Berlusconi: no condannati in lista. A Maroni: io sono il capo coalizione, preferirei fare il ministro
Cronologia articolo14 gennaio 2013enti:Città e comuni | Silvio Berlusconi | Maurizio Belpietro | Canale 5 | Roberto Maroni | PDL | Il Cavaliere | Pd| Lo
Il leader del Pdl Silvio Berlusconi interviene a "La telefonata" di Maurizio Belpietro su Canale5 e chiarisce il suo ruolo, dopo che il segretario federale della Lega nord (alleata del Popolo delle Libertà)Roberto Maroniha detto: il Cavaliere è sì presidente, ma del Pdl. «Io sono il capo della coalizione - spiega Berlusconi -. È, poi, il presidente della Repubblica che sceglie ed io ho già detto che preferirei fare il ministro dell'Economia e dello Sviluppo economico». Sull'esito della partita delle politiche 2013 il Cavaliere confida: «Noi abbiamo la speranza di vincere in tutto il Paese» e non solo in Lombardia.
Sugli indagati in lista
Il Cavaliere sottolinea poi che «chi ha avuto una condanna definitiva non sarà in lista. Probabilmente non ci saranno i nomi di cui si parla», mentre «per chi é sotto indagine abbiamo deciso che ogni singolo caso da una commissione». «Non siamo giustizialisti?», conclude l'ex premier.
Il Cavaliere sottolinea poi che «chi ha avuto una condanna definitiva non sarà in lista. Probabilmente non ci saranno i nomi di cui si parla», mentre «per chi é sotto indagine abbiamo deciso che ogni singolo caso da una commissione». «Non siamo giustizialisti?», conclude l'ex premier.
«Spero di vincere ovunque»Berlusconi si dice ottimista sulla possibilità di recuperare il Pd in questi giorni che separano gli italiani dal voto del 24 e 24 febbraio.
«Noi abbiamo la speranza di vincere in tutto il Paese» e non solo in Lombardia, sottolinea. «Aspettiamo per oggi pomeriggio il sondaggio più ampio - avverte il Cavaliere - , ma il fatto che noi possiamo vincere le elezioni l'ho sempre pensato. Dopo Santoro hanno cominciato a crederci un po' tutti. E da quelle parti la sinistra ha cominciato davvero a preoccuparsi». «C'è la concreta possibilità - anticipa l'ex presidente del Consiglio - se vince il centrodestra, di cambiare la Costituzione dando al Governo il potere di operare e di ridurre i costi dello Stato».
«Noi abbiamo la speranza di vincere in tutto il Paese» e non solo in Lombardia, sottolinea. «Aspettiamo per oggi pomeriggio il sondaggio più ampio - avverte il Cavaliere - , ma il fatto che noi possiamo vincere le elezioni l'ho sempre pensato. Dopo Santoro hanno cominciato a crederci un po' tutti. E da quelle parti la sinistra ha cominciato davvero a preoccuparsi». «C'è la concreta possibilità - anticipa l'ex presidente del Consiglio - se vince il centrodestra, di cambiare la Costituzione dando al Governo il potere di operare e di ridurre i costi dello Stato».
«Se vinco tagli per 80 miliardi alle spese dello Stato»
Se il centrodestra vincerà le elezioni - promette Berlusconi - taglierà le spese dello Stato di 80 miliardi, pari al 10% delle attuali uscite. Il costo «della macchina dello Stato», spiega, circa 800 miliardi, è troppo elevato. «In un'azienda si riesce a tagliare anche il 30% delle spese. In uno stato è più difficile ma se solo riducessimo i costi del 10% risparmieremo 80 miliardi con cui potremmo ridurre la pressione fiscale di molto».
Se il centrodestra vincerà le elezioni - promette Berlusconi - taglierà le spese dello Stato di 80 miliardi, pari al 10% delle attuali uscite. Il costo «della macchina dello Stato», spiega, circa 800 miliardi, è troppo elevato. «In un'azienda si riesce a tagliare anche il 30% delle spese. In uno stato è più difficile ma se solo riducessimo i costi del 10% risparmieremo 80 miliardi con cui potremmo ridurre la pressione fiscale di molto».
Sull'abolizione dell'Imu
Il Cavaliere torna infine sulla proposta dfi abolire l'Imu sulla prima casa: «il ddl che abbiamo già predisposto per l'abolizione dell'Imu - afferma - prevede che i Comuni riceveranno gli stessi 4 miliardi da un fondo del Tesoro coperto da contenuti aggravi di imposta su giochi, scommesse, lotto, tabacchi e alcolici e quindi su beni non di prima necessità».
Il Cavaliere torna infine sulla proposta dfi abolire l'Imu sulla prima casa: «il ddl che abbiamo già predisposto per l'abolizione dell'Imu - afferma - prevede che i Comuni riceveranno gli stessi 4 miliardi da un fondo del Tesoro coperto da contenuti aggravi di imposta su giochi, scommesse, lotto, tabacchi e alcolici e quindi su beni non di prima necessità».
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