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giovedì 10 gennaio 2013

http://www.ilmattino.it-Monti gela il Pd: «Alleanze premature Io non sono la stampella di nessuno»


Monti gela il Pd: «Alleanze premature
Io non sono la stampella di nessuno»ROMA «E’ prematuro parlare di alleanze». Mario Monti non raccoglie per il momento, ma siamo pur sempre in campagna elettorale, l’invito al dialogo e alla collaborazione lanciato da Bersani. E ancora: «Io non faccio la stampella di nessuno. E il Pd chiarisca che cosa vuole». Nè di qua nè di là, ma a tutto campo, il premier sfoggia una verve polemica rivolta contro tutti. Da persona convinta profondamente che lo schema destra-sinistra sia archeologia e che il vero discrimine sia ormai tra chi vuole il cambiamento e chi lo teme. Tra questi ultimi mette la Cgil, ossia gran parte del Pd, che considera «conservatrice» sui temi del lavoro e perfino un suo ministro molto di sinistra ma senza eccessi - Fabrizio Barca - gli risponde: «La Cgil non è conservatrice». E comunque, ancora Monti, che in serata ha presentato all’Auditorium il suo libro con Sylvie Goulard («La democrazia in Europa»): «Grande coalizione? Meglio coalizione dei riformatori». Proprio alla presentazione del volume, a un certo punto si è alzata una ragazza in platea: «Sono un brasiliana, già nella lista Beautifull con Rutelli, posso candidarmi con lei?». Lui resta incredulo. Altre signore, Vigna Clara style, lo guardano e gli strasmettono con gli occhi: «Portami in Parlamento». Altro siparietto. «Sono una piscoterapeuta», gli dice una donna. E lui: «Bene, prepari un lettino per me».


Di Berlusconi, dice che «non vincerà le elezioni». Ma a Berlusconi lo lega la comune passione per le barzellette anche se «non sono una mia specialità», l’amore per il canto «ma io sono stonato e non sono mai stato uno chansonnier sulle navi da crociera» e il tifo per il Milan che «è cominciato nel ’48 anche se mio padre era juventino».

LA CANDIDATURASul Pd è sferzante: «Chiamiamola sinistra, non centrosinistra». Su se stesso è realistico: «Candidarmi è stata una follia, dopo tante misure impopolari. L’establishment è contro di me». Quanto ai sondaggi, si dice «soddisfatto»: «La nostra forza politica è nuova e la proposta sta avendo successo. Può ancora crescere molto».

La contesa con il Pd si fa facendo sempre più aspra. I ponti con Berlusconi sono rotti, al netto di qualche dichiarazione più folk che sostanziale. L’alleanza post-voto con i democrat è tema non all’ordine del giorno, secondo il leader dei moderati: «Credo che in campagna elettorale dobbiamo schierarci sui problemi e successivamente si passa all’argomento delle alleanze».

IL COMBATTENTE
Il Professore sta prendendo gusto al gioco duro, e del resto una proposta nuova non può che farsi largo a spallate. Parla di sé in questi termini: «Con le cose che dico non mi sto togliendo sassolini dalle scarpe. É solo che mi sono messo le scarpe della mia misura, togliendomi quelle da danza classica che ho dovuto indossare in questi 13 mesi nell’interesse del Paese». Una stoccata dopo l’altra: «Tutti hanno sostenuto le misure del mio governo anche se ora fingono di no e dicono che le nostre riforme sono state soltanto una malevola malizia di un maligno governo».

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