A 48 anni fa un bilancio della propria carriera e racconta come all’inizio non amasse questo sport, proprio come Alex Schwazer che pochi giorni fa è stato squalificato per doping. Ben 24 anni fa «avevo un allenatore autoritario e non mi piaceva neanche la canoa, ma non volevo buttare via questo dono che avevo. Ho trovato il modo per farmelo piacere questo sport, all’inizio è stato un matrimonio combinato, l’amore è venuto dopo», ha raccontato. Proprio parlando di Schwazer, lo descrive con affetto, «come un figlio che ha sbagliato, che dovrà pagare per quello che ha fatto ma poi è giusto che si rifaccia una vita».
Il suo futuro, invece, la porterà di nuovo alle Olimpiadi: oltre alla passione per la canoa, negli anni la Idem ha coltivato anche quella per la scrittura e andrà a Rio non più come atleta ma come giornalista proprio per raccontare storie. «Aprendo i giornali ho visto almeno 50 storie che avrei voluto raccontare. Mi sarebbe piaciuto parlare con gli atleti, ma non ho avuto il tempo».
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