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giovedì 28 febbraio 2013

http://www.motori24.ilsole24ore.com-Connessioni ultra veloci, cloud e applicazioni: l'abitacolo si trasforma Ford apre la strada con AppLink


Connessioni ultra veloci, cloud e applicazioni: l'abitacolo si trasforma
Ford apre la strada con AppLink
    FOTO: Connessioni ultra veloci, cloud e applicazioni: l'abitacolo si trasformaFord apre la strada con AppLink

BARCELLONA – Nuova edizione, vecchio ritornello. Il Mobile World Congress, come ormai da tradizione, ha ospitato anche quest'anno il battesimo di una nuova auto (il Suv compatto EcoSport di Ford) e fatto il pieno di annunci di servizi e applicazioni per il mondo delle quattro ruote.
EcoSport: ecco la prima vettura Ford con Sync AppLink per l'Europa
La casa americana presenzia ormai da ospite fisso a Barcellona e anche quest'anno non si è lasciata scappare l'occasione del doppio debutto in anteprima. Il sistema di connettività "in car" Sync con AppLink (tecnologia installata su circa un milione di veicoli Ford negli Usa e ora resa open source con il rilascio del codice del software nell'ambito del progetto di sviluppo Genivi) è infatti il fiore all'occhiello del nuovo Suv compatto EcoSport, la prima auto destinata al mercato europeo della compagnia (sarà in vendita alla fine di quest'anno) ad essere quindi dotata della piattaforma di controllo vocale delle applicazioni presenti sugli smarpthone.
Paul Mascarenas, Chief technical officer e responsabile delle attività di ricerca e innovazione del produttore di Dearborn, ha ricordato come Sync equipaggerà circa 3,5 milioni di veicoli Ford in Europa entro il 2015 e assicurato come proprio la EcoSport darà un contributo importante per raggiungere questo risultato. Le peculiarità tech del Suv non si fermano però solo ad AppLink, visto che di serie sarà infatti equipaggiato con Emergency Assistance, sistema che attiva in automatico dall'abitacolo le chiamate (tramite il telefono del conducente) al 112 in caso di incidente. A livello di motore spicca invece fra le possibili opzioni quella dell'EcoBoost 1.0 a benzina nella versione da 125 cavalli.
É sul fronte delle app che Ford ha però calato l'asso, portando a bordo delle proprie vetture Spotify, uno dei più popolari servizi di streaming musicale al mondo (20 milioni di utenti attivi e 5 milioni di abbonati). Ed è la prima volta che viene siglto un accordo diretto con un costruttore di automobili. L'infotainment che nasce dall'interoperabilità fra tecnologie proprietarie e software di terze parti è non a caso il piatto forte della presenza di Ford al Mobile Congress. In quest'ottica va registrata l'estensione al Vecchio Continente delle partnership in essere con altri fornitori di app per telefonini, quali Kaliki Audio Newsstand (riproduzione vocale di articoli di giornali e riviste), Glympse (che permette di condividere su mappe dinamiche amici e parenti e stimarne posizione e orario di arrivo) e Aha (servizio cloud che abilita l'accesso a contenuti, feed Twitter e Facebook, radio digitali e informazioni online).
Da Mascarenas è infine arrivato un ultimo segnale – oltre all'inequivocabile slogan "stiamo entrando nell'era dell'auto connessa" - che ribadisce la grande attenzione riposta dal colosso americano nelle tecnologie mobili: il Developer Program for AppLink, primo esempio di progetto aperto dedicato alle app per smartphone e dispositivi multimediali di un costruttore di auto (lanciato al Ces lo scorso gennaio ed esteso anche all'Europa), ha affiliato oltre 2.500 fra sviluppatori ed utenti in meno di quattro settimane di vita. Ed ha un unico obiettivo: incoraggiare l'integrazione fra comandi vocali e app per l'utilizzo "massivo" di queste ultime a bordo delle vetture Ford dotate del sistema Sync.
General Motors scommette sulle reti Lte
Il paradigma dell'auto connessa, della possbilità cioè di trovare nell'abitacolo lo stesso livello di connettività di cui si gode a casa o in ufficio, ha trovato in General Motors un illustre testimonial: la casa di Detroit ha approfittato della kermesse catalana per confermare l'arrivo della tecnologia 4G Lte a bordo dei nuovi modelli di Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac (auto, truck e crossover) in commercio a partire dal 2014 in Nord America. Un altro passo in avanti, in buona sostanza, dell'evoluzione di computer di bordo e piattaforme di infotainment. Servizi di streaming video per i passeggeri e di diagnostica avanzata del veicolo per chi guida, connessione alla Rete in banda larghissima da device mobile tramite hot spot Wi-Fi installati nel veicolo, accesso a contenuti e applicazioni residenti nella cloud: questo il menu apparecchiato da Gm al Mobile Congress.
Volvo con Ericsson viaggiano nella nuvola
Le due aziende scandinave, dopo la vetrina di Las Vegas, hanno ribadito anche a Barcellona la collaborazione finalizzata a collegare le auto con la cloud di dati e applicazioni e parlato di altre innovazioni in-car come MirrorLink, un progetto di "cruscotto connesso e intelligente" sviluppato dal Car Connectivity Consortium che mira alla creazione di un nuovo standard globale per rendere sicuro l'uso dei dashboard. Anche Volvo punta quindi sulla disponibilità, per conducenti e passeggeri dei suoi nuovi veicoli in rampa di lancio su scala globale, di strumenti e contenuti in formato digitale residenti nella nuvola. Il tutto attraverso lo schermo del computer di bordo e grazie al sistema di infotainment installato di serie, a sua volta collegato con l'infrastruttura tecnologica (le piattaforme Connected Vehicle Cloud e Multiservice Delivery Platform) e di rete messa a disposizione da Ericsson. grazie alle capacità garantite dalle soluzioni
Dalla Cina ad Israele: le connected car non hanno confini
Al salone mobile, infine, non sono mancate novità a firma di aziende sconosciute o quasi agli appassionati di auto. Una delle principali aziende di telecomunicazione israeliane, Accel Telecom, ha portato in vetrina un dispositivo mobile dedicato alle auto connesse, Voyager, che si installa a bordo di qualsiasi auto e opera da cervello multimediale sfruttando un numero telefonico esistente grazie a una doppia carta Sim. Quali soluzioni offre al conducente? Voyager combina uno smartphone a piattaforma Android e un modulo Qualcomm compatibile con le reti 3G Hsupa per abilitare le chiamate in vivavoce, l'accesso via Bluetooth ad applicazioni e servizi di infotainment di vario genere (comprese le informazioni di diagnostica del veicolo contenute sistema Obd di bordo), funzionalità di hot spot Wi-Fi per la connessione a Internet e altro ancora. La cinese Huawei, invece, terza forza al mondo nel campo degli smartphone, ha messo in mostra l'ultima infornata di prodotti per la telematica di bordo e più precisamente una serie di moduli di comunicazione per auto compatibili con le reti mobili 3G e 4G Lte.
L'era dell'auto connessa e intelligente, dell'auto che si trasforma in dispositivo per accedere alla Rete in banda larghissima e che comunica in tempo reale con il mondo esterno (vedi i sistemi di diagnostica che inviano via rete mobile i dati ai sistemi di gestione delle flotte) è realmente iniziata. E la kermesse di Barcellona ha confermato che si tratta un affare globale.

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