Iran, crollo del rial: scoppia la protesta
Scontri tra la polizia e i manifestanti
Vetrine rotte e lancio di lacrimogeni a Teheran
(Epa)
Scontri tra polizia e manifestanti a Teheran, durante la protesta per il crollo del rial (la valuta iraniana). Lo hanno reso noto siti dell'opposizione.Segnalate «vetrine infrante» e «scontri» con la polizia in piazza Toupkhuneh e altre zone vicine al Gran bazar di Teheran, con lancio di «lacrimogeni» da parte delle forze dell'ordine. Negozianti del Bazar hanno inscenato una manifestazione usando slogan come «abbasso il governo che inganna», già usati durante i disordini del 2009. La protesta si è indirizzata contro l'aumento dei prezzi, l'instabilità economica e il rialzo del dollaro.
Secondo l'agenzia Ilna, a Teheran hanno chiuso per protesta anche gli uffici di cambio della Ferdowsi, la via del centro della capitale iraniana dove si concentra questo tipo di attività.
ARRESTI - Nella mattinata - secondo l'agenzia Isna - il presidente di una commissione parlamentare iraniana ha riferito che erano state arrestate in Iran «alcune persone» che «hanno avuto un ruolo» nell'aumento del prezzo del dollaro e altre valute pregiate sul mercato dei cambi iraniano. Il rial sta infatti crollando nei confronti del dollaro anche a causa delle sanzioni internazionali contro il programma atomico iraniano.
Gli arresti dovrebbero riguardare piccoli rivenditori illegali di valuta: una fonte ha detto all'Ansa che forze speciali della polizia hanno arrestato «piccoli venditori» nel quartiere di Teheran dove si concentrano gli uffici di cambio. I fermati hanno opposto resistenza e ci sono stati «scontri» con l'uso di manganelli.
La polizia iraniana ha annunciato anche la creazione a Teheran di una speciale struttura per contrastare i rivenditori illegali di valuta. La struttura dotata di un proprio «quartier generale», viene precisato citando il capo della polizia iraniana, Esmail Ahmadi Moghadam, punta a contrastare «coloro che hanno un ruolo nella crisi del mercato dei cambi».
Gli arresti dovrebbero riguardare piccoli rivenditori illegali di valuta: una fonte ha detto all'Ansa che forze speciali della polizia hanno arrestato «piccoli venditori» nel quartiere di Teheran dove si concentrano gli uffici di cambio. I fermati hanno opposto resistenza e ci sono stati «scontri» con l'uso di manganelli.
La polizia iraniana ha annunciato anche la creazione a Teheran di una speciale struttura per contrastare i rivenditori illegali di valuta. La struttura dotata di un proprio «quartier generale», viene precisato citando il capo della polizia iraniana, Esmail Ahmadi Moghadam, punta a contrastare «coloro che hanno un ruolo nella crisi del mercato dei cambi».
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