica anche per quanto riguarda l'accesso a internet, disponibile per il 63,3% delle famiglie del Centro-Nord e solo per il 55,1% dei residenti nelle regioni del Sud.
I Governi che si stanno succedendo si sono dimostrati inefficienti non sono in quanto hanno stanziato pochissime risorse per la connettività, ma anche inadempienti in quanto non sono stati neppure in grado di emanare dei semplici decreti attuativi. Renzi, il nuovo che avanza, non fa eccezione.
Roberto Mancini è morto - Scritto da M5S Camera News pubblicato il 30.04.14 12:08
Roberto Mancini è morto
Roberto Mancini è morto. Il poliziotto che ha scoperto la Terra dei Fuochi è stato ucciso dallo stesso male che ha cercato di combattere. Il primo pensiero va alla famiglia a cui ci stringiamo silenziosamente in un momento di dolore che non trova parole per esprimersi.
Il secondo pensiero è che pagheranno tutti i colpevoli, ed è una promessa. In questi giorni il Movimento 5 Stelle aveva chiesto ancora una volta un adeguato risarcimento, dovuto, per Mancini. Il cancro che lo ha ucciso è diretta conseguenza del suo lavoro d'inchiesta, sia per Polizia di Stato che per la Commissione d'Inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Qualcuno ha pagato? Solo 5000 euro da parte del Ministero dell'Interno, dal Parlamento zero euro. E' una questione di soldi? No, di dignità dello Stato, che sta vicino ai suoi servitori e non li abbandona mai.
Invece Roberto Mancini è morto nell'abbandono dello Stato a cui aveva giurato fedeltà. La promessa di una fedeltà mantenuta fino in fondo, ma non reciproca.
Qualcuno, e noi sappiamo i nomi, ha le mani sporche di sangue. Non è il momento di essere gentili, diplomatici, ipocriti. Come per i rifiuti, il problema è stato coperto per poi trovarci davanti ad un disastro ambientale senza paragoni in Europa. Ecco, in questi giorni i rappresentanti delle Istituzioni, preposte a dare il giusto riconoscimento e risarcimento a Mancini hanno tergiversato, rimandato, chiacchierato. Ora basta. Questi sono omicidi di Stato, e che nessuno si azzardi ad alzare polveroni che confondono i cittadini.
Roberto Mancini nel 1996 aveva scoperto tutto sulla Terra dei Fuochi, ben 300 pagine d'indagine. Finite dove? In un cassetto chiuso a chiave. Oggi non permetteremo più questi giochetti di politica affaristica che si arricchisce anche sulla monnezza e sulla pelle dei veri servitori dello Stato.
Il Movimento chiede e pretende i Funerali di Stato per il poliziotto, quale dovuto omaggio e saluto ad uno dei migliori investigatori dei recenti anni. La sua lotta non finisce qui però, la porteremo avanti, perché la monnezza non siede solo in strada.
(photo copyright Mauro Pagnano)
venerdì 28 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
Certo che con gli accordi commerciali nulla possiamo contro, però con l'asso pigliatutto SKY la motoGP si è come disgregata senza il magico connubio MOTOGPG-GUIDO MEDA, infatti ai nuovi telecronisti SKY manca la "francobollatura" di Guido e altre chicche spiritose che un pò pepavano la competizione.Con il tempo chi segue SKY dovrà abituarsi alla nuova e "imitata" conduzione.....
mercoledì 19 marzo 2014
martedì 18 marzo 2014
venerdì 14 marzo 2014
giovedì 13 marzo 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)