Bersani: «Grillo? Il disagio porta disastri
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ROMA - «Berlusconi è una persona che nella sua testa non distingue verità e menzogna» ha detto oggi Pier luigi Bersani, intervistato a Uno Mattina, a proposito della lettera sull'imu spedita da Berlusconi agli elettori. «Sono cose sgradevolissime - ha detto il leader Pd - Anch'io ho visto persone, anziani, fraintendere». C'è stato un assalto ai Caf, è stato domandato, come riportano alcuni giornali? «Nessun assalto - ha replicato Bersani - ma che ci siano persone che abbiano avuto una falsa impressione è vero. È stata una scorrettezza grave».
Bersani: «Grillo? Il disagio non può portare disastro». «Io temo che il disagio possa portare al disastro» ha detto Bersani,a proposito delle proposte di Beppe Grillo. «Su di lui si sta convogliando il voto di quanti sentono disagio di fronte alla politica. Noi intendiamo rispondere a questo disagio - ha detto Bersani - noi siamo una forza di cambiamento e intendiamo cominciare proprio dalla moralità pubblica e da quella politica. Temo però che il disagio porti al disastro; se uno dice di uscire fuori dall'euro, di non pagare il debito pubblico, di lavorare venti ore alla settimana, non porta da nessuna parte. Io guardo e capisco chi ci ha portato fin qui, sono stati Berlusconi e la Lega e non Grillo. Ma attenzione: siamo ancora in una situazione difficile». «Nessuna compravendita di parlamentari». «Quando parlo di scouting non intendo compravendita di parlamentari - dice Bersani - Si tratta di capire quale sarà l'atteggiamento politico dei deputati del Movimento 5 Stelle, se ragioneranno sui problemi del paese o ascolteranno un megafono». «Io non sarò settario ma ho idee precise e su certe cose non sono disposto a mediare» ha detto Bersani a proposito dell'eventuale dialogo con Monti dopo le elezioni. «Le uniche cose liberali le ho fatte io - dice il leader Pd - Non prendo lezioni da una destra che è populista e statalista, né da Monti. A volte serve uno strappo, non si può andare avanti sempre con agende. Per questo parlo di lenzuolate». «Non farò patrimoniale su rendite finanziarie». Un eventuale governo Bersani non porrà patrimoniali sulla ricchezza mobile, ha detto Bersani. «Una patrimoniale sulla ricchezza mobile - ha spiegato - non intendo metterla semplicemente perchè non si sa a chi farla pagare. Ci sono in Italia 800 persone che guadagnano più di un milione di euro: vogliamo far pagare tutto a loro? L'operazione, piuttosto, è far emergere, far tracciare la ricchezza». «Grillo miliardario, io figlio di un meccanico».«Diversamente da quello che urla, io guardo in faccia: ho guardato in faccia tre milioni di persone alle primarie, sono in mezzo alla strada, parlo con la gente - ha detto Bersani a proposito di Beppe Grillo - Ieri sera ero in birreria e ho parlato con alcuni ragazzi e gli ho chiesto: "Ma voi, avete mai parlato con Grillo?". Mi hanno risposto di no. Io sono figlio di un meccanico, non sono un miliardario». «I grillini si occupino di democrazia». Bersani invita gli esponenti del Movimento 5 Stelle a «dare un occhio alla democrazia» compresa quella interna al loro movimento. Il leader Pdi ha raccontato di aver parlato con esponenti e militanti del Movimento 5 Stelle: «A loro dico: date un occhio alla democrazia, perchè c'è morta la gente per difenderla; se non c'è democrazia è un guaio e lì dentro non c'è un sistema democratico. Dietro a Bersani c'è il Pd, un mio circolo mi può chiamare, e mi possono anche cambiare». Bersani ha quindi contestato che il problema della democrazia interna possa essere risolto in un rapporto diretto fra Grillo e la piazza: «La piazza è ambivalente. La democrazia è il confronto diretto e aver deviato da questo meccanismo, con Berlusconi che è inamovibile, ci ha portato nel baratro. Per questo voglio fare una legge sui partiti e su questo non pensiate che il Pd molli di un millimetro». «Un deputato guadagni come un sindaco». Se il centrosinistra vincerà le elezioni varerà una legge in base alla quale i parlamentari guadagneranno come i sindaci. Lo ha detto Pierluigi Bersani a Rainews 24. «Non c'è ragione - ha detto Bersani - che un parlamentare guadagni più di un sindaco, bisogna equipararli; e così anche per i consiglieri regionali». |
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