Usa, il Senato boccia la riforma sulle armi. Obama: vergognoso |
WASHINGTON - «Oggi è una giornata vergognosa per Washington ma non è finita qui. La mia amministrazione farà di tutto contro la violenza». E' amaro il commento di Barack Obama. Il Senato americano ha votato contro la riforma sulle armi.
Il voto. Come ampiamente previsto il partito repubblicano s'è compattato: bocciata l'intesa bipartisan sull'estensione dei controlli sui compratori delle armi. Un durissimo colpo sul futuro dell'intera riforma. I promotori del testo non sono riusciti a ottenere i voti necessari. Perché la proposta venisse approvata dall'Aula del Senato avrebbe dovuto ottenere 60 voti. Invece alla fine i voti favorevoli sono stati solo 54. Appena 4 repubblicani hanno votato sì, abbandonando le indicazioni del partito. Molti no anche dal partito democratico, in particolare da alcuni senatori eletti in stati ‘rossi’, cioè solidamente repubblicani, che cercano la rielezione alle prossime consultazioni di medio termine, come Max Baucus del Montana e Mark Pryor dell’Arkansas. Obama. «Una minoranza del Senato ha votato contro una misura, un compromesso, di senso comune sulle armi condivisa dal 90% degli americani», ha denunciato teso in volto Obama, parlando circondato da una decina di parenti di vittime di Newtown. Al suo fianco Joe Biden e Gabbie Giffords. Una minoranza di senatori americani è riuscita a bloccare l'inasprimento dei controlli per chi acquista armi distorcendo le regole del Senato. «Questa minoranza, andando contro il 90 per cento degli americani, ha deciso che non vale la pena di proteggere al vita dei bambini». «La lobby delle armi ha mentito. La legge sui 'background check' (quella sui controlli preventivi su chi acquista armi da fuoco, ndr), non viola nessuno dei diritto del secondo emendamento della Costituzione», ha aggiunto. |
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