Avetrana, pm: "Sarah fu la vera vittima, non è il processo delle lacrime dei parenti"
Durissima requisitoria del magistrato che ricorda "il massacro di una bambina di soli 15 anni" e che smonta la versione di Michele Scazzi, che si era autoaccusato dell'omicidio
11:16 - Al processo di Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, il pm Mariano Buccoliero ha aperto la sua requisitoria ricordando che "questo è il processo per il massacro di una bambina di 15 anni. Questo non è - ha sottolineato il pm - il processo delle lacrime di Sabrina e Michele o del silenzio di Cosima, ma della morte di Sarah". Dell'uccisione materiale della ragazzina sono accusate la cugina Sabrina Misseri e la madre di quest'ultima, Cosima Serrano.
Imputato anche Michele Misseri, che da due anni si addossa la responsabilità del delitto dopo aver accusato la figlia, per concorso in soppressione di cadavere. "In questo processo gli imputati hanno detto una serie di falsità, a cominciare da Michele Misseri che si accusa del delitto ma non ha neppure visto uccidere Sarah. Lui, riferendo che era stata la figlia Sabrina per poi tornare ad accusarsi del delitto, ha rotto un patto di famiglia scellerato", ha detto il pm.
"Misseri non può, in quattro minuti come si evince dalle loro stesse dichiarazioni aver ucciso Sarah, cercato di coprire il corpo ed essere uscito dal garage per parlare con Sabrina che già era in veranda. Il delitto è stato commesso in casa, dove in quel momento c'erano tre persone: Sabrina, Cosima e Michele. Lasciamo stare le chiacchiere di Michele Misseri, questo è il processo di Sabrina Misseri, che ha sempre negato persino che Sarah quel giorno sia arrivata a casa sua, tirando fuori la storia del rapimento, e del suo risentimento e della sua gelosia nei confronti di Sarah per il rapporto con Ivano Russo".
"Misseri non può, in quattro minuti come si evince dalle loro stesse dichiarazioni aver ucciso Sarah, cercato di coprire il corpo ed essere uscito dal garage per parlare con Sabrina che già era in veranda. Il delitto è stato commesso in casa, dove in quel momento c'erano tre persone: Sabrina, Cosima e Michele. Lasciamo stare le chiacchiere di Michele Misseri, questo è il processo di Sabrina Misseri, che ha sempre negato persino che Sarah quel giorno sia arrivata a casa sua, tirando fuori la storia del rapimento, e del suo risentimento e della sua gelosia nei confronti di Sarah per il rapporto con Ivano Russo".
Nessun commento:
Posta un commento