Grisky si è detto convinto che nessun altro costruttore sta lavorando così velocemente come Gm sul fronte delle reti Lte e del fatto che di Gm è anche (ad oggi) l'applicazione più ampia dei servizi 4G nel settore automotive. Uno sforzo, che interessa come noto praticamente tutte le principali case automobilistiche, finalizzato a garantire quell'offerta di soluzioni di infotainment nell'abitacolo divenuta ormai imprescindibile. E la corsa alle reti Lte si spiega anche con un altro fattore: l'industria delle quattro ruote deve necessariamente pareggiare i cicli di sviluppo di quella tecnologica, che sono di 12-24 mesi e non di qualche anno. Anche in campo automobilistico, insomma, serve pensare al modello di aggiornamento via app dei sistemi installati e di questo il top manager di Gm si è detto assolutamente convinto.
Video in streaming per i passeggeri dei sedili posteriori e servizi di diagnostica avanzata del veicolo, tornando all'essenza dell'annuncio di Barcellona, saranno quindi uno dei plus dei modelli 2015 di Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac (auto, truck e crossover) in commercio a partire dall'anno prossimo in Nord America. Alle connessioni dati in banda larghissima (le reti 4G promettono velocità fino a 10 volte superiori a quelle dei network 3G) si accompagneranno hot spot Wi-Fi installati a bordo dei veicoli, aggiornamenti in tempo reale sul traffico e download di applicazioni finalizzate a migliorare l'esperienza di guida e di viaggio (At&T e Gm lavoreranno fianco a fianco anche in questa direzione,
appoggiandosi al framework che la casa automobilistica ha messo a disposizione degli sviluppatori). Il tutto attingendo dai dati residenti nella cloud e gestendo le varie attività attraverso la piattaforma di infotainment OnStar, sbarcata per la prima volta sui veicoli Gm nel 1996.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il sistema 4G Lte è integrato nel sistema elettrico del veicolo ed include un'antenna esterna per ottimizzare la copertura del segnale e le prestazioni in fase di download e upload dei dati. Non sarà quindi necessario disporre di uno smartphone per utilizzare i servizi Internet (telefonini e tablet si potranno comunque collegare alla rete mobile via wireless per navigare online) perché l'auto stessa opererà di fatto da dispositivo connesso, abilitando tutte le funzionalità disponibili nel computer di bordo.
appoggiandosi al framework che la casa automobilistica ha messo a disposizione degli sviluppatori). Il tutto attingendo dai dati residenti nella cloud e gestendo le varie attività attraverso la piattaforma di infotainment OnStar, sbarcata per la prima volta sui veicoli Gm nel 1996.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il sistema 4G Lte è integrato nel sistema elettrico del veicolo ed include un'antenna esterna per ottimizzare la copertura del segnale e le prestazioni in fase di download e upload dei dati. Non sarà quindi necessario disporre di uno smartphone per utilizzare i servizi Internet (telefonini e tablet si potranno comunque collegare alla rete mobile via wireless per navigare online) perché l'auto stessa opererà di fatto da dispositivo connesso, abilitando tutte le funzionalità disponibili nel computer di bordo.
L'auspicio del produttore, questo almeno l'indicazione espressa da Grisky, è quello che la connettività su rete mobile ad alta velocità sia un attributo necessario anche nelle auto di fascia medio bassa e non solo nei modelli top di gamma. Indicazione che lascia pensare a una prossima disponibilità dei servizi Lte su una porzione più ampia del catalogo di General Motors, che a Barcellona ha comunque già confermato l'intenzione di collaborare con altri operatori per garantire la connettività 4G sulle vetture Opel, Vauxhall, Chevrolet e Cadillac in Europa.
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