Bolt: "Ho vinto più di Carl Lewis
e non ho nessuna stima di lui"
«Fa dichiarazioni sui giamaicani e il doping senza motivo.
Parla solo per farsi notare».
«Fa dichiarazioni sui giamaicani e il doping senza motivo.
Parla solo per farsi notare».
GIULIA ZONCA
INVIATA A LONDRA
«Mi chiamo Usain Bolt e sono una leggenda vivente». Altro che Bond, James Bond. La presentazione è regale così come il saluto scelto in pista dall’uomo più veloce del mondo. Ha omaggiato il pubblico con lo stesso gesto che la Regina Elisabetta offre ai sudditi ed è la firma su un nuovo regno. Dopo la vittoria nei 200 metri Bolt ha raggiunto il massimo. Doppio oro in entrambe le specialità dello sprint, nel 2008 come nel 2012.
Voleva replicare i titoli olimpici e ci è riuscito.
«Sì adesso desidero solo rilassarmi, pensare a che fare per il mio compleanno che sta per arrivare e riposare fino a che non trovo un’altra molla».
Valuta la pensione?
«No, ma devo capire cosa mi interessa fare. Qui volevo ripetermi ed è andata bene, è una partita chiusa. Rifarlo per la terza volta a Rio sarà complicato, i ragazzi che sono saliti sul podio insieme con me avranno la mia età di ora e saranno al massimo e concorrenza a parte non penso che che si possa fare lo stesso percorso di nuovo. Correrò, certo, ma voglio provare altro».
Pronto per il Manchester United?
«Bisogna vedere se sono capace di giocare a pallone, tentare non mi dispiacerebbe. Adesso posso permettermi di sperimentare un po’, di tirare il fiato. Sono davvero stanco».
Ora che è una leggenda come si piazza nella classifica dei campioni?
«Sono cresciuto guardando Michael Johnson che batteva i suoi record e l’ho fatto anche io, sono cresciuto con il riferimento di Jesse Owens e ora sono alla sua altezza, mi manca il salto in lungo ed è un altra cosa che vorrei mettere in programma».
Non ha citato Carl Lewis
«Ho perso tutto il rispetto per lui. Fa dichiarazioni sui giamaicani e il doping senza motivo. Non ho nessuna stima di quell'uomo. Parla solo per farsi notare».
Voleva replicare i titoli olimpici e ci è riuscito.
«Sì adesso desidero solo rilassarmi, pensare a che fare per il mio compleanno che sta per arrivare e riposare fino a che non trovo un’altra molla».
Valuta la pensione?
«No, ma devo capire cosa mi interessa fare. Qui volevo ripetermi ed è andata bene, è una partita chiusa. Rifarlo per la terza volta a Rio sarà complicato, i ragazzi che sono saliti sul podio insieme con me avranno la mia età di ora e saranno al massimo e concorrenza a parte non penso che che si possa fare lo stesso percorso di nuovo. Correrò, certo, ma voglio provare altro».
Pronto per il Manchester United?
«Bisogna vedere se sono capace di giocare a pallone, tentare non mi dispiacerebbe. Adesso posso permettermi di sperimentare un po’, di tirare il fiato. Sono davvero stanco».
Ora che è una leggenda come si piazza nella classifica dei campioni?
«Sono cresciuto guardando Michael Johnson che batteva i suoi record e l’ho fatto anche io, sono cresciuto con il riferimento di Jesse Owens e ora sono alla sua altezza, mi manca il salto in lungo ed è un altra cosa che vorrei mettere in programma».
Non ha citato Carl Lewis
«Ho perso tutto il rispetto per lui. Fa dichiarazioni sui giamaicani e il doping senza motivo. Non ho nessuna stima di quell'uomo. Parla solo per farsi notare».
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