Pistorius, il giudice: «Dove potrebbe
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ROMA - La ricostruzione di Oscar Pistorius sui fatti che hanno portato alla morte di Reeva Steenkamp «è improbabile»: lo ha affermato il procuratore Gerrie Nel in apertura dell'udienza sulla richiesta di libertà su cauzione presentata dall'atleta. L'omicidio «è stato pianificato», ha aggiunto Nel, «non nei giorni o nelle settimane precedenti ma quella stessa notte». Vacilla intanto l'accusa contro l'atleta: il capo detective che indaga sull'omicidio della sua fidanzata e a sua volta accusato di 7 tentati omicidi. Questa mattina davanti al tribunale una coppia ha esposto un cartello con la scritta «Oscar crediamo in te e nel tuo amore per Reeva». La foto campeggia in prima pagina sul sito del quotidiano sudafricano Beeld.
«Che vita potrebbe condurre se fuggisse, una persona con le protesi? Tuffarsi e nuotare ogni giorno con queste protesi» ha detto il giudice Nair in una schermaglia con il procuratore Gerrie Nel. «Allora dovremmo concludere che il fatto che sia disabile gli consente di avere la cauzione?», ha risposto l'accusa, paragonando Pistorius a Julian Assange: «Anche lui è molto noto, ma è fuggito in una ambasciata». «Non ho ancora trovato la persona giusta, ma è ok»: così Pistorius in una intervista pubblicata a febbraio prima dell'omicidio di Reeva Steenkamp parlava dei suoi problemi sentimentali. «È difficile trovare la persona giusta, di cui ci si possa fidare, che tenga private le cose private», sottolineava Pistorius al magazine sudafricano Sarie: «Serve una persona davvero speciale per avere una relazione con uno sportivo. Non è una vita facile». |
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