Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip
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ROMA - Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip trovato morto ieri a Roma, è stato ucciso da un colpo di pistola al volto. Inizialmente si era pensato a una caduta accidentale forse dovuta ad un malore, poi è stato verificato che l'uomo è stato ferito mortalmente da un proiettile. In passato aveva ricevuto minacce, la sua auto era stata incendiata. Neanche un mese fa un altro fotografo, Danilo Cerreti, 51 anni, è morto in un incidente stradale a Porta Ardeatina. Tra i suoi scoop il tradimento di Brad Pitt e lo strip di Sara Tommasi in strada che oggi dice: «Mi dispiace per Daniele».
Il foro mortale all'altezza della fronte, con il proiettile ancora dentro, è stato scoperto solo la scorsa notte durante l'autopsia. L'ipotesi è che la pistola utilizzata per l'omicidio possa essere di piccolo calibro, tipo un '22'. Lo Presti, 42 anni lavorava per l'agenzia LaPresse ma spesso i suoi scoop venivano pubblicati anche dal sito Dagospia. Operava soprattutto tra Sabaudia e Formentera dove con la sua macchina fotografica inseguiva vip e personaggi famosi. Foto - Il luogo del delitto Il cadavere ieri era stato notato da un passante, lungo un tratto della pista ciclabile sotto ponte Testaccio: era riverso in terra con indosso solo una tuta, una tshirt, le scarpe da ginnastica e le chiavi di casa al collo. VIDEO Lopresti ieri pomeriggio verso le 17 aveva appuntamento con altri due fotografi con i quali condivideva la passione per il footing. E anche ieri si erano dati appuntamento alla stessa ora allo stesso posto. Uno scambio di sms al telefonino per confermarsi l'orario. Ma a quell'appuntamento Lo Presti non ci è mai arrivato. Qualcuno lo ha ucciso con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione. A identificarlo sono stati proprio i colleghi che incuriositi dal capannello di poliziotti sulla banchina del Tevere si sono avvicinati e hanno riconosciuto il loro amico, riverso in terra senza vita. Dalle prime indiscrezioni sembra da escludere l'ipotesi di una rapina poiché Lopresti era andato a correre senza portarsi dietro alcunché, nemmeno i documenti di identità. La vittima viveva nella zona di Porta Portese, in un appartamento nei pressi di via Ettore Rolli. Una casa che divideva con un altro ragazzo che la polizia sentirà nelle prossime ore. Gli investigatori hanno già sequestrato anche il telefono cellulare della vittima per ricostruire gli ultimi messaggi e telefonate. Indagano la squadra Mobile della questura di Roma e gli investigatori del commissariato Monteverde diretto da Mario Viola. Aveva ricevuto minacce. Paparazzo di professione, era originario di Vibo Valentia ma da una ventina di anni viveva a Roma e viaggiava continuamente anche all'estero per il suo lavoro. Il fotografo in passato aveva anche ricevuto minacce intimidatorie: la sua auto fu incendiata. Gli investigatori indagano a 360 gradi e le minacce subite non sarebbero avvenute a Roma ma in Calabria e risalgono al 2009, quando fu bruciata la sua auto. Minacce che all'epoca furono associate a questioni di gelosia. Al momento non ci sono elementi che legherebbero l'omicidio a quelle minacce ma nulla viene escluso. |
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