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giovedì 28 febbraio 2013

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La mossa di D'Alema, Camere a Pdl e Grillo; "no a governissimo"

La mossa di D Alema  Camere a Pdl e Grillo  no a governissimo
12:10 28 FEB 2013

(AGI) - Roma, 28 feb. - "Ora la priorita' e' salvare il Paese e trovare una soluzione con un'assunzione di responsabilita' da parte delle forze principali Movimento 5 Stelle, centrodestra e noi". In un'ampia intervista al Corriere della Sera, Massimo D'Alema dice cosi' "no a un governissimo" e invita a considerare il risultato delle elezioni "l'occasione per una svolta positiva" che porti "forze che si sono aspramente contrapposte" ad "assumere una comune responsabilita', e farlo in modo nuovo rispetto alla politica tradizionale".
 
Nel concreto, spiega tra l'altro l'ex premier, "il primo problema e' il funzionamento delle istituzioni e ritengo che le forze politiche maggiori debbano essere tutte coinvolte. E che quindi - e' la proposta dell'esponente Pd - al centrodestra e al Movimento 5 Stelle vadano le presidenze delle due assemblee parlamentari, ovviamente sulla base della proposta di personalita' che siano adeguate a ruoli istituzionali di garanzia".
Il tutto perche' "ciascuno, mantenendo la propria autonomia, possa confrontarsi in Parlamento alla luce del sole".
  "Nessuno - avverte - puo' avere interesse a precipitare il Paese verso nuove elezioni, che sarebbero un drammatico choc.
  Neanche il Movimento 5 Stelle, che ha ottenuto un successo e che ragionevolmente credo voglia dimostrare la capacita' di generare cambiamenti positivi per l'Italia". D'Alema invita anche a considerare che "il Parlamento, e questo appello e' rivolto ovviamente a tutti, deve consentire che il governo possa funzionare ricevendo il voto di fiducia.
Il modello siciliano adombrato da Grillo puo' essere una buona idea, ma - osserva - c'e' una differenza istituzionale: in Sicilia il presidente e' eletto dal popolo. A livello nazionale il capo del governo, se non riceve la fiducia del Parlamento, non puo' governare".
Nell'analisi del voto, D'Alema ritiene che "la spinta al cambiamento e' stata intercettata per lo piu' dal Movimento 5 Stelle", tanto che "il voto per Grillo ha in parte prosciugato Sel, per angoscia sociale e protesta". A Monti invece rimprovera che "la sinistra non e' stata trattata come abbastanza riformista". (AGI)

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