Berlusconi: via multe di Equitalia
"Otto mld a famiglie e imprese"
(AGI) - Roma, 6 feb. - "Chi ha dei problemi con il fisco potra' vedersi cancellate le multe e le penalita' e pagare solo le imposte che non ha pagato". Continua l'offensiva 'anti-tasse' di Silvio Berlusconi, diventata ormai il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale. "Equitalia nell'ultimo anno ha portato avanti un rapporto che qualcuno ha definito di violenza nei confronti dei contribuenti", sostiene l'ex premier intervistato a Radio24. "Abbiamo intenzione di introdurre altre modifiche: per esempio un cittadino potra' andare preventivamente da Equitalia per chiedere un consiglio e interpretare le leggi che ci sono", aggiunge il Cavaliere. In dettaglio, Berlusconi illustra i suoi provvedimenti mirati ad alleggerire il peso fiscale sulle famiglie: abolizione dell'Imu dal 2013, restituzione dell'Imu del 2012, decontribuzione e detassazione per le assunzioni di lavoratori. Questi i primi provvedimenti che Silvio Berlusconi ha intenzione di portare nelle prime tre riunioni del Consiglio dei ministri, qualora riuscisse a vincere le elezioni. Inoltre l'ex premier esclude l'aumento dell'Iva: "Abbiamo gia' lavorato sui singoli provvedimenti, gia' in gran parte scritti. La sinistra, invece, vuole la patrimoniale".
Il Cavaliere ha quindi intenzione di destinare, con la riduzione del costo della macchina dello Stato, "otto miliardi alle imprese e otto miliardi alle famiglie con la riduzione dell'Irpef pagata sulle famiglie gia' dal terzo anno". "Cominceremo dal quoziente familiare, poi in quattro anni ci sara' l'eliminazione dell'Irap", dice l'ex premier. In quanto ai mancati introiti o alla copertura finanziaria dei suoi provvedimenti, il Cavaliere e' meno preciso. Per l'Imu da restituire ha parlato di un accordo prossimo venturo (ancora allo stato embrionale) con la Svizzera per tassare i capitali italiani (anonimi) in quel Paese. In quanto poi ai 16 miliardi del taglio dell'Irap, ha spiegato ieri sera a 'Ballaro', "potrebbero venire immettendo sul mercato beni immobili o quote di partecipazioni dello Stato".
In ogni caso si dice sicuro: "Riusciremo ad evitare una manovra - dice -. Con un lavoro sulla lotta all'evasione fiscale potremo arrivare a questi risultati". Con Tremonti "siamo su due posizioni diverse" riguardo l'accordo con la Svizzera, nota il Cavaliere.
"Chiediamo agli elettori italiani di indirizzare il voto non ai piccoli partiti che sono di intralcio alle riforme", sostiene l'ex presidente del Consiglio.
C'e' poi la spinosa questione dell'annunciato condono fiscale che non piace affatto alla Lega, primo alleato del Pdl. "Ho parlato con Maroni al telefono, gli ho fatto presente alcune situazioni - spiega Berlusconi -. Ne parleremo e non ci saranno difficolta' a trovare un accordo. Non ci sara' nessun condono tombale", aggiunge l'ex premier, che poi corregge in parte il suo secondo annuncio shock.
"Chiediamo agli elettori italiani di indirizzare il voto non ai piccoli partiti che sono di intralcio alle riforme", sostiene l'ex presidente del Consiglio.
C'e' poi la spinosa questione dell'annunciato condono fiscale che non piace affatto alla Lega, primo alleato del Pdl. "Ho parlato con Maroni al telefono, gli ho fatto presente alcune situazioni - spiega Berlusconi -. Ne parleremo e non ci saranno difficolta' a trovare un accordo. Non ci sara' nessun condono tombale", aggiunge l'ex premier, che poi corregge in parte il suo secondo annuncio shock.
"Un condono fiscale puo' essere giustificato se si arriva a fare una grande riforma fiscale.
Quello pero' a cui abbiamo prestato attenzione e' un condono dentro Equitalia", precisa il Cavaliere a Radio24. Parlando poi dei suoi avversari, Berlusconi ripete il suo adagio: "Ora e' ancora piu' chiaro che votando Fini, Casini e Monti si vota Bersani - dice -. Hanno confessato l'inciucio. Monti e Bersani sono correligionari, seguono entrambi la religione delle tasse", osserva l'ex premier. Il Cavaliere poi critica Monti anche per "aver cambiato idea" sulle tasse e l'Imu. "Non ha piu' nessuna credibilita' - afferma - e' la piu' grande delusione che ho provato dopo quella di Fini. Oggi non controfirmerei la sua nomina a senatore a vita", aggiunge.
Ce n'e' anche per il piu' accreditato candidato premier della competizione, il leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani: "ha un carico di invidia sociale e vuole colpire le famiglie piu' benestanti - afferma a Radio24 -. La sinistra inciucia con Monti", ribadisce l'ex premier che poi riprpone un altro adagio: i sondaggi a lui favorevoli. "C'e' una situazione di incertezza, ma siamo a due punti dalla sinistra".
Quello pero' a cui abbiamo prestato attenzione e' un condono dentro Equitalia", precisa il Cavaliere a Radio24. Parlando poi dei suoi avversari, Berlusconi ripete il suo adagio: "Ora e' ancora piu' chiaro che votando Fini, Casini e Monti si vota Bersani - dice -. Hanno confessato l'inciucio. Monti e Bersani sono correligionari, seguono entrambi la religione delle tasse", osserva l'ex premier. Il Cavaliere poi critica Monti anche per "aver cambiato idea" sulle tasse e l'Imu. "Non ha piu' nessuna credibilita' - afferma - e' la piu' grande delusione che ho provato dopo quella di Fini. Oggi non controfirmerei la sua nomina a senatore a vita", aggiunge.
Ce n'e' anche per il piu' accreditato candidato premier della competizione, il leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani: "ha un carico di invidia sociale e vuole colpire le famiglie piu' benestanti - afferma a Radio24 -. La sinistra inciucia con Monti", ribadisce l'ex premier che poi riprpone un altro adagio: i sondaggi a lui favorevoli. "C'e' una situazione di incertezza, ma siamo a due punti dalla sinistra".
CITTADINANZA AGLI IMMIGRATI IN ITALIA E MATRIMONI GAY
"Sullo 'ius soli' se ne puo' parlare, si puo' approfondire'".
Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio24, rispondendo ad una domanda sulla possibilita' di concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. "Io comunque sono reticente a dire cosa penso - aggiunge Berlusconi - perche' poi cio' che non e' nel nostro programma puo' non essere assunto dai nostri alleati". In quanto ai matrimoni gay, il Cavaliere dichiara: "Sono assolutamente d'accordo per una regolamentazione nel codice civile dei rapporti delle coppie di fatto, ma non posso, per religione e per radici nel nostro elettorato, essere d'accordo con il matrimonio gay, i tempi non sono maturi".
Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio24, rispondendo ad una domanda sulla possibilita' di concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. "Io comunque sono reticente a dire cosa penso - aggiunge Berlusconi - perche' poi cio' che non e' nel nostro programma puo' non essere assunto dai nostri alleati". In quanto ai matrimoni gay, il Cavaliere dichiara: "Sono assolutamente d'accordo per una regolamentazione nel codice civile dei rapporti delle coppie di fatto, ma non posso, per religione e per radici nel nostro elettorato, essere d'accordo con il matrimonio gay, i tempi non sono maturi".
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