Napolitano:"L'Italia non è allo sbando, manterrà gli impegni"
Giorgio Napolitano e Angela Merkel
Berlino, 28-02-2013
Piu' rispetto dell'Italia che si', e' vero, vive una situazione politica "complessa" dovuta ad un "voto frammentato', ma che non e' malata, non infetta nessuno e tantomeno e' "allo sbando". Nella giornata clou della sua visita di Stato in Germania, Giorgio Napolitano, erige una barriera difensiva intorno all'Italia ricordando a tutti, a partire da Angela Merkel fino alla stampa internazionale, quali sono i tempi dettati dalla Costituzione per la formazione di un nuovo esecutivo.
Ma soprattutto, che l'Italia "ha un governo", quello guidato da Mario Monti che si fara' ben valere in Europa gia' dal prossimo Consiglio europeo di meta' marzo. E proprio il professore si e' trovato sulla stessa linea oggi a difendere in sintonia con il presidente l'europeismo dell'Italia e la bonta' delle riforme avviate. "Se applicate pienamente, secondo quanto ci ha detto il Fondo monetario internazionale, le riforme che abbiamo fatto nell'ultimo anno porteranno una crescita addizionale di 5 punti e tre quarti in cinque anni e di dieci e mezzo nel lungo termine", ha spiegato Monti proprio da Bruxelles.
Intanto a Berlino, dopo aver difeso ieri Beppe Grillo e Silvio Berlusconi dai giudizi sarcastici di diversi politici tedeschi giungendo fino ad annullare un incontro con il candidato premier della potente Spd, Peer Steinbruck, oggi il capo dello Stato ha respinto anche il maligno accostamento dell'Italia alla Grecia fatto dal pur solitamente prudente ministro delle Finanze Wolfgang Schauble. "Non c'é un'Italia allo sbando e non vedo alcun rischio di contagio anche perch‚ per contagiarsi c'‚ bisogno di prendersi una malattia e noi non abbiamo malattia", ha spiegato Napolitano in una conferenza stampa al termine di un colloquio con l'ormai amico presidente tedesco Joachim Glauck.
C'e' stata tanta Europa in questa giornata berlinese del presidente, analisi e approfondimenti fatti anche nell'incontro con la cancelliera Merkel che ha concesso "fiducia" alle forze politiche italiane pur ricordando fermamente quali siano gli impegni europei da rispettare in materia di bilancio. Ma le fibrillazioni interne occupano gran parte dei pensieri del capo dello Stato, cosi' come l'interesse della Germania e' tutto rivolto nel capire che strada prendera' quest'Italia sempre piu' imprevedibile.
Per cui Napolitano sin dalla prima mattina taglia corto: "ci sono degli adempimenti da rispettare come la verifica degli eletti, la nomina dei presidenti delle Camere e la composizione dei gruppi parlamentari. Quindi non vedo quale sia la possibilità di una accelerazione", precisa quasi a voler zittire quanti pensano che a Roma sia in corso la classica 'melina' levantina. Anche perche' il presidente sta preservando le forze in vista del suo rientro a Roma: gia' da domani, dopo aver cercato di blindare il Belpaese dagli scossoni tedeschi, iniziera' una serie di contatti per farsi un'idea delle reali volonta' dei suoi tre principali interlocutori.
Anche - prima o poi - con il leader di quella che e' diventata la principale forza politica, Beppe Grillo, con il quale si e' materializzata una singolare sintonia a distanza dopo le incomprensioni di questi anni. Intanto, ha spiegato in tutti i suoi incontri Napolitano, un esecutivo c'e' e "rimarrà in carica fino al giorno in cui giurerà il prossimo governo". E c'e' anche un presidente della Repubblica che in queste settimane piu' che mai sta rappresentando l'Italia nel mondo che conta, come ha dimostrato la sua recente visita pre-voto a Washington dove ha visto Barack Obama.
Oggi in Germania dalla Merkel ha ribadito che l'Italia "non e' mai venuta meno ai suoi impegni europei" e che continuera' sulla strada tracciata. Un compito pesante per Napolitano che oggi con i cronisti non ha nascosto il peso che si porta sulle spalle. Ma ha garantito che ce la mettera' tutta: "io cerco di essere in forze, e sa com'e' - si e confidato con un giornalista - chiedo un po' di energia al mio organismo e fin quando me ne dara', le utilizzo".
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