Pdl, scoppia il caso liste pulite
|
di Marco Conti
ROMA - Né la mozione degli affetti, né l’evocazione del «senso di responsabilità, tanto meno il posto in altre liste apparentate, sembra per ora convincere la pattuglia di “impresentabili”che il Pdl non vorrebbe schierare nelle proprie liste. Non ci sta Marcello Dell’Utri, che allo stesso Cavaliere ha fatto arrivare un eloquente «o Pdl o niente», ma non ci sta nemmeno Nicola Cosentino che quattro conti se li è fatti e, dopo aver constatato che in Campania le liste collegate «non fanno nemmeno il due per cento» ha detto un sonoro «no grazie» a Miccichè, Verdini e Fitto che stanno organizzando la falange del centrodestra meridionale.
|
Nessun commento:
Posta un commento