Chi mi piacerebbe al Quirinale? Dario Fo, è un premio Nobel, è una mente aperta, ha una lucidità fantastica». Così il leader del Movimento Cinque Stelle ha rivelato ai giornalisti, incontrandoli davanti alla sua casa di Sant'Ilario, a Genova, le sue idee per il prossimo Presidente della Repubblica. «Ha capito il senso del Movimento, ha voluto parlare con loro», ha aggiunto. Ma il candidato «in pectore» ha declinato l'invito: «Una cosa assurda ma bella», ha detto commentando la dichiarazione di Beppe Grillo. «Mi fa piacere. È un atto di stima, ma ci vogliono forze inaudite, non ho le possibilità fisiche e psichiche». Quanto al successo del M5S, Fo ha ammesso: «in queste dimensioni non ce lo aspettavamo neppure noi». «Troppo vecchio», si schernisce dunque il premio Nobel, per salire al Quirinale. Ma approfitta del momento per suggerire a Grillo di «allearsi con il Pd», in quello che sembra un tentativo di ricucire uno strappo aperto con la «salita» sul palco in Piazza San Giovanni, in chiusura della campagna elettorale.
NO ALLA GRANDE COALIZIONE -Grillo, da parte sua, ha concesso non più di sei o sette mesi di vita ad una «grande coalizione». «Pd-Pdl insieme dureranno 7-8 mesi, non di più. È l'economia che non gli darà scampo, chiudono 1000 imprese al giorno. Non abbiamo può grandi imprese come a Ivrea, Biella e Alessandria. Questa è una guerra generazionale, siamo un popolo di vecchi».
Grillo: cambiamento epocale
DA NAPOLITANO - E da Giorgio Napolitano per le consultazioni «andrò io», ha anticipato il comico genovese. «Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L'ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni». Cosa dirà a Napolitano? «Bè, devo vedere. Sono personaggi che fanno parte della storia». Aspetta che crolli tutto? «No, è già crollato tutto». Il presidente della Repubblica «noi lo voteremo online con il movimento». E poi: «La Costituzione? Non è perfettissima». Un Beppe Grillo che, per una volta, si concede a cronisti e telecamere, fuori dal cancello di casa. E lo fa innanzitutto per escludere alleanze. «Non è il momento di parlarne. Vedremo legge per legge, riforma per riforma», ha aggiunto il leader di M5s.
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