PARIGI- Oltre 800mila francesi in piazza per dire no alle nozze gay. Militanti di molti gruppi cattolici e giovani famiglie si sono date appuntamento ieri nella capitale francese per protestare contro la progetto di legge di Hollande: legalizzare i matrimoni tra omosessuali.
«La stabilité de la famille c'est trop important», afferma una donna parigina scesa in piazza per affermare il proprio dissenso al progetto di legge che il Presidente francese vuole portare approvare. La Manif pour tous, nome dato alla mobilitazione, ha mobilitato tutti i cittadini francesi di tutte le sensibilità o appartenenze filosofiche, religiose, politiche “per” i diritti dei bambini e “contro” il disegno di legge del governo francese sul matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’adozione di minori, nonché l’accesso delle coppie omosessuali alla procreazione medicalmente assistita (PMA).
In una piazza gremita di gente dove dominavano i colori del rosa e dell’azzurro, in molti hanno ribadito che riconoscere gli stessi diritti alle coppie omosessuali rappresenta una mancanza di rispetto e soprattutto un rovesciamento dei valori. "Sono costernato per la mancanza di rispetto del governo. Il matrimonio gay non è accettabile. Con questo disegno di legge, vogliono uccidere la famiglia”, ha affermato Daniel, un soldato giunto da Metz per protestare.
La mobilitazione ha mosso sia giovani che anziani. “Questa è una giornata storica! E torneremo perché oggi si celebra la famiglia”, ha sostenuto una coppia di pensionati con entusiasmo accompagnati dai loro otto nipoti.
"Stiamo semplicemente chiedendo al Presidente di aprire gentilmente il dibattito”, cercando di poter far cambiare idea a Hollande. A sostegno dei manifestanti c’è anche Jean-Dominique Bunel, francese di 66 anni, noto per il suo impegno umanitario in zone di guerra, che ha deciso di rompere il silenzio e raccontare al giornalista Jean-Marie Guénois di Le Figaro la sua storia “per dire quanto la sua vita sia stata influenzata dal fatto di avere due mamme”.
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