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venerdì 1 marzo 2013

http://www.repubblica.it-Grillo contro Bersani: "Pd mercato delle vacche" Berlusconi: "Legge elettorale e subito voto"


Grillo contro Bersani: "Pd mercato delle vacche"
Berlusconi: "Legge elettorale e subito voto"

Il leader del M5S: "Facce da culo, fuori dalla storia, e quando si aprirà voragine Mps del Pd non resterà nemmeno il ricordo". Il partito: niente trattative sottobanco. Casaleggio al Guardian: "Non appoggeremo nessun governo" e punta a portare il Movimento al potere da solo. Il Cavaliere: "Italia rischia molto"

FIRENZE - Sono ore di fibrillazione continua. Con le più diverse ipotesi sul campo. Beppe Grillo insiste nella sua offensiva contro il Pd. Con la speranza che questo apra la strada a un governo di larghe intese col Pdl dalle quali avrebbe tutto da guadagnare. Lo fa dal suo blog parlando di proposte di coalizione che somigliano a un "mercato delle vacche". "In questi giorni è in atto il mercato delle vacche - scrive il leader del Movimento 5 Stelle -. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni". Definisce i tentativi di accordi "il solito modo puttanesco di fare politica" e attacca: "Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita". No deciso al governissimo anche dal co-fondatore del Movimento, Gianroberto Casaleggio che, in un'intervista al The Guardian, ribadisce: "M5S non appoggerà nessun governo". Anzi: "la mente digitale dietro l'ascesa vertiginosa del Movimento", come lo definisce il quotidiano inglese, dice che il suo obiettivo a lungo termine è quello di portare M5S al potere da solo: "Se saremo coerenti" e attaccati ai principi "cresceremo certamente".

Pd: "Niente trattative"
Non si fa attendere la risposta del Pd che smentisce che siano in atto trattative nascoste con parlamentari grillini per trovare anche in Senato una maggioranza pronta a sostenere un governo Bersani. "Nessuna trattativa nè calcoli sottobanco come scrive il Corriere", si dice con un tweet dell'account ufficiale del Pd. "Il Pd gioca a viso aperto. Lo spiega bene Bersani"nell'intervista di oggi a Repubblica.

Nessuna apertura nemmeno a Renzi. Sono parole pesanti quelle scelte da Grillo per chiudere a un governo di coalizione con il Pd. Il leader politico non perde l'occasione per criticare Bersani che, a suo parere, "è fuori dalla storia". "I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo - aggiunge - . Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo". "Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non stara' certo a guardare".

"No alleanza".
 Grillo accusa i vertici del Pd di comportarsi come "volgari adescatori". E dice: "l M5S è composto da persone responsabili che vogliono un cambiamento radicale della morale pubblica, fermarlo è impossibile, in particolare con i soliti giochini da palazzo. Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze". La sua è una chiusura non solo al Pd, ma anche ad altri partiti: "I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi" è presente nel Codice di comportamento degli eletti portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento. È stato firmato da tutti i candidati e reso pubblico agli elettori prima delle elezioni, Queste regole erano note a tutti, al politburo del pdmenoelle compreso".

Casaleggio al Guardian: "M5s non aiuterà a formarne alcun governo". Il Movimento 5 Stelle non prenderà parte in alcun modo al processo di formazione di un governo: a riferirlo oggi in un'intervista al quotidiano britannico The Guardian, la prima dopo le elezioni, il co-fondatore di M5S, Gianroberto Casaleggio, ha insistito sul fatto che non appoggerà in modo stabile nessun governo e non darà la fiducia. "Il presidente della Repubblica deciderà a chi dare il mandato", ha detto l"eminenza grigia' dei grillini, "deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo e se un tale governo abbia ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo". "Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma".

Fo: "Grillini non vogliono Bersani". Un accordo con il Pd "si può fare, se non Bersani, con un volto nuovo che c'è". Il premio Nobel, Dario Fo, invita il leader di M5S insistere, in un'intervista esclusiva aIntelligonews. Dopo aver definito D'Alema "ipocrita" avverte: "Ho parlato con Casaleggio e credo che i grillini non accetteranno mai Bersani". Con chi interloquire? "Ci sono volti nuovi, gente vicino al Pd, che si è spostata, ma che in un'occasione come questa potrebbe rientrare". Il Nobel spiega che "il Pd sta cercando di condurre Grillo nei suoi rinvii furbeschi per sputtanarlo e additargli la responsabilità del mancato accordo, perciò bisogna andarci con i piedi di piombo".

Berlusconi: "Un governo oppure legge elettorale e subito al voto". "Nuove elezioni il più presto possibile. Penso che, cambiando prima la legge elettorale e acquisendo la consapevolezza dei cittadini su come veramente è la situaizone dell'Italia, si potrebbe finalmente sperare di avere un popolo italiano che impari a votare". Silvio Berlusconi, ai microfoni di Sky Tg24 insiste sulla necessità di tornare alle urne: "io non sarei così ostile a una continuazione della campagna elettorale e andando, dopo aver cambiato la legge elettorale, immediatamente a nuove elezioni". Il Cavaliere ritiene che l'Italia "rischia molto perché tutti guardano a noi con preoccupazione e se noi non daremo segnali di essere capaci di governarci e di attuare quelle riforme che sono necessarie, io credo che avremmo delle situazioni molto difficili con cui scontrarci", ha aggiunto.

Cgil: "Né larghe intese, né esecutivo tecnico". Sul problema della governabilità del paese la segreteria nazionale della Cgil, ha fatto sapere di essere contraria a "un governo tecnico-istituzionale e a una grande coalizione" perchè "il paese necessita di un governo propositivo capace di produrre cambiamento".

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