curiosi

mercoledì 20 febbraio 2013

http://www.lastampa.it-La rapina del secolo all’aeroporto Colpo da 350 milioni in diamanti


La rapina del secolo all’aeroporto
Colpo da 350 milioni in diamanti

L’aereo su cui avrebbero dovuto viaggiare i diamanti

Otto malviventi con armi automatiche e visori laser in azione con un falso furgone della polizia sulla pista dello scalo di Bruxelles: bottino dieci chili di pietre preziose
Sono stati sufficienti tre minuti per rapinare 10 chili di diamanti sulla pista dell’aeroporto di Bruxelles Zaventem. Come in un film d’azione, tutto si è svolto in rapida sequenza. Nessuno spargimento di sangue. Nessun proiettile. Un lavoro pulito. Opera di professionisti mascherati da poliziotti, arrivati a bordo di due furgoncini con i lampeggianti, dopo aver sfondato la recinzione nella parte ovest dello scalo, nei pressi del Ring, il raccordo anulare di Bruxelles, vicino ad alcuni cantieri. 
Un blitz a otto. Incappucciati, armati con fucili mitragliatori automatici, dotati di visori laser, e un maledetto sangue freddo. Subito ingoiati dal buio con 120 sacchi di pietre preziose e oro. Predoni scomparsi in un lampo, in quella stessa oscurità da cui si erano materializzati, lasciando dietro di sé una scia di interrogativi e di leggenda. 

Non a caso le stime del bottino trafugato hanno raggiunto persino quota 350milioni di euro, poi ridimensionate a 40 milioni dal Centro diamanti di Anversa, che a suo supporto ha citato `fonti affidabili´. Gemme grezze, si è detto. Ancora tutte da inventare nelle loro mille sfaccettature. Teoricamente invendibili sul mercato ufficiale. Il cui valore, anche per questo, è in realtà difficile da stabilire. 
I testimoni raccontano di come il commando si sia diretto subito verso l’apparecchio della Swiss Air, con i passeggeri già a bordo, qualche minuto prima del decollo per Zurigo. I portavalori della Brink’s avevano appena finito di caricare la stiva aerea, quando gli otto sono scesi dalle auto e li hanno immobilizzati. E con loro anche il pilota ed il copilota. Ai quattro ostaggi - basiti, sorpresi, increduli - non è rimasto altro che guardare i rapinatori sfondare le porte della zona di carico, impadronirsi del tesoro e allontanarsi velocemente, nella stessa direzione da cui erano arrivati. Poco distante la polizia locale ha trovato, bruciato, uno dei due veicoli usati per la rapina. 

Ma non è la prima volta che l’aeroporto di Zaventem, crocevia di ricchezza - anche per la sua vicinanza con Anversa, capitale mondiale dei diamanti - viene violato. Secondo le pagine dei quotidiani locali sono almeno cinque gli episodi dal 1995 ad oggi. Il 31 ottobre del 2000, ad esempio, un altro furgone portavalori della Brink’s-Ziegler venne attaccato mentre stava trasferendo quindici chili di diamanti su un apparecchio della Lufthansa diretto a Francoforte. In quel caso i malviventi riuscirono ad impossessarsi di pietre preziose per un valore di circa 6,5 milioni di euro. Ma ieri sera alle 19,47 nello scalo nazionale belga si è alzato il tiro. E ora, mentre sono in corso più inchieste sull’episodio, ci si interroga sulla vera identità dei predoni che hanno messo a segno l’azione. La cronaca lascia spazio alla fantasia, e la mente corre a storie di mercenari. Diamanti insanguinati, venduti clandestinamente, per comprare armi, finanziare insurrezioni, sostenere guerre. 
(Ansa) 

Nessun commento:

Posta un commento