Monti: «Bersani premier? Va testato»
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ROMA - «Emma Bonino sarebbe una candidata molto buona al Quirinale». Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti a Radio Anch'io. «In Commissione Ue insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro. È una di quelle persone di cui ce ne vorrebbero di più», aggiunge. Ma in tarda mattinata precisa: «No, assolutamente no. Io un candidato ce l'ho: non è donna e conosce bene quel palazzo dove ha esercitato l'altissima funzione di presidente ed è Giorgio Napolitano. Ne voterei la riconferma con vera gioia», precisa poi il Professore in tarda mattinata.
I candidati. «Berlusconi ha fatto tante promesse che dice di aver mantenuto, ma gli italiani sanno che non è così», dice il premier, che aggiunge riferendosi al leader del Pd dice: «Di Bersani ho detto che non sappiamo come governerebbe, ove mai fosse presidente del consiglio. Penso che sarebbe capace di farlo, perché ha fatto bene il ministro dell'industria. Ma governare bene significa fare le cose che servono al Paese per avere più crescita ed equità. Credo che il centrosinistra abbia quell'intenzione, ma sono anche convinto che quella coalizione, per la storia di alcune componenti politiche e sindacali di riferimento, non lasci intravedere la capacità e forse nemmeno la volontà di prendere quelle misure che renderebbero davvero competitivo il Paese». Per esempio, aggiunge Monti, «la Cgil ha peso nelle politiche del Pd e io devo constatare che è l'unica sigla che non ha sottoscritto il patto sulla produttività». E, sulla situazione economica, aggiunge: «Non vedo la necessità di manovre supplementari, né le vedo in relazione a un esito del Pil un pò peggiore del previsto a causa della congiuntura». Gli apprezzamenti di Mario Monti a Pierluigi Bersani «non sono nè una dichiarazione di alleanza nè di dialogo in vista di alleanza. Non c'è nessun dialogo in corso. Né endorsement o benedizioni di cui Bersani non ha bisogno da parte mia», precisa poi Monti a Repubblica Tv. «Ho detto - spiega Monti - che di Berlusconi ahimè la capacità di governo è stata già testata molte volte, in modo negativo a giudizio mio e di tanti. Quella di Bersani come premier non è stata ancora testata. Come persona, da ministro Bersani ha fatto bene. Nei dialoghi con Abc ho visto in lui molta capacità. Devo ritenere che come persona abbia le qualità necessarie. Ho molta difficoltà però a ritenere che con la coalizione di cui è il leader possa governare efficacemente facendo davvero le cose che servono a trasformare l'Italia in una economia ed in una società più dinamica ed equa», conclude. Il governo. Se fossi determinante per la formazione di un governo «ci penserei, vedrei i numeri, ragionerei per primo con gli altri membri della nostra iniziativa politica e poi sarei molto disponibile come interlocutore e fermo su posizioni e programmi». Così il presidente del Consiglio Mario Monti, incalzato dal direttore del Gr Rai Antonio Preziosi sul dopo voto. «Ma non sono entrato in questa impresa per governare a tutti i costi», ammonisce. Grillo. «La protesta è doverosa ed è un bene per la democrazia. La differenza tra votare Grillo e Scelta civica è poca ma determinante: alla base di entrambi c'è la profonda insoddisfazione per la politica ma nel caso di Grillo c'è protesta più Grillo, nel nostro c'è la protesta più la proposta», aggiunge il premier. «Tra me e Grillo - sostiene il presidente del Consiglio - non c'è identità di stile e di cultura. Ma io ho lo stesso senso di sgomento rispetto alla politica e la stessa rabbia e sono lieto di aver potuto dare un contributo di freddezza per gestire questi signori in un momento di emergenza». «Sono per la concessione cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia. Non abbiamo potuto farlo nel governo di emergenza perchè il Pdl non era favorevole», aggiunge Monti a Radio Anch'io. «È opportuno sia per una questione di elementare diritto civile sia perchè, sempre mantenendo il controllo sull'immigrazione illegale, è interesse dell'Italia favorire il ricambio sociale, demografico e culturale della nostra popolazione che va resa più dinamica. Io non ho nessuna esitazione». Coppie gay. «Penso che dobbiamo decisamente rafforzare i diritti delle coppie gay. Tuttavia, se andare fino all'adozione è una cosa che nella mia sensibilità suona forte. Ma in linea generale è chiaro che si deve andare verso linee europee su tutti i fronti», aggiunge Monti. «Il titolo V della Costituzione rende quasi impossibile allo Stato fare una politica in materia di infrastrutture ed e energia. Per questo abbiamo presentato un ddl per modificarlo e lo riproporrei se tornassi al governo», dice il Professore. |
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